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Bonus revisione: come, dove, quando – Gripdetective

Fatta la legge, trovato il bonus revisione. Il Ministero aumenta di 10 euro la tariffa per la revisione, ma lancia anche la lotteria per chiedere il rimborso dell’aumento. Lotteria, nel senso che i fondi stanziati accontenteranno ben pochi automobilisti e solo quelli che avranno il click rapido il 21 dicembre, giorno dell’apertura della piattaforma online per la richiesta di rimborso. Secondo i calcoli dell’ASAPS (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale), in soli 11 giorni il fondo andrebbe esaurito, lasciando 14 milioni di automobilisti a bocca asciutta.

Di seguito i dettagli:

Dal 1° novembre la tariffa per le revisioni dei veicoli è aumentata di 9,95 euro. Chi però effettuerà la revisione da quella data in poi, potrà fare richiesta dal 21 dicembre, registrandosi sulla piattaforma “Bonus veicoli sicuri”, del Buono veicoli sicuri, che consiste in un rimborso equivalente all’aumento della tariffa (9,95 euro). Il rimborso verrà versato a mezzo bonifico bancario sul conto corrente indicato nella richiesta, fino ad esaurimento dei fondi stanziati.

E’ stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 ottobre 2021, il decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile del 24 settembre 2021 “Modalità di concessione del contributo per la revisione dei veicoli a motore“, ai sensi dell’art. 1, comma 706, della legge 30 dicembre 2020, nr. 178 (c.d. “bonus veicoli sicuri”). Il decreto, alias Bonus Revisione, che dovrebbe compensare l’aumento dei costi di revisione di circa 10 euro, è però limitato ad un ridotto numero di proprietari dei veicoli. Il Governo infatti ha previsto una quota di 4 milioni di euro per il triennio 2021-2023, per cui saranno solo 402.000 i “fortunati” in ogni annualità a godere di un bonus di 9,95 euro a fronte di 14.348.718 veicoli revisionati nel 2019 (anno normale senza deroghe per il Covid-19″ – fonte Ministero dei Trasporti elaborazione Autopromotec), con una spesa di 959,6 milioni di euro (645,6 milioni di euro per il compenso delle officine e 313,9 milioni di euro per IVA, diritti fissi Motorizzazione ed altri costi). In pratica quasi 14 milioni di cittadini rimarranno esclusi dal bonus.

Ma come si potrà ottenere il bonus? Il contributo e’ erogato in favore dei proprietari di veicoli a motore che, dal 1° novembre 2021 al 31 ottobre 2024, sottopongono il proprio veicolo alle operazioni di revisione di cui all’art. 80, comma 8, del Codice della strada. Il contributo e’ riconosciuto al proprietario, per un solo veicolo e per una sola volta. Varrà la tempestività nella richiesta del contributo: infatti i contributi sono assegnati secondo l’ordine temporale di ricezione delle richieste, fino ad esaurimento delle risorse disponibili. In pratica in un mese si revisionano circa 1.195.000 veicoli, se tutti i proprietari dei veicoli effettuassero ipoteticamente la richiesta, in 11 giorni il bonus verrebbe già esaurito. Ma le novità del decreto non si fermano qui.

Per accedere al contributo, il richiedente, previa registrazione sulla piattaforma informatica «Buono veicoli sicuri» accessibile direttamente o dal sito del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, presenta istanza compilando il modello disponibile sulla piattaforma stessa. La piattaforma non sarà subito disponibile ma entrerà in esercizio a decorrere solo dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, cioè martedì 21 dicembre, a ridosso del Natale.

L’accesso al portale solo con SPID o Carta d’identità elettronica, in cui inserire il numero di targa del veicolo sottoposto alle operazioni di revisione, intestato al richiedente il rimborso o alla società nel caso in cui il richiedente e’ incaricato dalla società stessa, la data dell’operazione di revisione, il codice IBAN per l’accredito del rimborso, cognome e nome dell’intestatario o cointestatario del conto corrente, che deve coincidere con il richiedente o con la denominazione sociale in caso di incaricato di società e, infine, l’indirizzo e-mail per eventuali comunicazioni connesse all’erogazione del rimborso.

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