VARESE – “La speranza comune è che il 2022 sia veramente l’anno della ripartenza”. Lo evidenzia Fernando Fiori, presidente della Coldiretti provinciale. “Vorrei poter dire che ci lasciamo alle spalle l’anno del Covid, invece purtroppo l’emergenza è ancora presente e condiziona ogni scenario. Il 2022, quindi, parte con numerose incognite e una profonda incertezza anche per quanto riguarda il comparto agricolo e agroalimentare, anche alla luce delle incognite sulle nuove varianti”.
Si guarda intanto alla manovra economica e agli interventi di rilancio per il settore agricolo: “Sono state accolte le nostre richieste per importanti misure fiscali per le imprese e gli allevamenti ma anche finanziamenti per i danni provocati dal clima, il bonus verde, sostegni alle filiere agroalimentari, al grano e alla pesca, ai giovani e all’imprenditoria femminile”.
Fiori evidenzia come l’attuale manovra sia “espansiva anche per l’agricoltura per la quale vengono stanziati complessivamente 450 milioni, il 58% in più di quella precedente”.
“Il PNRR è fondamentale per affrontare le sfide della transizione ecologica e digitale e noi siamo pronti per rendere l’agricoltura protagonista utilizzando al meglio gli oltre 6 miliardi di euro a disposizione” afferma Fiori nel sottolineare che l’Italia può contare su una risorsa da primato mondiale ma deve investire per superare le fragilità presenti, difendere la sovranità alimentare e ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali.
“Per questo abbiamo elaborato e proposto – continua Fiori – progetti concreti nel Pnrr per favorire l’autosufficienza alimentare e una decisa svolta verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale. Puntiamo sui contratti di filiera per rafforzare i rapporti tra agricoltori e trasformatori per il vero Made in Italy con un budget da 1,2 miliardi. È altresì importante sostenere lo sviluppo delle foreste urbane per mitigare l’inquinamento in città, gli invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, la chimica verde e le energie rinnovabili utilizzando tutte le risorse a disposizione per i pannelli fotovoltaici da mettere sui tetti con consumo di suolo zero. Sulla logistica serve agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo. Una mancanza che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export al quale si aggiunge il maggior costo della “bolletta logistica” legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci”.
“In una situazione di difficoltà per l’economia è importante riconoscere il ruolo centrale dell’agricoltura per il Paese salvaguardando importanti misure per il settore e affrontando alcune drammatiche emergenze” conclude il presidente di Coldiretti Varese.
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