Non si smette mai di parlare dei famosi bonus Casa che sono cambiati radicalmente dopo la Legge di Bilancio 2022 e l’istituzione del Decreto Antifrode di novembre.
Ma oggi andiamo ad affrontare un argomento leggermente diverso, ossia, com’è possibile guadagnare dalla cessione del credito prima che il Decreto Sostegni ter entri in vigore?
Ebbene sì, stiamo parlando dell’ultimo decreto approvato il 21 gennaio dal Consiglio dei Ministri che però ancora non troviamo in Gazzetta Ufficiale.
Ma cosa cambierà con il Decreto Sostegni Ter? Quali saranno le novità per la cessione del credito? Andiamo a scoprire tutto in questo articolo!
Cessione del Credito: cosa cambia con il Decreto Sostegni Ter?
Quando parliamo di Cessione del Credito ci rendiamo conto che stiamo toccando un ambito spesso molto dibattuto.
Infatti, come sappiamo, i Bonus Casa hanno subito moltissimi scossoni nel corso degli ultimi mesi, caratterizzati da proroghe e ripensamenti.
Ma prima di andare ad affrontar più nel dettaglio quali sorti sono toccate ai bonus casa che prevedono come modalità ammessa la Cessione del Credito, capiamo cosa cambierà con l’introduzione del nuovo decreto approvato dal Governo Draghi.
Attenzione: è doveroso sottolineare che il decreto Sostegni ter ancora non è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ma ne è stata diffusa la bozza.
In che senso?
Beh, dal momento della sua approvazione, la bozza del decreto Sostegni ter sta girando e quindi tutti noi possiamo conoscere quali sarebbero le novità apportate in materia fiscale.
Dunque, se la versione “bozza” del decreto che conosciamo dovesse essere confermata attraverso la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ci sarebbe un notevole cambiamento per quanto riguarda il sistema della Cessione del Credito.
Ed ecco, questo cambiamento partirebbe il 7 febbraio. Proprio per questo motivo andiamo a capire come sfruttare la cessione del credito prima del 7 febbraio per godere dei vantaggi.
Cessione del Credito: le nuove regole del Decreto Sostegni Ter!
Abbiamo compreso che l’approvazione del Decreto Sostegni ter porterà notevoli cambiamenti quando parliamo di Cessione del Credito.
Eppure, non abbiamo ancora compreso di quale tipologia di cambiamenti stiamo parlando.
Ebbene, devi sapere che le nuove regole che saranno introdotte andranno a riguardare diversi crediti di imposta, quali:
Insomma, moltissimi bonus cambieranno in seguito all’ufficialità di questo decreto. Proprio per questo motivo dobbiamo capire come muoverci per poter sfruttare la Cessione del Credito così come la conosciamo oggi!
Cessione del Credito: un passo indietro. Il Decreto Antifrode!
Prima di procedere con questa analisi sui cambiamenti delle modalità per la cessione del credito, dobbiamo ricordare quando tutto è iniziato a cambiare.
Infatti, come sappiamo, la Legge di Bilancio 2022 ha affermato che molti bonus possono essere sfruttati attraverso tre diverse metodologie: la detrazione fiscale, lo sconto in fattura e la cessione del credito.
Ebbene, questo però è comunque limitato da una normativa specifica: il Decreto Antifrode, entrato in vigore nel mese di novembre 2021.
Infatti, tale decreto è stato messo in campo per eliminare (o almeno arginare) il fenomeno dell’evasione fiscale.
Ma cosa cambia con questo decreto?
Devi sapere che, con l’approvazione del Decreto Antifrode tutte le fatture che sono state saldate dopo la sua entrata in vigore, quindi dopo la data del 12 novembre 2021, dovranno presentare due documenti specifici per accedere alla cessione del credito o allo sconto in fattura.
Di quali documenti si tratta? Visto di conformità ed asseverazione dei prezzi.
È bene sottolineare che questa norma non va ad intaccare la modalità della detrazione fiscale, tranne nel caso del Superbonus 110%, dove sono richiesti il visto di conformità e l’asseverazione dei prezzi anche per accedere alla detrazione.
Cessione del Credito cosa cambia a febbraio?
Abbiamo compreso chiaramente che il Decreto Sostegni ter andrà a cambiare tutto ciò che concerne la Cessione del Credito.
Ma quali saranno le differenze?
Ebbene, dal momento in cui il Decreto Sostegni ter entrerà in vigore, quindi il 7 febbraio 2022, ci saranno delle limitazioni circa il numero di cessioni che possono essere effettuate.
Infatti, i crediti potranno essere ceduti una sola volta!
Per quale motivo? È molto semplice. Si tratta di un’ulteriore regolamentazione per bloccare l’insorgere di frodi che, come purtroppo sappiamo, in Italia sono piuttosto frequenti.
Infatti, l’obiettivo del premier Mario Draghi è quello di bloccare le frodi ed il riciclaggio di denaro. Per fare ciò è stato modificato l’articolo 26 della bozza del Decreto Sostegni ter; articolo intitolato “Misure di contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche”.
Ecco, all’interno di questo articolo viene di fatto cancellata la possibilità di cessione del credito per un numero di volte superiore a uno.
Ma questo, cosa significa nella pratica?
Beh, possiamo affermare che tutti i crediti che sono già stati ceduti o ai quali è stato applicato lo sconto in fattura potranno essere ceduti solo una volta dopo il 7 febbraio 2022.
Invece, coloro che effettuano tale cessione prima del 7 febbraio potranno avere una cessione aggiuntiva dopo l’entrata in vigore del decreto. Una sorta di possibilità in più, insomma.
Perché la cessione del Credito conviene fino al 7 febbraio?
Avrai capito che se vuoi godere dei vantaggi previsti per la cessione del credito prima del 7 febbraio 2022 dovrai inviare la comunicazione di cessione all’Agenzia delle Entrate prima di tale data.
Infatti, ci sarà poi ancora una possibilità di cessione del credito dopo il 7 febbraio 2022.
Ma se io devo cedere il mio credito, cosa cambia se lo faccio prima o dopo il 7 febbraio 2022?
Ebbene, l’aspetto che dobbiamo considerare riguarda proprio il valore del credito di imposta che varia prima e dopo la data del 7 febbraio 2022.
Questo cosa significa? È molto semplice.
Stando ai regolamenti previsti dal Decreto Sostegni Ter, un credito di imposta che viene ceduto prima del 7 febbraio, avrà poi una seconda possibilità di essere ceduto.
Invece, se tale credito viene ceduto dopo la data contrassegnata dal decreto, non si potrà cedere ulteriormente e, di conseguenza, dovrà andare direttamente in detrazione.
Questo a cosa porta nella pratica?
Ebbene, l’impossibilità di cedere il credito in questione lo rende meno appetibile dalle banche e dagli istituti di credito in generale.
Inoltre, il cittadino avrà un minor potere contrattuale per quanto riguarda gli aumenti dei costi delle compravendite. Infatti, sia le banche che le imprese che prestano i loro servizi potranno far pesare l’impossibilità di trasferimento del credito sui cittadini.
Bonus Facciate e Superbonus: la proroga a metà
Ma quali bonus saranno coinvolti in questo discorso di Cessione del Credito?
Beh, come non citare i due bonus che hanno fatto la storia dei Bonus Ristrutturazione nel corso del 2021?
Infatti, tutti pensavano che il Bonus Facciate ed il Superbonus 110% avrebbero ricevuto una proroga “tranquilla”, senza particolari intoppi.
Così non è stato, anzi, in una prima fase il Bonus Facciate non era stato neanche inserito nel Documento Programmatico di Bilancio ed il Superbonus 110% non aveva visto alcuna estensione per le villette unifamiliari.
Ebbene, le cose sono cambiate, ma la proroga può essere considerata a metà, soprattutto nel caso del Bonus Facciate che ha visto la sua percentuale di detrazione scendere dal 90% al 60%.
Copywriter, classe 1998.
Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità
presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management.
Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter.
Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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