Oggi in tanti valutano la possibilità di comprare una casa in costruzione, per via degli innegabili vantaggi, legati sia al costo, sia all’opportunità di richiedere delle modifiche in corso d’opera. Di contro, si tratta di un’operazione che ha comunque i suoi spigoli da smussare, e che prevede una grande attenzione ai dettagli. Soprattutto per quel che riguarda i costi, che saranno differenti da quelli di un classico acquisto immobiliare, e che richiedono dunque un approfondimento.
Quali sono i costi e le pratiche per una casa in costruzione?
In assenza di concessioni edilizie, dato che la casa dev’essere ancora eretta, il primo step da affrontare è la prenotazione dell’immobile. Nella prenotazione verranno inclusi anche i disegni, i progetti e tutti gli elementi chiave per definire in seguito lo scheletro della casa. Dopo la prenotazione si passa al preliminare per l’immobile in costruzione, che prevede il versamento di una prima cifra per coprire le spese relative ad esempio al cantiere, e alle altre operazioni come la posa delle fondamenta. Dopo la fine della costruzione si passa allo step conclusivo, ovvero il rogito: in pratica, si acquisisce la casa completa versando la cifra rimanente.
Una volta entrati in possesso dell’immobile, è chiaro che subentrano tutti i classici costi del trasferimento in una nuova casa. Una delle prime incombenze fondamentali (soprattutto per trasferirsi) sono gli allacci delle utenze; in questi casi il web può essere di grande aiuto per sciogliere alcuni dubbi: consultando le pagine online dei fornitori, come ad esempio quella sul contratto della luce di Wekiwi, si possono trovare infatti tutte le informazioni necessarie per queste operazioni.
Per quel che riguarda i costi di una casa in costruzione, ovviamente questo può dipendere da tantissimi fattori, come la zona, la metratura, le rifiniture e molto altro ancora. Mentre, per quel che riguarda le tasse si pagheranno anche l’IMU, la TASI e la TARI. Infine, è il caso di aggiungere che insieme a tutte le spese legate all’acquisto si ha diritto ad alcune opzioni per legge, come la garanzia di dieci anni.
Il superbonus 110% vale anche per le case in costruzione?
Qui bisogna fare un importante chiarimento, perché il bonus al 110% non può essere sempre richiesto. Nello specifico, lo si può richiedere soltanto se la nuova casa verrà costruita a seguito della demolizione di un vecchio edificio, e dunque non in un terreno “vergine”. Nel secondo caso, infatti, non si rientra nel settore della riqualificazione, e di conseguenza non si ha alcuna possibilità di richiedere il superbonus al 110%.
Naturalmente il superbonus non copre ogni singola spesa dell’operazione, ma soltanto quelle previste dall’elenco ufficiale, come ad esempio l’installazione di un cappotto termico, di una caldaia di nuova generazione o degli infissi termoisolanti. Ad ogni modo, si tratta comunque di sconti e detrazioni molto importanti, dunque si parla di una situazione che può portare diversi vantaggi. Infine, conviene sempre consultare un esperto in materia, così da avere le idee chiare sul superbonus.
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Source: metropolitanmagazine.it
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