Bonus idrico 2021, come richiederlo? Le istruzioni su come ottenere fino a 1.000 euro per le spese di acquisto di rubinetti e servizi igienici sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 nel decreto attuativo. L’attesissimo testo è stato firmato dopo 9 mesi dall’approvazione della Legge di Bilancio e non è ancora approdato in Gazzetta Ufficiale.
Bonus idrico 2021, come richiederlo? Arriva, dopo 9 mesi di attesa, il decreto attuativo che fornisce tutte le istruzioni su come ottenere l’agevolazione introdotta dalla scorsa Legge di Bilancio: un importo fino a 1.000 euro per le spese di acquisto di rubinetti e servizi igienici sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre di quest’anno.
Domanda tramite SPID su un’apposita piattaforma, non ancora attiva, ed erogazione tramite accredito su conto corrente. Il provvedimento, attesissimo, è stato firmato dal Ministro del Transizione Ecologica Roberto Cingolani il 27 settembre 2021 ma non è ancora arrivato in Gazzetta Ufficiale, passaggio necessario per passare dalla teoria alla pratica.
20 milioni di euro sono le risorse stanziate. L’alto numero di potenziali beneficiari, la portata dei fondi a disposizione e il riconoscimento del bonus idrico in base all’ordine cronologico delle istanze lascia intendere che potrebbe verificarsi una sorta di click day per accedere all’agevolazione.
In ogni caso, sarà necessario presentare la richiesta prima possibile per provare ad ottenere i rimborsi. Ma non è ancora chiaro quando sarà possibile.
Bonus idrico 2021, come funziona, come richiederlo a chi è destinato: istruzioni nel decreto attuativo
Il bonus idrico, nato per incentivare interventi di efficientamento delle risorse idriche, può essere riconosciuto a ciascun richiedente per un solo immobile e per una sola volta e può essere richiesto dai cittadini che presentano i seguenti requisiti:
- essere maggiorenni e residenti in Italia;
- essere titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, ma anche di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione della domanda, su edifici esistenti, su parti di edifici esistenti o su singole unità immobiliari.
In altre parole, anche chi ha una casa in affitto può richiederlo.
Nel testo del decreto attuativo si legge:
“In caso di cointestatari o titolari di diritto reale o personale di godimento, è possibile richiedere il bonus solo previa dichiarazione di avvenuta comunicazione al
proprietario/comproprietario dell’immobile della volontà di fruirne, da allegare alla
domanda da inserire sulla piattaforma”.
Si ha diritto a un importo fino a 1.000 euro per le spese, sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, per la sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di sostituzione di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.
Il rimborso delle somme potrà essere richiesto tramite la Piattaforma bonus idrico , non ancora operativa, che sarà accessibile tramite SPID e CIE, Carta d’Identità Elettronica.
Gli aspiranti beneficiari dovranno presentare l’istanza di rimborso compilando l’apposito modulo: le agevolazioni verranno riconosciute in base all’ordine temporale di presentazione delle domande fino ad esaurimento delle risorse, una modalità che lascia intendere l’ipotesi di un click day per ottenere gli importi.
Bonus idrico 2021, come presentare l’istanza di rimborso per le spese sostenute
Il bonus idrico può essere richiesto per le spese sostenute nei seguenti casi:
- fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, incluse le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
- la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, anche in questo caso sono comprese anche le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Nel modulo di domanda che sarà disponibile sulla Piattaforma bonus idrico 2021 gli aspiranti beneficiari dovranno indicare le seguenti informazioni:
- nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;
- importo della spesa sostenuta, per cui si richiede il rimborso;
- quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione;
- specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre alla specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato;
- identificativo catastale dell’immobile per cui è stata presentata istanza di rimborso;
- dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni;
- coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso;
- indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus;
- attestazione del richiedente nel caso in cui non sia proprietario o comproprietario degli estremi del contratto da cui trae titolo;
- attestazione di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del predetto bonus.
Insieme alla compilazione del modulo di domanda, è necessario anche allegare la copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui si riporta il codice fiscale di colui che richiede il credito.
Nel caso in cui gli acquisti di rubinetti e sanitari siano effettuati presso soggetti non tenuti a emettere fattura elettronica, può far fede anche una copia del versamento bancario o postale o tramite altri sistemi di pagamento tracciabili accompagnata dalla documentazione del venditore utile a ricondurre
la transazione allo specifico prodotto acquistato.
Come specifica il testo del decreto attuativo, sulle spese sostenute non è possibile beneficiare di altre agevolazioni fiscali.
Le somme ottenute grazie al bonus idrico non costituiscono reddito imponibile e non sono rilevanti ai fini ISEE.
In ogni caso, l’attesa per beneficiare dell’agevolazione non è finita con la firma del provvedimento: bisognerà ancora aspettare la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, lo sviluppo e l’attivazione della piattaforma su cui non ci sono tempi certi.
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