La legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di Bilancio 2018) introduce nel panorama fiscale italiano una nuova agevolazione fiscale: il bonus verde. Cos’è e come funziona il bonus verde? Chi sono i soggetti beneficiari dell’agevolazione? Il bonus verde è cumulabile con le altre agevolazioni di cui gode il contribuente?
Il bonus verde è una detrazione IRPEF legata alla casa, ma ad essere agevolato questa volta è il verde. L’agevolazione riguarda infatti le spese sostenute per giardini, recinzioni, impianti di irrigazione, pozzi, terrazze, pertinenze varie e coperture.
In buona sostanza, si tratta di una detrazione IRPEF del 36% sulle spese sostenute per la sistemazione di giardini, terrazzi e coperture da ripartire in 10 quote annuali di pari importo. L’agevolazione, concessa fino ad un limite massimo di spesa di 5.000 euro per ogni unità immobiliare, consente una detrazione che può arrivare fino ad un massimo di 1.800 euro in 10 anni (180 euro max per ogni rata).
Il bonus verde spetta anche per le spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne condominiali (rispettando sempre il limite massimo di 5.000 euro per unità). In questo caso, la detrazione 36% spetta al singolo condomino, nel limite della quota a lui imputabile, purché la quota sia stata effettivamente pagata al condominio e da questo certificata.
Riguardo ai pagamenti delle spese sostenute, per consentirne la detrazione in dichiarazione dei redditi, si precisa che gli stessi dovranno essere eseguiti con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni, così come avviene per le altre detrazioni sulla casa.
Chi sono i soggetti beneficiari del bonus?
I soggetti beneficiari del bonus verde sono tutti coloro che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi e che hanno sostenuto le relative spese.
Come funziona il bonus verde?
L’agevolazione bonus verde è cumulabile con le altre agevolazioni previste sugli immobili oggetto di vincolo da parte del codice dei beni culturali e del paesaggio, ridotte nella misura del 50%.
Così come nelle altre agevolazioni sulla casa, in caso di vendita dell’unità immobiliare sulla quale sono stati realizzati gli interventi, la detrazione non utilizzata in tutto o in parte è trasferita, per i rimanenti periodi di imposta, salvo diverso accordo delle parti, all’acquirente persona fisica dell’unità immobiliare.
In caso di decesso dell’avente diritto, la fruizione del beneficio fiscale bonus verde si trasmette, per intero, esclusivamente all’erede che conserva la detenzione materiale e diretta del bene.
Se, invece, gli interventi che danno diritto all’agevolazione vengono realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all’esercizio dell’arte o della professione ovvero dell’attività commerciale, la detrazione spettante è ridotta del 50%.
Come si applica in pratica l’agevolazione bonus verde?
Giusto per fare un esempio, se un contribuente spende 3.400 euro per il rifacimento del giardino, la detrazione complessiva spettante in dichiarazione dei redditi ammonta a euro 1.224,00, che corrisponde appunto al 36% di 3.400,00 euro. La suddetta detrazione deve essere ripartita in 10 anni, con la conseguenza che per ogni anno, il contribuente può detrarre 122,40 euro.
Se ad esempio invece, l’ammontare della spesa sostenuta dal contribuente è 6.500 euro, lo stesso può detrarre complessivamente la somma di 1.800 euro, che corrisponde appunto al 36% dell’importo massimo di 5.000 euro.
Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN
Leggi anche:
Bonus verde 2018: tutto quello che c’è da sapere
Ecobonus 2018, cos’è e come funziona
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.