“La conseguente accelerazione delle attività, impatterebbe negativamente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ma soprattutto ne conseguirebbe un improvviso calo della domanda. È evidente che sia necessaria una proroga temporale più ampia per la chiusura dei lavori relativi al 110%, almeno fino a tutto il 2023, ed è fondamentale che siano compresi anche gli immobili unifamiliari, le ville e le villette”.
“Le case singole sono prevalenti nei piccoli centri abitati dell’entroterra che verrebbero esclusi dal superbonus, a causa delle restrizioni ai soli condomini. Il sud e le zone montane del centro nord pagherebbero un prezzo troppo alto con conseguente calo demografico e di fatturato, maggiore disoccupazione ed ulteriore povertà. E’ una questione di equità: non esistono cittadini considerati di serie B!”.
Source: appiapolis.it
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