Draghi ha chiesto misure contro le truffe sul Superbonus per “preservare la fiducia collettiva nella spesa pubblica e dimostrare che i soldi sono spesi”. Il Cdm ha approvato il decreto relativo. Resta il tetto Isee a 25mila euro per l’accesso allo sconto del 110%, prorogati la cessione del credito e lo sconto in fattura, ma ci sarà uno stop di 30 giorni se emergeranno “profili di rischio” da verificare. Esteso l’obbligo del visto di conformità. Il M5s ammonisce: i controlli non diventino boicottaggio. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge contro le frodi sui bonus edilizi, come il Superbonus. Lo si apprende da fonti di governo, a riunione in corso. Il capo delegazione M5s Stefano Patuanelli, esprimendo dubbi sull’impatto di alcune misure inserite nel testo, avrebbe chiesto di trasformare il decreto in un emendamento parlamentare, ma la richiesta non sarebbe stata accolta e si sarebbe deciso di procedere con il decreto legge, che è stato approvato.
E’ stato stralciato dalla bozza del decreto sul Superbonus l’articolo 3 comma 7 “che avrebbe appesantito di burocrazia uno strumento che abbiamo semplificato”. Lo affermano fonti di governo M5s al termine del Consiglio dei ministri. Il comma stralciato prevedeva una serie di controlli a carico del fornitore o del cessionario, per non concorrere in solido con il beneficiario nella responsabilità per eventuali violazioni nell’utilizzo dello sconto in fattura o della cessione del credito. Proroga per tre anni, fino al 2024, della cessione del credito e dello sconto in fattura per i bonus edilizi. E’ quanto si legge nella nuova bozza della manovra. Rinnovati dunque gli interventi in favore di sismabonus, ecobonus (tra cui gli infissi), bonus facciate e le colonnine di ricarica. Confermata, rispetto alla prima versione del ddl di bilancio, la proroga della cessione del credito e dello sconto in fattura anche per il superbonus al 110%, che vengono in questo caso prorogati fino al 31 dicembre 2025.
Il superbonus per le villette non cambia rispetto alla manovra approvata dal Cdm. Resta il tetto Isee a 25mila euro per l’accesso allo sconto del 110% per i proprietari di abitazioni unifamiliari. E’ quanto conferma l’ultima bozza della legge di bilancio. Dei listini di riferimento, dei “prezziari” ad hoc per evitare che le fatture lievitino in modo anomalo in virtù degli sconti fiscali: è una delle misure che avrebbe chiesto lo stesso premier Mario Draghi nel corso della cabina di regia sui controlli anti-frodi su Superbonus e gli altri sconti sui lavori di ristrutturazione edilizia. Stop a cessione del credito o sconto in fattura per Superbonus e gli altri bonus edilizi se emergono “profili di rischio” che vanno verificati: è una delle misure contenute nella bozza del decreto anti-frodi che arriverà sul tavolo del consiglio dei ministri nel pomeriggio. Si prevede che l’Agenzia delle Entrate possa sospendere “fino a 30 giorni” gli effetti delle comunicazioni di cessione del credito in base a speficici profili di rischio che saranno individuati per ogni “diversa tipologia dei crediti ceduti”. All’esito positivo delle verifiche, o trascorsi 30 giorni, la cessione del credito diventa efficace.
Bisogna evitare che i bonus edilizi perdano credibilità come accadde negli anni ’70 agli aiuti allo sviluppo. Lo avrebbe detto Mario Draghi, al termine della cabina di regia, in replica alle obiezioni di chi gli chiedeva di evitare eccessivi controlli sul Superbonus, per non appesantire la misura. La ‘lezione’ del premier, raccontano, ha rinviato allo stanziamento per il Biafra di fine anni ’70: si scoprì poi che gran parte delle risorse aveva finanziato corruzione e questo indebolì la credibilità dei fondi per lo sviluppo. La morale di Draghi è che se le frodi fanno perdere fiducia nei bonus ne va della loro esistenza in futuro.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.