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ROVIGO – Le risorse per l’edilizia «territorializzate» ammontano a 87,3 miliardi, pari all’81% del totale. Il Veneto, secondo i dati elaborati da Ance, ha ottenuto circa il 9% dei fondi che ammonta a circa 7 miliardi di euro. Questi finanziamenti risultano concentrati maggiormente nella «Rivoluzione verde e transizione ecologica» definita Missione 2 (38%) che comprende, tra gli altri, gli interventi attivati attraverso il Superbonus 110% al 31 dicembre 2021, la ripartizione regionale dei programmi di investimento, piccoli e medi, dei comuni (cosiddetto Piano Spagnolo) e nelle «Infrastrutture per la mobilità» (31%) che contiene importanti collegamenti ferroviari in avanzata fase di programmazione.
Nello specifico per quel che riguarda il Superbonus 110% gli interventi con almeno un’asseverazione protocollata al 31 dicembre 2021 (elaborazione Ance su dati Enea – Ministero dello Sviluppo Economico) risultano a livello nazionale 95.718 ed in Veneto raggiungono quota 12.646 seconda regione in Italia dopo la Lombardia. Gli interventi nella nostra regione complessivamente valgono 1,6 miliardi di euro solo in Lombardia si raggiunge un risultato migliore.
Il presidente di Ance Veneto, Paolo Ghiotti, commenta così questi dati: “il Pnrr è una grande opportunità ed il nostro territorio grazie anche al lavoro dei Comuni e della Regione si dimostra attrattivo. Si tratta di risorse che insieme alla spinta del Superbonus, per il settore edile, possono avere un impatto estremamente positivo. Questo, purtroppo, si scontra con i problemi che attanagliano l’edilizia da mesi come i costi delle materie prime e la difficoltà a reperirle, la mancanza di addetti ed ora anche il caro – energia che rischia di avere effetti devastanti. Questi fattori rischiano, purtroppo, di compromettere gli effetti positivi delle risorse del Pnrr e degli incentivi come sottolinea Ance Veneto da mesi. Vi è poi un problema che tocca da vicino i piccoli Comun ovvero il fatto che non sono attrezzati dal punto di vista del persona e delle professionalità per seguire le procedure progettuali che sono complesse ed articolate. E proprio gli investimenti dei piccoli centri oltre che essere un elemento di sviluppo del territorio costituiscono per molte imprese edili un elemento importante. Per questo una soluzione potrebbe essere la costituzione di un gruppo di tecnici competenti con regia provinciale in grado di supportare i piccoli Comuni. Su questo fronte Ance Veneto è a disposizione per individuare soluzioni e fornire il proprio punto di vista essendo un interlocutore serio ed affidabile”.
Ghiotti sottolinea, poi, una preoccupazione: “non vorrei che le attività malavitose mettessero gli occhi su queste risorse infiltrandosi attraverso imprese che non rispettano le regole e con governance poco trasparenti. In Veneto le imprese iscritte ad Ance hanno tutte le carte in regola per realizzare queste opere e rispettano le regole, in particolare, in materia di sicurezza sul lavoro. Siamo molto preoccupati dal rischio di infiltrazioni perché, poi, queste aziende rischiano di essere confuse con quelle sane del sistema di Ance Veneto che lavorano con competenza e professionalità e i cui imprenditori ogni giorno si sporcano le scarpe in cantiere”.
Source: rovigooggi.it
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