Le semplificazioni previste dal Decreto Legge n. 77/2021 agli
interventi di superbonus 110% senza demolizione e ricostruzione,
benché certamente interessanti, fanno nascere molti dubbi.
Soprattutto quando l’intervento è di natura strutturale e
necessita, oltre che della presentazione della CILAS (Comunicazione
di Inizio Lavori Asseverata per il Superbonus), anche del via
libera da parte del Genio Civile.
Superbonus 110%: la domanda alla posta di
LavoriPubblici.it
Leggere le norme non è sempre semplice e “calarle” nella realtà
è ancora più complicato. Come nel caso sottoposto alla posta di
LavoriPubblici.it dall’ing. Pasquale M. che ci chiede:
Ho presentato la SCIA per un intervento di sismabonus a
maggio 2021. Adesso mi sto trovando a dover fare una variante
sostanziale che ha già ottenuto il via libera del genio civile,
come e quando lo devo comunicare dal punto di vista edilizio? devo
presentare un’integrazione alla SCIA? devo presentare una nuova
CILAS ad integrare la SCIA? lo posso fare subito o lo devo fare a
fine lavori?
Una domanda molto interessante che abbiamo sottoposto al nostro
esperto di Sismabonus, l’ing. Cristin Angeli, che
propone la sua soluzione.
Superbonus 110% e varianti: la risposta dell’esperto di
Sismabonus
Il gentile lettore riferisce di aver presentato a maggio 2021
(quindi prima dell’entrata in vigore del Dl 77/2021, avvenuta il 1°
giugno 2021), una SCIA per un intervento di Sismabonus e di dover
presentare ora una variante “sostanziale” per la quale è stata già
ottenuta l’autorizzazione sismica.
Non viene specificato nel quesito la natura delle opere
descritte nella SCIA, pertanto si farà riferimento al caso di un
miglioramento strutturale e non di una demolizione e
ricostruzione.
Ciò premesso, trattandosi di modifiche “sostanziali”, il nuovo
titolo edilizio che andrà a legittimarle dovrà essere presentato
necessariamente in corso d’opera e prima dell’esecuzione dei lavori
oggetto di modifiche, non certo in fase di chiusura del
cantiere.
Pertanto, a parere dello scrivente, per legittimare la variante
sarà necessario procedere con la presentazione di una CILAS
integrativa della SCIA originaria, nella quale si darà atto dei
titoli precedenti e si dovrà allegare anche un nuovo modulo B di
asseverazione, con gli importi dei lavori e i parametri sismici
aggiornati.
La nuova CILAS costituirà quindi il titolo abilitativo
(integrativo) degli interventi di variante per i quali si è già
ottenuto il nulla osta del Genio Civile.
Si precisa che, ripresentando la Cilas, l’intervento edilizio
dovrà seguire le norme introdotte dal decreto semplificazioni-bis e
quindi non sarà possibile presentare ulteriori varianti prima della
fine dei lavori, per i motivi descritti nell’articolo “Superbonus
110% e varianti in corso d’opera: che confusione!“.
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