Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
La riforma delle principali banche popolari italiane voluta dal governo Renzi continua a far discutere a oltre sei anni dal varo. In questa intervista Andrea Resti, associate professor of Finance dell’Università Bocconi, sostiene che il riordino del settore ha impoverito l’ecosistema italiano del credito ridimensionando un attore importante. Nessuno strumento da solo è sufficiente a risolvere un problema complesso: per questo sarebbe stato utile ricorrere a più modelli alternativi.
Il concorso nella violazione è il rischio maggiore per i soggetti sottoposti alla disciplina antiriciclaggio che intervengono nelle cessioni dei crediti di imposta, anche edilizi, nelle varie ipotesi di insorgenza dell’obbligo di segnalazione delle operazioni sospette. Quanto appena indicato è chiaramente rilevabile dalla lettura combinata delle disposizioni contenute nel dl 157/2021, in vigore dallo scorso 12 novembre, relativamente all’esercizio delle opzioni, di cui all’art.121 del dl 34/2020, per lo sconto sul corrispettivo o per la cessione del credito di imposta, corrispondente alla detrazione «edilizia», dal comma 4, del nuovo art. 122-bis del dl 34/2020, nonché dai chiarimenti forniti dall’Agenzia delle entrate (circ. 16/E/2021) e dal Comando generale della Guardia di finanza
Nel lessico coranico la shari’a è la «strada rivelata». Una legge sacra imposta da Dio che si estende a ogni atto umano: dal culto religioso all’integrazione sociale, sino al mondo bancario. Lì dove la finanza islamica, una serie di istituti giuridici, strumenti finanziari e imprese che operano secondo i dettami della shari’a, è in continua espansione, dentro e fuori i confini mediorientali. A cominciare dall’Algeria, il paese africano in cui nell’anno finanziario 2021 è stato promosso un corso di formazione ad hoc.
- Clima, nel 2021 187 eventi estremi (con 9 vittime)
Nel 2021 in Italia si sono verificati 187 fenomeni meteorologici che hanno provocato danni nei territori con 9 morti e dal 2010 questi eventi estremi sono stati 1.181 con 264 vittime e danni rilevanti in 637 comuni, l’8% del totale. È quanto emerge dall’Osservatorio Città clima di Legambiente realizzato in collaborazione con Unipol e con il contributo scientifico di Enel Foundation. L’anno che si chiude è stato da codice rosso per il clima segnato da un’estate che ha registrato temperature record in Europa.
- Banca Generali, sale l’outlook
Standard Ethics ha alzato l’outlook di Banca Generali da «stabile» a «positivo», confermando il corporate rating a «EE».
- Casa Proroga a 110 per cento e mobili
Scongiurato dopo una lunga trattativa il tetto di reddito per le abitazioni individuali al Superbonus 110%. L’agevolazione fiscale è prorogata per tutto il 2022 per le villette, ma a condizione di aver completato il 30% dei lavori entro il 30 giugno. Per gli interventi effettuati dall’Istituto Autonomo Case Popolari ed equivalenti e dalle cooperative, il Superbonus è prorogato invece al 31 dicembre 2023, con l’unica condizione che entro il 30 giugno 2023 i lavori siano al 60% del totale. Per i condomini la proroga è al 2025, ma con un decalage: la detrazione al 110% vale solo fino al 2023, poi scende al 70% per il 2024 e al 65% per il 2025. Resta invece la detrazione al 110% fino al 2025 per le aree colpite da terremoti. Il bonus viene esteso anche a Rsa, onlus e abitazioni con teleriscaldamento. Nuovo bonus al 75% per abbattere le barriere architettoniche, per ora solo per il 2022. Confermato il bonus mobili, con tetto rivisto a 10 mila euro, e prorogato al 2023 anche il bonus idrico, l’agevolazione per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio dell’acqua che consentono di ridurre il consumo idrico. Confermato anche il bonus facciate, che però scende dal 90% del 2021 al 60%. Ecobonus prorogato al 2024, confermati anche il bonus finestre al 50% e il sismabonus dal 50 all’85%.
- Mansioni gravose differenziate per Ape e pensionamenti anticipati
La legge di Bilancio 2022 amplia l’elenco delle attività gravose, ma solo per l’accesso all’Ape sociale e non anche per alcune forme di pensionamento con requisiti ridotti. L’impianto generale dell’Ape, prorogato per il 2022, resta identico a quello vigente nel 2021, comprendendo disoccupati, care-giver, lavoratori invalidi almeno al 74%, addetti a mansioni pesanti. Questi ultimi, oltre ad avere almeno 63 anni di età e 36 anni di contributi devono aver svolto da almeno sette anni negli ultimi dieci (o almeno sei anni negli ultimi sette) attività lavorative gravose. Ci sono però due novità: nel 2022 i disoccupati di lunga data potranno accedere all’indennità una volta esaurita la Naspi, senza più attendere il trimestre di inoccupazione prima previsto; saliranno a 23 le attività gravose e, a operai edili, ceramisti e conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta, saranno sufficienti 32 anni di contributi invece di 36.
- Opzione donna estesa alle lavoratrici con 58 o 59 anni nel 2021
Le lavoratrici che entro quest’anno raggiungono i 35 anni di contributi e i 58 anni di età se dipendenti (59 se autonome) potranno accedere alla pensione, calcolata interamente con il metodo contributivo, dopo che siano trascorsi almeno 12 mesi (18 per le autonome) dalla maturazione del diritto al pensionamento. L’articolo 1, comma 94, della legge di Bilancio 2022 proroga ulteriormente la forma di pensionamento anticipato conosciuto come “opzione donna”, consentendo di accedervi alle nate entro il 1963 (1962 se autonome), mentre attualmente la possibilità si ferma alle nate nel 1962-1961.
- Pensione anticipata con quota 102 per chi è nato entro il 1958
Dal 2022 l’accesso alla pensione anticipata sarà possibile con quota 102, ossia con almeno 64 anni di età e 38 anni di anzianità contributiva, oltre che con i requisiti ordinari pari a 41/42 anni e dieci mesi di contributi a cui aggiungere la finestra mobile di tre mesi. Tuttavia i lavoratori nati entro il 31 dicembre 1959, e che entro domani perfezioneranno i 38 anni di contributi, potranno accedere a quota 100 anche in epoca successiva all’apertura della finestra (pari a tre mesi per i dipendenti del settore privato, sei mesi per i pubblici).
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