I fondi dell’Ecobonus per l’acquisto di veicoli a basse emissioni sono durati poco più di 24 ore. Le prenotazioni sono aperte dalle 10.00 del 27 ottobre 2021. A metà del 28 ottobre dei 65 milioni per acquistare auto con emissioni comprese tra 0-60 g/km CO2 non rimane nulla.
Si può facilmente tenere monitorata la situazione sulla piattaforma Ecobonus del Mise.
ECOBONUS INSUFFICIENTE
Il decreto fiscale approvato dal Consiglio dei ministri il 14 ottobre ha rifinanziato per il 2021 il fondo automotive con ulteriori 100 milioni di euro. Una cifra di molto inferiore a quella inserita nella prima bozza, dove i milioni erano 300.
Di per sé comunque una buona notizia, perché si tratta di rifinanziare la precedente tornata di Ecobonus da 57 milioni di euro per elettriche e ibride plug-in (spostati dal fondo extrabonus al fondo ecobonus non senza difficoltà) che a settembre 2021 si era esaurita nello spazio di due giorni.
IL PROBLEMA DEGLI INCENTIVI A SINGHIOZZO
Gli incentivi hanno aiutato il mercato dell’auto a risollevarsi dalla crisi del Covid. Ne ha usufruito anche il mondo del Noleggio a lungo termine, ma i fondi risicati e i conseguenti stop&go stanno creando parecchie difficoltà e disagi. Un esempio riguarda i canoni di noleggio, che, senza l’incentivo, tendono ad alzarsi inesorabilmente e improvvisamente, a parità di modello e allestimento.
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Serve maggiore chiarezza sui bonus, ma soprattutto servono investimenti da parte dello Stato per rendere gli incentivi strutturali e superare la logica emergenziale e che rivela la mancanza di una visione strategica sul tema della riconversione dell’auto e della mobilità.
“Lo avevamo detto”, commenta il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci, ricordando come l’associazione che rappresenta le Case automobilistiche estere che operano in Italia abbia chiesto alle Istituzioni misure chiare e strutturali che consentano un’adeguata e sostenibile programmazione delle attività e allo stesso tempo infondano certezze e garanzie nei consumatori.
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