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Bonus e superbonus: il commento di Angaisa – E-DUESSE.IT – e-duesse

“Con l’entrata in vigore della nuova legge di bilancio, le aziende e i professionisti che operano nelle diverse filiere legate al comparto edilizio possono finalmente fare riferimento a un quadro normativo sufficientemente esaustivo e omogeneo, come auspicato dalla nostra associazione”.

Questo il primo commento di Maurizio Lo Re, Presidente di ANGAISA dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge n. 234 del 31.12.2021 che, con modalità diverse, ha ufficializzato la proroga dei principali incentivi legati agli interventi del recupero edilizio e della riqualificazione energetica, parallelamente alla conferma delle opzioni legate a sconto in fattura e cessione del credito.

Ma soprattutto è stata drasticamente rivista la portata del cosiddetto “decreto antifrode” (d.l. 157/2021) che aveva introdotto l’obbligo del visto di conformità e dell’asseverazione delle spese anche per i bonus edilizi “minori”, senza alcuna eccezione e senza prendere in considerazionel’entità economica dei lavori da effettuare.

“Dopo l’entrata in vigore del decreto legge 157 si è registrato un rallentamento progressivo degli interventi legati ai bonus, a partire da quelli più semplici e meno costosi, come ad esempio una semplice sostituzione di caldaia” – sottolinea il Presidente ANGAISA – “Oltre alla mancanza diindicazioni chiare relative alle modalità applicative della norma, ha pesato l’incidenza dei costi legati al visto di conformità e all’asseverazione, che hanno reso decisamente meno attrattivi gliincentivi per una fascia importante di potenziali fruitori”.

Per questo ANGAISA aveva immediatamente preso posizione, con un comunicato diramato il 6 dicembre scorso, sollecitando l’adozione di correttivi strutturali da parte del Governo e mettendo in evidenza un dato significativo, derivante da un monitoraggio effettuato su un campione di 1.500 comunicazioni relative all’opzione “sconto in fattura”: ben il 94% delle comunicazioni prese in considerazione riguardava interventi di valore inferiore ai 10mila euro.

“Nel nostro comunicato del 6 dicembre scorso chiedevamo al Governo, fra l’altro, di introdurre per queste tipologie di interventi un massimale di spesa, pari a 10 mila euro, sotto il quale avrebbe dovuto essere esclusa l’obbligatorietà del visto di conformità e dell’asseverazione di congruità delle spese. Sono lieto di poter constatare – conclude Maurizio Lo Re – che il nostro obiettivo è stato sostanzialmente raggiunto. Il legislatore ha fatto prevalere il buon senso, e ci auguriamo tutti che le novità introdotte dalla legge di bilancio possano consolidare ulteriormente gli scenaridi sviluppo e crescita dell’edilizia e dell’economia nazionale nel suo complesso”.

Source: e-duesse.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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