Tra i bonus edilizi confermati anche dopo il 2021 Ecobonus, Superbonus, bonus Facciate, bonus Ristrutturazioni e Sismabonus ma con diverse novità, ecco quali
Il testo della manovra economica messo a punto dalla squadra di governo guidata da Mario Draghi è stato prima presentato alla Camera nei giorni scorsi, ed ora è approdato al Senato perché abbia inizio l’iter parlamentare che porterà all’approvazione della versione definitiva.
Il disegno di legge varato dal Consiglio dei Ministri, dopo essere stato modificato in più punti nel corso dei giorni seguenti, è approdato quindi a Palazzo Madama nella giornata di ieri 15 novembre, ed abbiamo quindi la possibilità di verificare subito quali sono le misure ed i provvedimenti inseriti, a cominciare proprio dalle proroghe dei vari bonus edilizi contenute nell’articolo 9 del Ddl.
Superbonus 110%, confermata la proroga fino al 2025
Quella del Superbonus 110% era una delle proroghe più attese, e d’altra parte si tratta di un’agevolazione cui si è fatto ampio ricorso nei mesi scorsi, anche grazie alle semplificazioni introdotte successivamente alla sua introduzione che hanno velocizzato l’iter per accedere al beneficio e ridotto i tempi tecnici necessari per ottenere l’erogazione del bonus.
Così come lo conosciamo il Superbonus 110% sarà ancora attivo, ma solo per i condomini, fino alla fine del 2023, il che significa che ne potranno trarre beneficio con questa ricca percentuale di rimborso tutti i contribuenti che sostengono delle spese per interventi per i quali è prevista l’assegnazione di questo bonus.
Indirettamente ne trarranno quindi beneficio anche tutte quelle imprese che lavorano nel campo edilizio, che grazie alla proroga del superbonus con il rimborso del 110% continueranno a lavorare, e quindi a fatturare, a ritmi serrati.
Il Superbonus al 110% però rappresenta anche un costo molto altro per le casse dello Stato, motivo per cui il governo ha deciso di ridurre progressivamente questa percentuale facendola scendere al 70% nel 2024, e al 65% nel 2025.
Inoltre come accennato anche nella sua forma originale il Superbonus presenta comunque delle sostanziali modifiche, a cominciare appunto dal fatto che la proroga fino a fine 2023 vale solo per i condomini, mentre per le abitazioni indipendenti e per le ville e villette la proroga del bonus arriva fino al 30 giugno 2022.
Solo in due casi si può arrivare al 31 dicembre 2022 nel caso di ville, villette e case indipendenti:
- Unità immobiliari adibite ad abitazione principale di persone fisiche con un Isee che non supera la soglia dei 25 mila euro
- Interventi per i quali è stata presentata la Cila (o siano state avviate le pratiche per ottenere altro titolo abilitativo nel caso di demolizioni e ricostruzioni) entro il 30 settembre 2021.
Le stesse regole che valgono per i condomini, quindi la proroga del Superbonus al 110% fino al 2023, per poi scendere al 70% nel 2024, e infine al 65% nel 2025, valgono anche per gli edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate che sono in possesso di un unico proprietario o sono in comproprietà di più persone fisiche.
Per gli Istituti autonomi case popolari la detrazione al 110% durerà ancora fino al 30 giugno 2023, un anno in più rispetto alla scadenza prevista per le ville unifamiliari e per le unità funzionalmente indipendenti con accesso autonomo dall’esterno, inserite all’interno di edifici plurifamiliari.
Per quel che riguarda gli Iacp, se alla data del 30 giugno 2022 risulta siano stati effettuati lavori (finalizzati al risparmio energetico o antisismici) per almeno il 60 per cento dell’intero intervento previsto, allora la detrazione nella percentuale del 110% spetta anche per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023. Stesse scadenze anche per le cooperative di abitazione.
Nel caso in cui vengano effettuati lavori finalizzati all’installazione di un impianto fotovoltaico, come intervento trainato godrà dell’aliquota al 110% fino al 30 giugno 2022.
Prorogato il sistema della cessione del credito e dello sconto in fattura
Quanto alle modalità con cui i vari bonus edilizi saranno erogati, le opzioni per la cessione del credito o per lo sconto in fattura saranno ancora disponibili fino alla fine del 2024 nel caso dell’ecobonus, per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, per il sismabonus, per il bonus facciate e per gli interventi di installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.
Per quanto riguarda il Superbonus invece sia il meccanismo della cessione del credito che dello sconto in fattura saranno ancora validi fino alla fine del 2025.
Ecobonus in Legge di Bilancio la proroga fino al 2024
Tra i bonus edilizi che saranno accessibili anche dopo la fine del 2021 troviamo l’Ecobonus, che viene prorogato fino al 2024 con la formula che prevede la detrazione del 65% sulle spese sostenute.
Gli interventi per i quali si può accedere all’Ecobonus al 65% sono quelli effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali per l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari, e per l’acquisto e la posa in opera dei micro-generatori.
Si può anche accedere all’Ecobonus al 50% fino alla fine del 2024 nel caso di acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.
Non è stato inserito invece nella Legge di Bilancio il rinnovo per la detrazione al 70% che fino alla fine del 2021 si applica alle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica che interessano parti comuni degli edifici condominiali, che riguardano l’involucro esterno del’edificio per una quota pari o superiore al 25% della superficie disperdente lorda.
Nel testo della nuova manovra economica non troviamo traccia neppure della proroga per il bonus al 75% che era previsto per le spese riguardanti interventi di riqualificazione energetica su parti comuni di edifici per mezzo dei quali si mira al raggiungimento di una migliore prestazione energetica tanto nella fredda quanto nella calda stagione.
Gli altri bonus prorogati con la Legge di Bilancio 2022
La Legge di Bilancio 2022 proroga tra gli altri bonus edilizi anche il bonus Facciate, al quale abbiamo dedicato un articolo di approfondimento conslutabile a questo link.
Il bonus Facciate è destinato a coloro che effettuano interventi per il rifacimento o il restauro delle facciate esterne degli edifici e fino alla fine del 2021 prevede una detrazione nella misura del 90% delle spese sostenute, ma dal 2022 la percentuale del bonus scende al 60%.
Anche il bonus Ristrutturazioni edilizie viene prorogato oltre la scadenza iniziale che doveva essere quella del 31 dicembre 2021. Questo bonus prevede una detrazione nella misura del 50% sulle spese sostenute per specifici interventi di ristrutturazione edilizia e la nuova scadenza è fissata al 31 dicembre 2024.
Prorogato fino alla fine del 2024 anche il Sismabonus, che viene applicato nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Nel caso del Sismabonus la scadenza slitta al 2024 per le aliquote maggiorate al 70 e 80% per i casi in cui si ha un miglioramento della risposta al sisma tale da comportare un salto di una o due classi di rischio sismico.
Sono confermate poi fino alla fine del 2024 anche le detrazioni del 75 e 85% per gli interventi in chiave antisismica che interessano le parti comuni di edifici condominiali.
Stando a quanto si legge nel testo della manovra economica approdato al Senato in questi giorni anche l’Eco-sismabonus è stato prorogato fino al 2024. In questo caso si tratta di un’agevolazione che si applica alle spese sostenute per lavori che interessano le parti comuni di edifici condominiali che ricadono nelle arree sismiche 1, 2 e 3 il cui scopo è da una parte quello di ridurre il grado di rischio sismico, e dall’altra di aumentare la casse energetica dell’edificio.
In questo caso si parla di una detrazione dell’80% se si ha un abbassamento di un livello della classe di rischio sismico, e si arriva all’85% se l’abbassamento del rischio è di due classi sismiche.
Anche il bonus Mobili resta disponibile dopo la scadenza inizialmente prevista del 31 dicembre 2021, con la proroga in Legge di Bilancio che fissa il nuovo termine alla fine del 2024.
Il bonus Mobili ed Elettrodomestici viene anch’esso modificato. L’agevolazione spetta per chi acquista mobili o grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A nel caso dei forni, alla classe E nel caso di lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, e classe F quando si tratta di frigoriferi e congelatori.
Questo bonus può essere utilizzato solo nel contesto di un intervento di ristrutturazione dell’immobile al quale sono destinati mobili ed elettrodomestici acquistati con l’agevolazione. Il bonus in questo caso viene prorogato fino alla fine del 2024 e resta al 50%, cambia però il tetto di spesa che scende da 16 mila a 5 mila euro. Il bonus viene riconosciuto sotto forma di detrazione Irpef che viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Infine nella manovra economica 2022 troviamo anche la proroga del bonus Verde, che prevede una detrazione del 36% sulle spese sostenute per la sistemazione di aree verdi di aree scoperte private, comprese coperture a verde e giardini pensili di edifici già esistenti.
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