“Lo stop anche retroattivo sulla cessione ripetuta del credito d’imposta nei lavori dell’edilizia, contenuto nel terzo decreto sostegni approvato venerdì sera, rischia di scatenare il caos. Si sono persi mesi a discutere della proroga del Superbonus 110%, modificando più volte la norma, e ora si infila in un decreto di una sera di un weekend di fine gennaio un simile vincolo, che entrerà in vigore tra un paio di settimane e per di più con effetto retroattivo sui contratti in essere. Così facendo, si svuotano i cantieri e si riempiranno i tribunali: i contratti già sottoscritti dovranno giocoforza essere rivisti, con danni e scontri tra committenti e le imprese. Quanti dei cantieri già aperti si fermeranno, una volta saltata improvvisamente questa possibilità? Con questa norma, infatti, si blocca la cessione ripetuta del credito (ad esempio: il committente cede il credito all’impresa edile incaricata dei lavori, che a sua volta lo cede alla sua banca di riferimento), rendendo per le aziende questa strada più complicata, quando addirittura non più percorribile. Secondo una ricerca condotta da CNA Veneto, il solo Superbonus nella Regione Veneto muoverebbe circa 1,7 miliardi di euro; aggiungendo i tradizionali bonus edilizi, si arriverebbe a 5,6 miliardi di euro. A fine secondo trimestre 2021, il Veneto risultava la seconda Regione in Italia per numero di interventi con il Superbonus, con 5780 asseverazioni, e la terza per investimenti, pari a 731,5 milioni di euro. Quanti di questi lavori non saranno effettuati o ultimati dopo che sono state cambiate le carte in tavola? Le imprese già devono affrontare il caro-materie e l’impennata dei costi energetici, ora si vedono anche azzoppare dal ‘governo dei migliori’ una delle principali leve economico-fiscali per il sostegno del settore”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, coordinatore regionale di FdI in Veneto.
Source: lavocedelpatriota.it
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