C’è tempo fino a fine anno per richiedere il Bonsu Verde che va presentato senza ISEE. Ecco in cosa consiste
Con la fine del 2021 termineranno anche una serie di bonus e di misure che il governo ha messo in campo per fronteggiare la crisi economica dovuta al Covid-19.
Tra queste misure che scadranno a breve c’è il così detto Bonus Verde o Bonus Giardino. Si tratta di un’agevolazione introdotta dalla legge di bilancio 2018 e prorogata successivamente per il 2019, 2020 e 2021.
Bonus Verde da 1.800 euro: i requisiti
Il Bonus Verde consiste in una detrazione del 36% sulle spese, di un massimo di 5mila euro, sostenute per la realizzazione di alcuni interventi particolari.
Tra questi la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi e realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
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Il bonus massimo per ciascun beneficiario è di 1.800 euro, da recuperare in detrazione nell’arco di 10 anni, con quote annuali pari a 180 euro nel caso sia stato maturato il diritto al massimo dell’agevolazione.
Nel Bonus Verde rientrano anche le spese sostenute per la progettazione e la manutenzione. La detrazione non spetta per i lavori in economia, né per le spese effettuate per la manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti.
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Rientrano nel bonus anche le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo.
Il Bonus è erogato a prescindere dal reddito per cui non è prevista la documentazione ISEE ma è riservato agli immobili che hanno una destinazione abitativa, mentre sono esclusi quelli con destinazione differente come negozi o uffici.
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