Via libera unanime del Consiglio dei ministri ai 185 articoli della bozza della manovra espansiva da oltre 23,4 miliardi di euro, a cui si sommano ulteriori misure, per un totale di 30 miliardi di euro. Le colonne portanti restano quelle del Documento programmatico di Bilancio, approvato dal governo Draghi la scorsa settimana e inviato a Bruxelles. I margini, invece, erano stati rifiniti durante la cabina di regia andata avanti sino alla serata di ieri, e ulteriori rifiniture sono state ragion di confronto e scambio nelle quattro ore del Cdm odierno, prima della sua approvazione. Tra i nodi principali da sbrogliare quelli relativi al Superbonus e al Rdc. Nella manovra spicca Quota 102 per le pensioni, valida solo per il 2022, accompagnata però da un fondo per i lavoratori penalizzati dai nuovi requisiti e l’ago della bussola che punta verso il ritorno al sistema contributivo. Una decisione non ha soddisfatto i sindacati, tant’è che Fiom-Cgil ha approvato oggi un pacchetto di 8 ore di sciopero «per chiedere al governo e al sistema delle imprese risposte in tema di crisi industriali e occupazionali, riforma degli ammortizzatori sociali, precarietà del lavoro, salute e sicurezza, sistema degli appalti e dei subappalti, pensioni e contrasto dell’evasione fiscale». Ma il presidente Draghi, durante la conferenza stampa di presentazione della Manovra è stato chiaro, aprendo nuovamente la porta al confronto, in direzione «coesione sociale»: «Si torna al contributivo, ma sulle pensioni il governo rimane disponibile al confronto con le parti sociali. Non mi aspetto lo sciopero generale perché mi sembrerebbe strano, vista la disponibilità del governo a ragionare nei giorni futuri. La scelta è nelle loro mani». E anche in chiusura della conferenza stampa di presentazione delle nuove misure, il presidente Draghi ha precisato: «La crescita la fanno gli italiani, e occorre che il Governo li metta nelle condizioni di poter crescere. Ma non c’è crescita senza coesione sociale, e non c’è crescita senza equità».
Le principali misure della Manovra
Nella nuova Legge di bilancio sarà rifinanziato con 1 miliardo di euro il Reddito di cittadinanza, misura bandiera del M5s, che porterà con sé un inasprimento dei controlli per ottenere, nonché il decadimento del sussidio per chi rifiuta due proposte di lavoro. Le misure presenti nel documento riguardano anche la riforma del fisco e degli ammortizzatori e il taglio del cuneo fiscale, a cui saranno destinati 12 miliardi di euro. E ancora: decontribuzioni per lavoratrici madri e l’istituzione strtturale del congedo di paternità per 10 giorni, detrazione al 20 per cento sull’affitto per i giovani under 31 (entro il limite massimo di euro 2.400 euro), l’abolizione del Cashback, superbonus edilizi, fondi per la sanità e per il turismo, tra cui spicca il mezzo miliardo di euro da destinare ai progetti in vista del Giubileo 2025. Rinviate al 2023 la Plastic tax e Sugar tax, le imposte sulla plastica usa e getta e sulle bibite gassate.
Il testo della Legge di bilancio 2022
Pensioni: quota 102 e opzione donna
Sul fronte delle pensioni, al netto delle richieste dei sindacati, quota 102 rappresenta la soluzione «graduale ed equilibrata» individuata dal governo per iniziare a percorrere la strada della sostenibilità sul fronte pensionistico e, di conseguenza, di permettere di valutare in futuro ulteriori interventi in uscita più mirati rispetto al sistema a quote. Con quota 102 si andrà in pensione a 64 anni d’età e con 38 anni di contributi versati. Il tutto sarà accompagnato da un fondo “scivolo” da 600 milioni di euro per anticipare dal 2022 al 2024 a 62 anni i pensionamenti dei lavoratori delle piccole e medie imprese in crisi che hanno raggiunto un’età di almeno 62 anni. I criteri, modalità e le procedure d’erogazione verranno definite entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Manovra. Prorogata per il 2022 anche la cosiddetta “opzione donna“, che prevede il pensionamento delle lavoratrici dipendenti di 60 anni con 35 anni di contributi. Per le lavoratrici autonome, invece, l’età di pensionamento sarà di 61 anni. Sarà tuttavia necessario attendere un anno di finestra mobile e, dunque, le lavoratrici dipendenti andranno in pensione a 61 anni, mentre le autonome a 62 anni e mezzo.
Ape sociale per i lavori gravosi
Il governo ha prorogato anche l’Ape sociale per tutto il 2022, con l’aggiornamento della lista delle categorie di lavoratori e lavoratrici che hanno diritto alla misura. Tra questi, nella nuova lista, figurano: magazzinieri, estetisti, portantini, addetti alle consegne, lavoratori delle pulizie, conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento, nonché maestre di scuola materna e primaria. Per questi lavotaotri, a fronte di 36 anni di contributi versati, a 63 anni sarà possibile chiedere l’Ape.
Le novità sul Reddito di cittadinanza
Novità anche sul fronte del Reddito di cittadinanza, rifinanziato con 1 miliardo di euro. Se da un lato la misura verrà riconfermata, dall’altro verranno inaspriti i controlli, oltre alla creazione di nuovi meccanismi per favorire la ricerca del lavoro dei beneficiari del sussidio. Tra le novità spicca l’introduzione della clausola per cui i beneficiari occupabili dovranno sottoscrivere il Patto per il lavoro contestualmente all’invio della domanda di Rdc, e potranno rifiutare massimo due offerte di lavoro, pena la decadenza del sussidio. Ma non solo. Sempre per la categoria degli occupabili, l’importo dell’assegno subirà un taglio di 5 euro al mese dopo i primi 6 mesi di sussidio ricevuto. Ci sono però delle eccezioni. Sono esclusi dalla decurtazione mensile di 5 euro tutti i nuclei familiari con a carico bambini di età inferiore ai 3 anni, o con a carico disabili gravi o non autosufficienti. Esclusi anche dalla decurtazione quanti ricevono un assegno inferiore ai 300 euro mensili. Il taglio dei 5 euro dal sussidio viene sospeso quando almeno un componente del nucleo familiare inizia a lavorare.
Sconto 20% per gli affitti dei giovani under 31
Nella manovra è previsto inoltre uno sconto sul canone d’affitto per i giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni che escono di casa e hanno un loro reddito. La detrazione sarà del 20 per cento, fino a un massimo di 2.400 euro di rimborso, per chi ha un reddito massimo di 15.493,71 euro. Il bonus è applicabile sia per l’affitto di appartamenti, sia per le locazioni delle singole stanze.
Carta per le spese culturali per i 18enni
Dal 2022, tutti i 18enni residenti in Italia e in possesso di permesso di soggiorno avranno una nuova Carta elettronica per le spese culturali, sulla scia del bonus cultura. Per la misura sono stati stanziati in Manovra 230 milioni di euro all’anno. Con la nuova Carta, il cui importo è attualmente di 500 euro ma verrà ricalcolato e fissato con un nuovo decreto ministeriale, si potrà accedere a teatri, cinema, concerti, mostre, aree archeologiche e parchi, ma anche corsi di musica, teatro e lingua e sarà utilizzabile per l’acquisto di libri, quotidiani, musica e film.
Congedo di paternità aumentato a 10 giorni e rafforzamento tutele madri lavoratrici
Con la Manovra viene poi reso strutturale il congedo di paternità di dieci giorni entro i cinque mesi dalla nascita del figlio e al contempo vengono rafforzate le tutele per le madri lavoratrici madri. Aumentano anche i fondi per gli asili nido e per le scuole dell’infanzia, ed è stato implementato con 200 milioni di euro (a partire dal 2027) il Fondo unico per l’edilizia scolastica.
Dodici miliardi per ridurre la pressione fiscale, di cui otto per taglio Irpef e Irap
Nella Manovra sono stati destinati 12 miliardi per ridurre la pressione fiscale dal 2022, di cui 8 miliardi per l’avvio della riforma fiscale, che vede tra gli obiettivi primari il taglio dell’Irpef e dell’Irap. La distribuzione dei fondi verrà decisa dal Parlamento. Il governo pone però due obiettivi da perseguire. Nel caso del taglio dell’Irpef il proposito è quello di «ridurre l’imposta sui redditi delle persone fisiche con l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e le aliquote marginali effettive, da realizzarsi attraverso sia la riduzione di una o più aliquote sia una revisione organica del sistema delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e del trattamento integrativo». Con il taglio dell’Irap, invece, si punta alla riduzione dell’«aliquota dell’imposta regionale sulle attività produttive».
Due miliardi per contrastare il caro bollette
Trovano conferma nel documento anche i 2 miliardi di euro destinati a far fronte al caro bollette di luce e gas, «al fine di contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nel primo trimestre 2022, l’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente provvede a ridurre le aliquote relative agli oneri generali di sistema».
Proroga del Superbonus 110% fino al 2023
Nella Manovra è stata confermata la proroga fino al 2023 del Superbonus al 110 per cento, per i lavori di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Per chi vive in un appartamento in un contesto condominiale è previsto il cosiddetto “décalage”, ossia il calo programmato al 70 per cento nel 2024 e al 65 per cento per il 2025. I proprietari di abitazioni monofamiliari, limitato solo alle prime case, potranno far ricorso al Superbonus 110% per tutto il 2022 solo se in possesso di un Isee fino a 25mila euro.
Bonus facciate e bonus mobili
Prorogato anche il bonus facciate per tutto il 2022, ma con una riduzione della percentuale di detrazione al 60 per cento, in riduzione rispetto all’attuale 90 per cento. Anche il bonus mobili ed elettrodomestici è stato prorogato fino al 2024, ma con alcune variazioni. La detrazione del 50 per cento diminuirà di circa due terzi rispetto al tetto di spesa, passando a 5mila euro rispetto ai 16mila euro del 2021.
La riforma degli ammortizzatori sociali
Ben 4,5 miliardi di euro sono stati destinati alla riforma degli ammortizzatori sociali. Tra le voci presenti nel testo c’è l’estensione degli ammortizzatori alle imprese sotto i 5 dipendenti, attualmente scoperti dalla Cig. Al contempo viene implementata la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (Cigs) anche per le aziende con più di 15 dipendenti. Viene poi allargata la platea che può usufruire della Naspi per i lavoratori discontinui.
Agenzia Unica Entrate-Riscossione
Nel testo della Manovra è previsto l’incorporamento dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader) all’interno dell’Agenzia delle Entrate, congiungendo dunque l’ente satellite alla stessa dell’Agenzia delle Entrate a cui fa capo.
Foto in copertina: NSA/FABIO FRUSTACI
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