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“Il superbonus? Un caos che ci ha salvato” – il Resto del Carlino

di Maddalena de Franchis Superbonus 110%, ecobonus, sismabonus, bonus facciate, bonus acqua, bonus mobili e un nuovo sconto per abbattere le barriere architettoniche. Tra ritocchi ai tetti di spesa e qualche novità, sono confermate per il 2022 tutte le misure che hanno portato indubbia effervescenza nel settore dell’edilizia. A distanza di circa due anni dal famigerato ‘decreto Rilancio’ – la norma che, in piena pandemia, introdusse le agevolazioni per gli interventi sulla riqualificazione degli edifici – è tempo, dunque, di tracciare un primo bilancio. “Sebbene la legge finanziaria del 30 dicembre scorso abbia rimosso alcuni…

di Maddalena de Franchis

Superbonus 110%, ecobonus, sismabonus, bonus facciate, bonus acqua, bonus mobili e un nuovo sconto per abbattere le barriere architettoniche. Tra ritocchi ai tetti di spesa e qualche novità, sono confermate per il 2022 tutte le misure che hanno portato indubbia effervescenza nel settore dell’edilizia. A distanza di circa due anni dal famigerato ‘decreto Rilancio’ – la norma che, in piena pandemia, introdusse le agevolazioni per gli interventi sulla riqualificazione degli edifici – è tempo, dunque, di tracciare un primo bilancio.

“Sebbene la legge finanziaria del 30 dicembre scorso abbia rimosso alcuni vincoli che avevano determinato, in precedenza, parecchie lungaggini burocratiche, la procedura di richiesta del superbonus e dei bonus cosiddetti ‘minori’ resta complicata”, ammette Marco Valenti, segretario di Confartigianato Forlì. “Siamo comunque soddisfatti: veniamo da una crisi del comparto casa che pareva irreversibile, ora abbiamo quasi tutte le nostre aziende impegnate in cantieri per l’intero 2022. Non illudiamoci, però: il superbonus è una misura che grava pesantemente sulle casse dello Stato. Non durerà per sempre. Il mantenimento dei bonus minori sarebbe già un ottimo risultato”.

Della stessa opinione Andrea Boscherini, amministratore di circa 3.000 unità immobiliari nel Forlivese e presidente Anaci (Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari) Forlì-Cesena.

“All’inizio i dubbi sull’interpretazione della norma hanno rallentato notevolmente i cantieri. Nelle riunioni di condominio saltava sempre fuori qualcuno convinto che ci si potesse rifare casa gratis: non è così, ovviamente. Alcuni costi non sono deducibili”.

Boscherini ritiene che le scadenze per il completamento dei lavori, inizialmente molto stringenti, abbiano in parte contribuito a quella corsa all’accaparramento di materie prime tuttora responsabile di ritardi nelle forniture e rialzi dei prezzi. “Quando la norma entrò in vigore, mi domandai subito come si può, in due anni, ‘impacchettare’ l’Italia”, rammenta. “I fatti mi hanno dato ragione: oggi le impalcature sono introvabili e costosissime”.

La priorità, dunque, è trasformare il superbonus in misura strutturale, a costo di ridurre le quote di detrazione per renderlo più sostenibile. Non si può negare, infatti, che si tratti di un’opportunità ghiotta sia per le imprese, sia per i cittadini, gravati dal caro-bollette e dagli impressionanti rialzi del costo dell’energia.

“Gli interventi sulla riqualificazione degli edifici e l’efficienza energetica erano attesi da anni”, sottolinea Gabriele Di Bonaventura, responsabile Cna costruzioni per l’area Forlì-Cesena.

Attenzione, però, alle truffe: “In questo ‘mare magnum’ di bonus si è tuffato dentro chiunque”, dichiara Giovanni Calzolari, direttore Ance (Collegio costruttori edili) Forlì-Cesena. “Occorrerebbe una selezione rigorosa degli operatori, per arginare le tante irregolarità emerse negli ultimi mesi. Dalle imprese edili spuntate da un giorno all’altro ai trucchi per far risultare un lavoro ‘a regola d’arte’, l’improvvisazione regna sovrana. Con rischi che, non dimentichiamo, restano a carico del committente dei lavori”.

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