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Superbonus 110, come funziona: l’esempio pratico di un condominio, prima e dopo i lavori – idealista.it/news

Siamo a Civita Castellana, cittadina di 16mila abitanti in provincia di Viterbo: il condominio di via Rio Purgatorio 9 è uno dei 5654 casi del Lazio di interventi con superbonus 110%, un esempio pratico di come funziona realmente il superbonus 110. L’architetto Alfredo Passeri, professore universitario di estimo all’università di Roma Tre e responsabile del progetto, ha spiegato a idealista/news come sono avvenuti i lavori e quali sono le possibili “forche caudine” del superbonus 110.

Sette mesi. Una ristrutturazione con il superbonus 110% può essere felicemente conclusa in tempi relativamente brevi nonostante le montagne russe della burocrazia e delle complessità tecniche. Siamo a Civita Castellana, cittadina di 16mila abitanti in provincia di Viterbo: il condominio di via Rio Purgatorio 9 è uno dei 5654 casi del Lazio di interventi con superbonus 110%. Un lavoro importante perchè si tratta della prima palazzina tra venti che compongono l’intero progetto, con un budget di 800mila euro (a fronte di un investimento medio che nel Lazio, secondo i dati dell’Enea, si attesta sui 642mila euro).

Superbonus 110, il miglioramento delle classi energetiche

A marzo 2021 il via ai lavori, ad ottobre la consegna: un miglioramento di cinque classi energetiche (da E ad A2), la posa di impianti fotovoltaici (sul tetto è stata installata una copertura di 12,80 metri quadrati capace di produrre 6 kilowattora), la realizzazione del cappotto termico (con copertura in polistirene espanso estruso e prospetto in polistirene espanso), sostituzione degli infissi ed unificazione dei sistemi di raffrescamento e riscaldamento. In più, cambio dei portoncini e delle tende oscuranti Un’altra vita per questo stabile di edilizia di cooperativa risalente agli anni ‘70, insomma.

Prima dei lavori del superbonus 110

Prima dei lavori del superbonus 110

Alfredo Passeri

Assemblea di condominio per il via ai lavori del superbonus

Oltre duecento giorni di lavoro non senza difficoltà. Normalmente per il superbonus le pene iniziano nelle paludi delle assemblee di condominio, dove ogni tentativo di cambiamento rischia di affogare o morire di inedia.  In questo caso invece, ottenuto il placet del condomini (nove, nella fattispecie), la vera difficoltà è stata muoversi tra le normative, che l’architetto Alfredo Passeri, professore universitario di estimo all’università di Roma Tre e responsabile del progetto, definisce essere state “infernali”. 

Normativa in continua evoluzione

Durante i lavori infatti il continente normativo era in continua evoluzione e questo ha portato anche a variazioni sul progetto: “Siamo stati gli sperimentatori di tutto quello che stava venendo fuori a livello normativo -continua Passeri – nel primo combinato disposto del decreto c’era una serie di incertezze spaventosa, per cui ci siamo trovati a dover affrontare per primi questo muro. L’impresa, la Imotec, è stata molto attenta nello studio e nell’applicazione delle norme”. Le forche caudine sono solitamente almeno tre in questi casi: la verifica di conformità, il fondo speciale e gli abusi. Ognuna di queste può generare infiniti distinguo e difficoltà “ma- conclude l’architetto Passeri – è vero anche che questo sistema ti permette di considerare l’involucro nella sua totalità, e questo è molto importante”.

Complessivamente, secondo i dati Enea, le asseverazioni condominiali nel Lazio sono state 712, di cui 248 realizzate. Sono 2703, invece, quelle di edifici unifamiliari e 2239 quelle di edifici unifamiliari indipendenti, secondo gli ultimi dati aggiornati al 31 ottobre 2021.

Ogni edificio ha una sua storia, ogni struttura ha le proprie particolarità ed i suoi problemi. Nel lavoro di via Purgatorio 9 a Civita Castellana, per esempio, i tecnici hanno dovuto fare i conti con tamponature realizzate in tufo, anzichè con i tradizionali laterizi traforati: questa zona del viterbese è ricca di roccia magmatica effusiva che quindi, negli anni passati, è stata usata anche per l’edilizia.

Durante i lavori del superbonus 110

Durante i lavori del superbonus 110

Alfredo Passeri

Ristrutturazione senza demolizione

Dieci anni, venti, trenta: quanto durerà il beneficio dei nuovi materiali usati per la ristrutturazione? “Impossibile dirlo oggi- spiega l’architetto Passeri -sicuramente durerà a lungo, visti i materiali utilizzati. Ma ciò che a mio avviso balza all’occhio rispetto all’esperienza dei Paesi anglosassoni è una differenza culturale. Loro infatti tendono ad abbattere e ricostruire con le tecnologie ed i materiali più aggiornati, noi invece cerchiamo di conservare, ristrutturando”.

“Le detrazioni fiscali stanno funzionando, basta guardare i dati” spiega invece Alessandro Panci, presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia.  “Nonostante questo – continua Panci -fino alla prossima Legge di Bilancio non sapremo in quali modalità il Superbonus sarà prorogato. Il rischio è che i risultati attesi possano essere vanificati dall’impossibilità di portare a termine i lavori o far partire nuovi cantieri, innescando ricorsi e contenziosi tra committenza, imprese e professionisti”. Secondo Panci inoltre «è necessario lavorare su un quadro che sia il più possibile omogeneo, evitando così di generare ulteriore confusione o disparità di trattamento rispetto a chi usufruirà del Superbonus”.

Dopo i lavori di ristrutturazione del superbonus 110

Dopo i lavori di ristrutturazione del superbonus 110

Alfredo Passeri

Source: idealista.it

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