Il futuro della mobilità, si sa, è elettrico. Lo sanno bene in Norvegia, dove nel 2020 il 54% delle auto vendute è stato caratterizzato dall’alimentazione a batteria. E noi? Ebbene, in Italia la transizione verso i veicoli a batteria è decisamente più lenta. L’anno scorso, infatti, le auto elettriche vendute hanno costituito il 4,6% del totale. Certo, a guardare i dati norvegesi non si direbbe, ma è un dato assolutamente positivo, che ha segnato un aumento del 70% rispetto all’anno precedente. Si tratta quindi di un mercato ancora di nicchia, che però sta crescendo di anno in anno, complici diversi fattori. É da mettere in conto per esempio il progressivo miglioramento delle auto elettriche, con prestazioni e autonomia sempre maggiori; non si può trascurare la crescente sensibilità dei consumatori nei confronti delle tematiche ambientali; infine, è molto importante il fattore prezzo, con i costi che sono via via più convenienti. Per due motivi: un po’ perché le automobili elettriche e ibride presentano dei prezzi sempre più accessibili, un po’ perché gli incentivi aiutano non poco i consumatori. É quindi un’ottima notizia sapere che è stato rifinanziato l’Ecobonus per l’acquisto di auto elettriche e di auto ibride plug-in: si parla di nuovi fondi per circa 57,5 milioni di euro.
Ecobonus ed Extrabonus
Il processo che ha portato al rifinanziamento dell’Ecobonus non è stato perfettamente piano, né semplicissimo da capire all’esterno. Il rifinanziamento è stato disposto dal Decreto Legge Infrastrutture, nel quale sono state inserite diverse altre misure per la mobilità. Le risorse utilizzate, e quindi i già citati 57,5 milioni di euro, sono il risultato del trasferimento di fondi già in dotazione del cosiddetto Extrabonus, creato con la Legge di Bilancio 2021. L’Ecobonus, quindi, nasce dalle ceneri dell’Extrabonus: i più attenti hanno capito che questo rifinanziamento, in effetti, non solo non nasce dal nulla, ma in più riduce sensibilmente i contributi disponibili. Diversamente, però, non si avrebbe avuto lo sblocco degli incentivi: l’alternativa sarebbe quindi stata peggiore.
A quanto ammonta l’incentivo
Quanto è possibile risparmiare sull’acquisto di auto elettriche e di auto ibride plug-in grazie all’Ecobonus rifinanziato? Va prima di tutto evidenziato che il decreto approvato dal Consiglio dei ministri guarda ai veicoli con emissioni comprese tra 0 e 60 grammi di anidride carbonica per chilometro. Con l’azzeramento dell’Extrabonus previsto per i veicoli della fascia M1, come detto, gli incentivi totali ottenibili sono minori rispetto ai mesi scorsi, ma pur sempre importanti.
Più nello specifico, le auto che emettono dai 21 ai 60 grammi di anidride carbonica al chilometro possono essere acquistate godendo di un incentivo di 1.500 euro; se l’acquisto è associato a una rottamazione, l’incentivo può aumentare fino a 2.500 euro. Gli incentivi aumentano con il diminuire delle emissioni, con un finanziamento di 4.000 euro per le automobili che emettono meno di 21 grammi di anidride carbonica al chilometro; se associato a una rottamazione, l’acquisto può essere fatto con uno sconto di 6.000 euro.
Entro quale data usare i fondi dell’Ecobonus: la scadenza
Partiamo da un presupposto importante: lo scorso rifinanziamento dell’Ecobonus, effettuato il 23 luglio con una cifra simile a quella attuale (allora erano stati spostati 60 milioni) era terminato completamente in meno di un mese. Certo, prima gli sconti arrivavano fino a 10.000 euro, laddove oggi si fermano a “soli” 6.000 euro. Nonostante questo, probabilmente, anche questa tornata di fondi si esaurirà velocemente.
Le regole ci dicono che la prenotazione, per le richieste inserite dal venditore sulla piattaforma apposita dal 1° luglio al 31 dicembre 2021, è ammessa fino alla fine di giugno 2022. Come detto, però, molto probabilmente i fondi saranno esauriti con un significativo anticipo su questa data: se l’intenzione è quella di acquistare un’automobile full electric o hybrid plug-in, meglio non aspettare troppo!
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