Positivo il commento del Consiglio Nazionale degli
Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
riguardo la proroga al 2023 del Superbonus
110%, contenuta nella nota di accompagnamento al Def, che
sottolinea, tuttavia, alcune criticità.
Superbonus 110% ripresa del settore delle costruzioni
Per il presidente, Francesco Miceli, “il
provvedimento ha certamente consentito la ripresa del settore delle
costruzioni colpito già dal 2008 da una profonda crisi strutturale
che è stata fortemente aggravata dall’emergenza pandemica. A questo
importante risultato economico non si è però aggiunto un risultato
altrettanto apprezzabile sul piano ambientale a causa dello
stato del nostro patrimonio edilizio, vecchio ed obsoleto, sul
quale gli interventi sono stati necessariamente poco
incisivi”.
“Per realizzare quella svolta epocale in materia ambientale
che tutti auspichiamo occorre inserire l’Agenda Urbana tra le
priorità del Governo e definire politiche efficaci che abbiano al
centro il futuro sostenibile delle città”.
Superbonus 110% diventi strutturale
“Serve, quindi, che, nel tempo, il Superbonus diventi una
misura strutturale all’interno di nuove strategie, basate sulla
rigenerazione urbana, puntando, non su interventi a pioggia o
episodici, ma su interventi integrati in ambito urbano,
introducendo una sorta di Superbonus urbano. Tutto ciò al
fine di avviare azioni concrete verso la riqualificazione
urbana ed energetica delle periferie, la qualità degli spazi
urbani, l’efficienza delle reti tecnologiche urbane alimentate da
energia rinnovabile, il potenziamento del verde, la mobilità
dolce”.
“Mettere in essere strategie innovative per la filiera delle
costruzioni – conclude Miceli – ci metterebbe anche al
riparo dal riproporsi di una crisi strutturale da cui sarebbe
difficile venire fuori, tenuto conto che la crescita del settore
– bisogna riconoscerlo – è figlia di una bolla, indotta
appunto dai cospicui incentivi fiscali, i cui effetti saranno
limitati nel tempo”.
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Source: lavoripubblici.it
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