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Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022: le novità del testo in arrivo – Informazione Fiscale

Decreto Fiscale 2022: nel testo in bozza il pacchetto di novità è ricco per la riscossione e per il lavoro. Si concede più tempo per il pagamento delle cartelle e si riaprono le porte della rottamazione e del saldo e stralcio. Arriva la proroga della CIG Covid e il rifinanziamento della malattia in caso di quarantena. Il via libera sul DL si attende questa mattina, 15 ottobre, in Consiglio dei Ministri.

Prende forma il Decreto Fiscale: nella bozza del testo in circolazione le principali novità riguardano la riscossione e il lavoro. Il DL collegato alla Legge di Bilancio 2022 prova a sciogliere una serie di nodi al centro delle discussioni degli ultimi mesi. E attende il via libera del Consiglio dei Ministri in programma alle 11 di oggi, 15 ottobre 2021.

Si interviene sul pagamento delle cartelle notificate dal 1° settembre, concedendo più tempo, si riaprono le porte della rottamazione e del saldo e stralcio, si allungano i tempi della decadenza dai piani di rateazione che arriveranno dopo 18 rate.

Arriva, poi, una nuova proroga della CIG Covid, si rinnovano i congedi parentali. E vengono stanziati, dopo una lunga attesa, i fondi per il rifinanziamento della malattia in caso di quarantena per Covid.

Il testo del Decreto Fiscale 2022, ancora solo in bozza, ha l’aspetto di un provvedimento-ponte disegnato per chiudere questo secondo anno di pandemia e prevede, tra le altre, le seguenti novità:

  • scadenza del 30 novembre 2021 per le rate di rottamazione ter e saldo e stralcio scadute dal 2020 e fino a luglio 2021;
  • 150 giorni per il pagamento delle cartelle notificate dal 1° settembre al 31 dicembre 2021;
  • decadenza dai piani di rateizzazione in corso prima della sospensione Covid dopo 18 rate;
  • semplificazione della disciplina del patent box;
  • rifinanziamento dell’ecobonus auto;
  • proroga CIG Covid con ulteriori 9 o 13 settimane fino al 31 dicembre 2021;
  • rifinanziamento della malattia per quarantena Covid;
  • congedi parentali per i figli in DAD o in quarantena;
  • rifinanziamento del reddito di cittadinanza;
  • potenziamento delle misure di sicurezza sul lavoro.

Decreto Fiscale 2022, le novità del testo in arrivo: più tempo per il pagamento delle cartelle

Stando all’impostazione attuale del DL Fiscale, che dovrà essere confermata dopo il Consiglio dei Ministri di oggi, 15 ottobre 2021, le principali novità fiscali riguardano la riscossione.

In cima alla lista delle misure presenti c’è la riapertura dei termini per i contribuenti decaduti dalla rottamazione ter e dal saldo e stralcio: si fissa la data del 30 novembre 2021, che dovrà essere poi confermata dal testo ufficiale, per il pagamento delle rate relative al 2020 e al 2021 da febbraio al 2021.

Con un versamento integrale delle somme dovute, il pagamento è considerato tempestivo.

Dal 1° settembre 2021 l’Agenzia delle Entrate e Riscossione ha ripreso l’invio delle cartelle esattoriali: per i destinatari che ricevono la notifica fino al 31 dicembre 2021 i tempi per provvedere ai versamenti sono di 150 giorni.

Un’altra novità per agevolare i contribuenti che devono mettersi in pari con i pagamenti riguarda le regole alla base della decadenza dai piani di rateizzazione in corso prima dell’inizio della sospensione Covid: i benefici non si perdono più dopo 10 rate, ma dopo 18 rate. Anche chi è già decaduto, viene riammesso.

Oltre agli interventi che riguardano il perimetro della riscossione, il testo del Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022 prevede anche semplificazioni sulla disciplina del patent box e il rifinanziamento dell’ecobonus auto in particolare per l’acquisto di veicoli a bassa emissione di anidride carbonica. Le risorse ammonterebbero a 300 milioni di euro da impiegare per buona parte per i veicoli elettrici e ibridi plug in.

Decreto Fiscale 2022, le novità del testo in arrivo: dalla proroga della CIG Covid ai congedi parentali

Il testo del Decreto Fiscale 2022, nella sua versione di bozza, non sembra guardare troppo lontano, ma appare come uno strumento per aggiustare il tiro su alcune questioni spinose che richiedono una immediata risoluzione. Ed è per questo che le novità sul lavoro prendono molto spazio.

Dalla necessità di prevedere nuove settimane di CIG Covid al rifinanziamento del reddito di cittadinanza, sono diverse le risposte che si trovano nel provvedimento.

Come anticipato dallo stesso Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando, fino al 31 dicembre 2021 i datori di lavoro che hanno esaurito le settimane di ASO, Assegno Ordinario, e CIG in deroga a disposizione possono richiederne altre 13 aggiuntive.

Ulteriori 9 settimane di cassa integrazione ordinaria sono concesse anche ai datori di lavoro delle industrie tessili, delle confezioni di articoli di abbigliamento e di articoli in pelle e pelliccia, e delle fabbricazioni di articoli in pelle e simili.

Proprio qualche giorno fa, poi, con il messaggio n. 3465 del 2021, l’INPS ha ribadito che senza novità normative non poteva essere garantita la malattia ai lavoratori in quarantena.

Nella bozza del Decreto Fiscale 2022 c’è spazio per la soluzione tanto attesa: vengono previsti nuovi fondi per garantire le tutele rimaste in stand by dal 1° gennaio 2021. E si prevede anche un rimborso di 600 euro per i datori di lavoro del settore privato con obbligo previdenziale presso le Gestioni dell’INPS, per gli oneri sostenuti relativi ai propri lavoratori dipendenti che non hanno diritto all’assicurazione economica di malattia presso l’INPS.

Vengono, inoltre, rinnovati fino al 31 dicembre 2021 i congedi parentali per i figli in DAD, che svolgono didattica a distanza, o in quarantena, strumento fondamentale alla luce della ripresa delle attività scolastiche.

L’approvazione del Decreto Fiscale, inoltre, è anche l’occasione per rifinanziare il reddito di cittadinanza, uno strumento che si è rivelato fondamentale per contrastare le difficoltà economiche che derivano dalla pandemia. Nella bozza si parla di 200 milioni di euro aggiuntivi.

Fuori dalla linea degli interventi puramente emergenziali, ci sono anche novità che guardano più lontano: il potenziamento dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e l’introduzione di norme più severe sul lavoro nero. Con il 10 per cento dei lavoratori irregolari, e non più il 20, scatta la sospensione dell’attività.

Su tutte le novità, fiscali e del lavoro, manca in ogni caso l’ultima parola che dovrà essere pronunciata per confermare o modificare quanto previsto nella bozza del testo del DL Fiscale durante il Consiglio dei Ministri di oggi, 15 ottobre 2021.

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