Il Bonus mobili ed elettrodomestici 2021 consiste in una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e elettrodomestici di classe almeno A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Il Bonus mobili ed elettrodomestici rientra all’interno del bonus ristrutturazione. La detrazione prevista è pari al 50% della spesa, da calcolarsi su un importo massimo di 16.000 euro. La Legge di Bilancio ha innalzato la soglia del tetto massimo di spesa da 10.000 euro a 16.000 euro.
Il bonus mobili 2021 può essere usufruito per gli acquisti effettuati nel 2021,tuttavia, può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2020. Per gli acquisti effettuati nel 2020, invece, è possibile ottenere la detrazione solo se l’intervento di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2019. Inoltre, la detrazione del 50% è indipendente dalle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione.
Con la Legge di bilancio 2021, sono state prorogati, per il 2021, alcuni incentivi fiscali, tra cui:
Per maggiori approfondimenti: “Bonus mobili 2021: come funziona?”
E’ possibile usufruire della detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione del 50% si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, quindi mediante il modello 730 o modello Redditi persone fisiche, e spetta al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.
Pertanto, se le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due. Il bonus mobili ed elettrodomestici 2021 spetta anche quando il contribuente ha scelto, in alternativa alla fruizione diretta delle detrazioni per gli interventi di recupero
del patrimonio edilizio, di cedere il credito o di esercitare l’opzione per lo sconto in fattura.
Per scaricare la guida aggiornata dell’Agenzia delle Entrate, sul Bonus mobili:
Non è possibile beneficiare della cessione del credito né dello sconto in fattura circa il Bonus mobili 2021. La possibilità di beneficiare della cessione del credito e dello sconto in fattura era prevista all’interno di un emendamento al decreto Sostegni, tuttavia non è stato successivamente promosso dalla Ragioneria Generale dello Stato.
Indice degli Argomenti
Cos’è il Bonus mobili e elettrodomestici 2021?
Per Bonus mobili ed elettrodomestici 2021 si intende la detrazione Irpef del 50% riconosciuta ai contribuenti per le spese di acquisto di mobili ed elettrodomestici finalizzati all’arredo di immobili oggetto di lavori di ristrutturazione edilizia. Il bonus è quindi legato al bonus ristrutturazione, la data di inizio dei lavori di ristrutturazione deve precedere quella dell’acquisto dei mobili o degli elettrodomestici. Pertanto, per poter beneficiare di questa agevolazione è indispensabile, realizzare una ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.
In caso di intervento sulle parti condominiali (appartamento del portiere, lavatoi ecc), i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, soltanto per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il bonus mobili non spetta se vengono acquistati arredi per la propria abitazione.
Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
Per avere maggiori informazioni sul bonus ristrutturazioni:
Dal 1° gennaio 2018 devono essere comunicati all’Enea gli acquisti di alcuni elettrodomestici per i quali si può usufruire del bonus (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici). Le informazioni sull’invio della comunicazione sono disponibili sul sito dell’Enea, alla pagina dedicata al “Bonus casa”.
Come ottenere il bonus mobili senza ristrutturazione?
Il bonus mobili è direttamente collegato a lavori e interventi di ristrutturazione, eppure è possibile ottenerlo anche senza applicare un’opera ingente di ristrutturazione, ma con particolari interventi che possono essere anche di entità minore. Infine, è possibile detrarre anche le spese per il trasporto e l’eventuale montaggio dei mobili nella detrazione.
Non è necessaria un’opera ingente di ristrutturazione per accedere al bonus mobili ed elettrodomestici, ma è possibile svolgere determinati lavori specifici per poter usufruire del 50% di agevolazione. Si tratta di diverse tipologie di lavori, in base all’immobile su cui vengono effettuati.
Nel caso di appartamenti singoli o parti di edifici condominiali, si possono svolgere, come spiegano le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, alcune tipologie di lavori che danno diritto al bonus mobili:
- Manutenzione straordinaria: installazione di ascensori o scale aggiuntive di sicurezza, servizi igienici, recinzioni e cancelli, scale interne, sostituzione degli infissi esterni, sostituzione della caldaia. A questo proposito, sono inclusi anche i lavori che migliorano l’efficienza dell’abitazione a livello energetico, con l’utilizzo di fonti rinnovabili: installazione di stufa a pellet, o di impianto di climatizzazione a pompa di calore;
- Ristrutturazione edilizia: con modifiche a facciate, mansarde e balconi, nuove finestre;
- Restauro: tramite lavori applicati sugli edifici per valorizzare l’aspetto storico o artistico;
- Manutenzione ordinaria su parti condominiali: in questo caso possono essere incluse le tinteggiature delle pareti, la sostituzione dei pavimenti o degli infissi, la riparazione del tetto, di cancelli e grondaie.
Non possibile infine accedere al bonus mobili nel caso in cui si decida di aggiungere, anche a livello di condominio, posti auto o similari. Ricapitolando, è possibile accedere al bonus mobili anche senza interventi massicci di ristrutturazione. Questo è il caso ad esempio delle sostituzioni della caldaia.
Come funziona il bonus mobili?
Il Bonus mobili consiste in una detrazione Irpef del 50% per le spese di acquisto di mobili ed elettrodomestici finalizzati all’arredo di immobili oggetto di lavori di ristrutturazione edilizia. Il Bonus mobili riguarda tutte quelle parti che sono specificatamente attinenti alle opere da realizzare: ad esempio gli arredi per il bagno qualora si proceda alla ristrutturazione dello stesso. Ma anche arredi, armadi, scaffalature, ecc., purché funzionali e attinenti ai lavori di ristrutturazione.
L’importo totale che è possibile portare in detrazione, comprensivo di prestazioni professionali, non può superare il tetto massimo di 16.000 euro per ogni proprietario. In linea generale, il bonus mobili trova applicazione per gli acquisti sostenuti fino 31 dicembre 2021 ma, proprio in merito ai lavori di ristrutturazione, è necessario fornire alcuni chiarimenti.
Il meccanismo su cui si basa il bonus mobili 2021 è a scalare, ovvero:
- Qualora i lavori siano iniziati dal 2019, sono agevolati gli acquisti eseguiti fino a fine 2020;
- Qualora, i lavori siano iniziati dal 2018, rientrano gli acquisti effettuati fino a fine 2019;
- Infine, se sono iniziati dal 2017, gli acquisti fino a fine 2018.
I nuovi arredi o elettrodomestici per cui si vuole usufruire della detrazione, devono essere necessariamente acquistati dopo l’inizio dei lavori di ristrutturazione.
Chi può usufruire del Bonus mobili ed elettrodomestici?
Per poter beneficiare del Bonus mobili è necessario realizzare una ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.
La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un
ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.
Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali (per esempio, guardiole,
appartamento del portiere, lavatoi), i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno
per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il bonus non è concesso, invece, se acquistano arredi per la propria abitazione.
Per ottenere il bonus mobili, la data di inizio dei lavori di ristrutturazione deve precedere quella di acquisto dei mobili o grandi elettrodomestici. Non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
Quali sono gli interventi edilizi necessari per beneficiare del bonus mobili?
Gli interventi edilizi necessari sono:
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus;
- ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile
- manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.
Esempi
Manutenzione straordinaria
- installazione di ascensori e scale di sicurezza
- realizzazione dei servizi igienici
- sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso
- rifacimento di scale e rampe
- realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate
- costruzione di scale interne
- sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare
Rientrano nella manutenzione straordinaria:
- interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, ad esempio
- l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili
- − l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore
- •la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento.
Ristrutturazione edilizia
- modifica della facciata
- realizzazione di una mansarda o di un balcone
- trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
- apertura di nuove porte e finestre
- costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti
Non sono compresi tra gli interventi che danno diritto al bonus mobili ed elettrodomestici:
- quelli finalizzati all’adozione di misure dirette a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (a meno che, per le loro particolari caratteristiche, non siano anche inquadrabili tra gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia)
- la realizzazione di posti auto o box pertinenziali.
Per quali acquisti si può usufruire del Bonus mobili?
Come spiegato nella guida dell’Agenzia delle Entrate:
Tra le spese da portare in detrazione si possono includere quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.
Beni mobili non agevolabili |
Porte |
Pavimentazioni |
Tende e tendaggi |
Altri complementi di arredo |
Come ottenere il Bonus mobili ed elettrodomestici 2021?
Il Bonus mobili e elettrodomestici si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi. La detrazione spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.
Inoltre, è possibile beneficiare della detrazione del 50% per l’acquisto di arredi o elettrodomestici in immobili oggetto di ristrutturazioni.
La detrazione è riconosciuta per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni).
La detrazione dovrà essere ripartita tra gli aventi diritto ed è ripartita in 10 quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare di spesa complessivo non superiore a 16.000 euro.
Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte.
Come indicato nella guida ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, i lavori su singoli appartamenti o parti condominiali che danno diritto al bonus sono:
- Manutenzione Straordinaria (realizzazione dei servizi igienici, costruzione di scale interne, installazione di ascensori, ecc);
- Ristrutturazione edilizia ( costruzione di una mansarda, apertura di nuove porte e finestre, ecc);
- Restauro e risanamento conservativo (adeguamento delle altezze dei solai, restauro di una struttura storica-architettonica, ecc).
L’inizio della ristrutturazione dovrà essere documentata mediante Dia, Scia, Cil o Cila oppure da un’autocertificazione, ma solo nel caso in cui i lavori sono in edilizia libera.
Detrazione e tetto massimo
Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 16.000 euro, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo.
Il limite di spesa di 16.000 euro riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione.
La detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento di recupero edilizio.
Una delle principali novità introdotte con la Legge di Bilancio 2021, consiste nell’aumento del tetto di spesa massimo da 10.000 a 16.000 euro. Pertanto la detrazione deve essere calcolata:
- 16.000 euro per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2021;
- 10.000 euro per gli acquisti effettuati entro il 30 dicembre 2020.
Inoltre, la detrazione non utilizzata non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile.
Come ottenere il bonus mobili senza ristrutturazione? Leggi questo articolo: “Come ottenere il bonus mobili senza ristrutturazione?”
Sanzioni per accesso indebito alle agevolazioni
E’ consigliato di tenere traccia di tutta la documentazione relativa ai lavori e alle spese effettuate anche per l’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici. I controlli infatti possono essere effettuati anche dopo 5 anni dal lavoro.
Per richiedere le agevolazioni è necessario procedere al pagamento delle spese tramite metodi tracciabili, come i bonifici o carte di credito e debito. Inoltre è necessario conservare la documentazione che attesta i lavori e le spese sostenute: la ricevuta dei bonifici, la documentazione che attesta l’addebito sul conto corrente, le fatture per l’acquisto dei beni e per il pagamento dei servizi.
Inoltre risulta altrettanto importante comunicare all’ENEA i lavori svolti, come accade anche per avere accesso ad altri tipi di bonus e agevolazioni. L’Agenzia delle Entrate può decidere di effettuare dei controlli successivamente, e si può incorrere in sanzioni nel caso di errato accesso al bonus, e l’Agenzia delle Entrate può procedere a recuperare il credito. Le sanzioni sono variabili in base al tipo di errore commesso, che viene valutato sul caso specifico.
Quali sono i requisiti per beneficiare del Bonus mobili e elettrodomestici?
Per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia (e usufruire della relativa detrazione), sia per le singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.
La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio.
Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali, i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il Bonus non è usufruibile, qualora si acquistano arredi per la propria abitazione.
Per beneficiare del Bonus, la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni.
Deve essere effettuata, poi, la comunicazione all’Enea degli acquisti di alcuni elettrodomestici per i quali si può usufruire del Bonus (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici). La mancata o tardiva trasmissione non comporta la perdita del diritto alle detrazioni.
Beneficiari del bonus mobili
L’agevolazione in commento spetta ai:
- Proprietari degli immobili;
- Titolari di diritti reali sugli immobili (uso, usufrutto, etc).
Deve trattarsi di soggetti titolari del diritto che abbiano sostenuto le relative spese. In generale possono fruire di questa agevolazione:
- Proprietari o nudi proprietari;
- Titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- Locatari o comodatari;
- Soci di cooperative divise e indivise;
- Soci delle società semplici;
- Imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce.
Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento. Questo purché tale soggetto sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture.
Gli interventi edilizi necessari per beneficiare del Bonus mobili e elettrodomestici:
Gli interventi edilizi che danno diritto al Bonus mobili ed elettrodomestici:
- Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al Bonus;
- Ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
- Il Restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
- La manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.
Esempi lavori
Esempi di lavori che danno diritto al Bonus:
- Installazione di ascensori e scale di sicurezza;
- Realizzazione dei servizi igienici;
- Sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso;
- Rifacimento di scale e rampe;
- Realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate;
- Costruzione di scale interne;
- Sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare.
Esempi di lavori di manutenzione ordinaria su parti condominiali:
- Tinteggiatura pareti e soffitti;
- sostituzione di infissi esterni;
- Rifacimento di intonaci;
- Sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni;
- La riparazione o sostituzione di cancelli o portoni;
- Riparazione delle grondaie;
- Riparazione delle mura di cinta.
Non sono compresi tra gli interventi che danno diritto al Bonus mobili ed elettrodomestici quelli finalizzati all’adozione di misure dirette a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi, né la realizzazione di posti auto o box pertinenziali.
Bonus mobili e elettrodomestici nei condomini
La detrazione spetta anche quando i beni acquistati arredano un ambiente diverso rispetto a quello oggetto di ristrutturazione.
Ciascun condomino, in caso di interventi su parti comuni condominiali, può usufruire del bonus mobili ed elettrodomestici, per acquistare gli arredi delle parti comuni del condominio.
Come effettuare i pagamenti
Per poter ottenere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, per beneficiare del Bonus, i pagamenti con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
La detrazione fiscale è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.
In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria.
Le stesse modalità devono essere osservate per il pagamento delle spese di trasporto e montaggio dei beni.
I documenti da conservare
I documenti da conservare sono:
- La ricevuta del bonifico;
- La ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
- Documentazione di addebito sul conto corrente;
- Le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
Comunicazione ENEA
È 2 anni che è stato introdotto l’obbligo di inviare la comunicazione all’ENEA per beneficiare del bonus per l’acquisto di elettrodomestici. I dati delle spese sostenute dovranno essere trasmessi entro 90 giorni dal termine dei lavori, seguendo le istruzioni fornite per l’accesso alla detrazione per le ristrutturazioni edilizie. Non tutti gli acquisti, comportano l’obbligo di comunicazione. Le spese che rientrano da comunicare all’ENEA sono quelle relative ai seguenti acquisti:
- Forni;
- Frigoriferi;
- Lavastoviglie;
- Piani cottura elettrici;
- Lavasciuga;
- Lavatrici.
Ecobonus
La Legge di Bilancio 2021 ha inoltre, disposto la proroga dell’Ecobonus per il 2021. L’Ecobonus 2021 è una detrazione IRPEF o IRESì in favore dei contribuenti che effettuano lavori per il risparmio energetico su edifici esistenti. Anche per il 2021 sarà possibile beneficiare della detrazione con cessione del credito o sconto in fattura.
L’Ecobonus sarà fruibile per gli interventi strutturali di riqualificazione energetica o di messa in sicurezza degli edifici.
La detrazione del 110% prevista per l’Ecobonus, sarà fruibile per gli interventi di riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, per le spese siano sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, prevedendo altresì che l’agevolazione debba essere ripartita in 5 rate di pari importo.
Si potrà usufruire del bonus anche per gli interventi di demolizione e ricostruzione.
Una delle principali novità concerne il ritorno dello sconto in fattura, limitato dalla scorsa Manovra soltanto ai grandi lavori in condominio, e dalla possibilità di cessione del credito anche alle banche, e non solo da parte di soggetti incapienti.
Per avere maggiori informazioni sull’Ecobonus:
“Ecobonus e sismabonus al 110% e con sconto in fattura”
Risposte dell’Agenzia delle Entrate alle domande più frequenti sul bonus mobili
Posso usufruire della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici se ho realizzato un intervento di riqualificazione energetica dell’edificio, per il quale è prevista la detrazione del 65%?
La risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate è negativa in quanto, gli interventi per i quali si usufruisce della detrazione del 65%,
finalizzati al risparmio energetico (per esempio, l’installazione di pannelli solari, la sostituzione impianti di climatizzazione invernale, la riqualificazione energetica di edifici esistenti), non consentono di ottenere la detrazione per acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici.
Ho diritto alla detrazione se acquisto dei mobili all’estero, documentando la spesa con fattura e pagando con carta di credito o di debito?
La risposta in questo caso è positiva, come chiarisce l’Agenzia delle Entrate se si possiede la documentazione richiesta dalla legge e si eseguono gli stessi adempimenti previsti per gli acquisti effettuati in Italia.
Ho sostituito la caldaia, posso usufruire dell’agevolazione per l’acquisto di mobili?
Anche in questo caso la risposta è positiva, la sostituzione della caldaia rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria. È necessario, comunque, che ci sia un risparmio energetico.
Le spese sostenute da un contribuente deceduto per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere portate in detrazione, per le quote non ancora fruite, dall’erede che conserva la detenzione materiale dell’immobile?
La risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate è negativa.
Sui pagamenti di mobili ed elettrodomestici effettuati con bonifico bancario o postale è sempre prevista l’applicazione della ritenuta?
Premesso che è possibile pagare anche con carte di credito e di debito (bancomat), il bonifico non sarà soggetto a ritenuta se si utilizza un bonifico diverso da quello appositamente predisposto da banche e Poste per le spese di ristrutturazione edilizia (circ. Agenzia delle Entrate n. 7/E del 31 marzo 2016).
Ho acquistato un box pertinenziale per il quale ho diritto alla detrazione Irpef del 50%. Posso richiedere anche il bonus mobili?
La risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate è negativa, tra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che permettono di
avere la detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici non sono compresi quelli per la realizzazione di box o posti auto pertinenziali rispetto all’abitazione principale.
Se per un acquisto effettuato con carta di credito è stato rilasciato uno scontrino che non riporta il codice fiscale dell’acquirente, può quest’ultimo usufruire lo stesso del bonus mobili?
Per la detrazione, lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente e indica natura, qualità e quantità dei beni acquistati, equivale alla fattura. Se manca il codice fiscale, la detrazione è comunque ammessa se in esso è indicata natura,
qualità e quantità dei beni acquistati e se esso è riconducibile al contribuente titolare della carta in base alla corrispondenza con i dati del pagamento (esercente, importo, data e ora).
È previsto un limite di tempo dalla fine dei lavori di ristrutturazione entro il quale devono essere acquistati i mobili e gli elettrodomestici?
La data entro cui si possono acquistare i beni agevolati è stata spostata al 31 dicembre 2021. Per gli acquisti effettuati nel 2020 spetta solo in riferimento a interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2019. Allo stesso modo, per quelli effettuati nel 2021 occorre aver realizzato interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a partire dal 1° gennaio 2020.
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