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Bonus casa e ristrutturazioni: prezzi quadruplicati e mesi di attesa per allestire un ponteggio – TargatoCn.it – NEWS110

Basta girare per Cuneo, anche solo nel centro della città, per vedere quanti sono i palazzi in costruzione o in ristrutturazione. Oppure quanti sono gli edifici impalcati, per il rifacimento delle facciate.

Di bonus legati al mondo delle abitazioni ce ne sono tanti. E anche nel 2022 molti sono stati confermati: tra superbonus 110%, ecobonus, bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche o sismabonus, la corsa agli interventi edilizi non si arresta. 

Al punto che, in un panorama di enorme e generale rialzo del costo delle materie prime, della manodopera e dell’attrezzatura, per poter allestire un ponteggio ci sono mesi di attesa- 

Non si trovano più. E da un anno a questa parte sono diventati carissimi.

Farli arrivare dall’estero? Sarebbe una soluzione facile e anche non troppo onerosa, ma non si può: i ponteggi che arrivano dall’estero, in particolare dalla Polonia, non sono a norma. Mancano le certificazioni ministeriali e il loro utilizzo è un illecito a tutti gli effetti. 

Una situazione complicata per le ditte che noleggiano ponteggi.

Dalla GBA ponteggi di Borgo San Dalmazzo ci dicono che stanno prendendo prenotazioni per il mese di settembre 2022. “Chi deve fare i lavori aspetta. Sono in questo settore da trent’anni, non ho mai visto una situazione così”, evidenzia il titolare. “Fino ad un anno fa compravamo le componenti per i ponteggi a 35 euro al metro quadro, adesso siamo arrivati a pagarle 87. Il noleggio, con montaggio e smontaggio, da noi costa 15 euro al metro quadro. Per ammortizzare l’acquisto devo noleggiarlo dieci volte. Il mercato è impazzito”.

Dello stesso avviso Davide Carta, titolare della D2 Ponteggi di Cuneo. “Noi, in questo momento, con le prenotazioni siamo ad aprile. I prezzi sono aumentati tantissimo, nel giro di 14 mesi il costo delle pedane, dove camminano gli operai, è passato da 13 a 36 euro; il prezzo degli assi di ponteggio è quadruplicato. Stiamo assistendo ad una grande speculazione, che coinvolge tutto il sistema, dalla manodopera alle materie prime”.

Noleggiare i ponteggi all’estero? “Mi sono arrivate delle proposte, ma non avendo le autorizzazioni ministeriali, si rischia il sequestro del cantiere. Per cui ho sempre risposto di no. Ma le imprese sono disperate e le regole del settore completamente saltate. Stiamo lavorando tutti, non voglio lamentarmi, ma si lavora male, anche perché manca la monodopera”.

Continua: “Io credo che nel giro di due anni questa bolla imploderà. E noi ci ritroveremo con un sacco di materiale fermo nei piazzali, perché si abbatterà la richiesta. Tra l’altro, i margini reali per le aziende al momento non sono chiari. Mi sento di dare un consiglio: se si usufruisce del bonus, fare lavori edili ha senso. Diversamente, conviene aspettare a farsi una casa, perché in questo momento si rischia di spendere il 40% in più. Meglio stare fermi e aspettare”.

L’ultima azienda che abbiamo contattato è la Granda Ponteggi, con magazzino a Torre San Giorgio ma operante soprattutto nel Torinese, dove la situazione è ancor più complessa. “Anche da noi l’attesa, per un ponteggio, è di qualche mese. I costi di noleggio sono schizzati. C’è enorme richiesta, il costo del materiale è quadruplicato e la manodopera non è mai stata così cara.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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