Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieBonus VerdeSolo 4 mesi per avere un Bonus senza ISEE da 1.800€! – Trend-online.com

Solo 4 mesi per avere un Bonus senza ISEE da 1.800€! – Trend-online.com

Quando arriva l’estate tutti pensano di ristrutturare il proprio giardino o terrazzo per godersi in santa pace il sole, ma quello che spaventa sono i costi dei lavori.

Tuttavia per altri quattro mesi di tempo cioè fino al 31 dicembre 2021 ci sarà a disposizione dei contribuenti il bonus verde, un finanziamento statale per rinnovare giardini e terrazzi che arriva fino a 1.800 euro. 

Purtroppo questo incentivo, come molti dedicati alle ristrutturazioni, potrebbe non essere rinnovato con il 2022. 

Il momento in cui si decide la proroga e il rinnovo delle agevolazioni ristrutturazione gestite dall’Agenzia delle Entrate è in genere durante la manovra di bilancio di fine anno. Ma nel 2021 siamo in una situazione molto particolare, perché da un lato i finanziamenti statali si sono ridotti a causa della crisi e dei molti aiuti erogati e dall’altro il bonus verde non è una vera e propria priorità per l’esecutivo.

Il governo infatti penserà in primis al Superbonus 110%, perché permette di attuare il piano di riqualificazione energetica previsto dal PNRR e poi al bonus facciate, con la sua detrazione al 90%.

Questi infatti sono i due incentivi più massicci che hanno avuto il pregio di risollevare l’edilizia e per il rinnovo dei quali potrebbe essere necessario sacrificare proprio agevolazioni minori come il bonus verde.

Ad ogni modo almeno fino a fine anno il bonus verde sarà attivo e non richiede alcun requisito legato al reddito ISEE, perciò vediamo come non lasciarci sfuggire i 1.800 euro.

Tutte le informazioni sul bonus verde 2021 anche nel video YouTube di Vivai Massarroni:

  

1.800 euro dallo Stato per ristrutturare giardini e terrazzi con il bonus verde 2021

La normativa dettagliata che riguarda il bonus verde è illustrata nella scheda informativa redatta dall’Agenzia delle Entrate, che è l’organo che si occupa della gestione di tutti i tipi di agevolazione che riguardano il rinnovo e la ristrutturazione della casa.

In questa sede cercheremo di riassumere in cosa consiste questo incentivo, che si è detto non richiede alcun tipo di requisito ISEE di accesso, né contribuisce al alzare il reddito dei nuclei beneficiari.

Il bonus verde è un contributo che offre una detrazione del 36%, quando si effettuano lavori di ristrutturazione o manutenzione straordinaria che riguardano giardini, terrazze o aree scoperte. C’è anche la possibilità di installare pozzi, impianti di irrigazione, tetti a verde e in alcuni casi di effettuare operazioni di manutenzione ordinaria. Ma sulle spese ammesse dal bonus verde ci soffermeremo in seguito, con un paragrafo dedicato.

L’importo massimo del bonus verde è 1.800 euro che rappresenta il 36% di 5.000 euro, cifra quest’ultima che rappresenta il massimale della spesa detraibile.

Se il bonus verde viene richiesto su interventi che rappresentano parti comuni di un edificio condominiale allora la spesa massima di 5.000 euro andrà calcolata per ciascun immobile, cioè a ciascun immobile spetta una detrazione massima di 1.800 euro.

Come richiedere ed utilizzare il bonus verde 2021

Per quanto riguarda l’utilizzo del bonus verde è ammessa la sola detrazione Irpef che avverrà in dieci anni. In parole povere l’unico modo per usare il bonus verde è anticipare l’intero importo dei lavori e poi chiedere che il 36% della cifra spesa, fino al massimo di 1.800 euro, sia restituito attraverso con uno sconto sulle tasse da pagare per i prossimi dieci anni.

Altre agevolazioni principali come Superbonus 110%, bonus facciate e bonus casa, oltre alla detrazione Irpef permettono anche la cessione del credito e la più comoda opzione dello sconto in fattura, ma queste non valgono per il bonus verde.

Tornando al bonus verde per avere il 36% di rimborso le spese dovranno essere comunicate con la dichiarazione dei redditi, cioè essere inserite nel modello 730 alla sezione E, nella seconda colonna e alle righe da 41 a 43. Se le spese sono state sostenute su parti comuni di un edificio condominiale si dovrà usare il codice, 13, se invece coinvolge singole abitazioni o edifici unifamiliari il codice è 12.

Quali spese copre il bonus verde 2021

E veniamo alle spese ammesse cioè agli interventi e le operazioni che è possibile realizzare godendo di questo contributo.

Il linea generale con il bonus verde si può realizzare qualsiasi tipo di ristrutturazione, rinnovo completo e operazioni di manutenzione straordinaria, nel qual caso all’interno delle spese si potrà inserire anche l’acquisto di fiori, piante e alberi.

Diversamente c’è solo un caso in cui sono coperte dal bonu verde le spese di manutenzione ordinaria e cioè se queste sono state affrontate per il mantenimento vegetativo di esemplari di interesse storico o paesaggistico, come definito dalla legge 10/2013.

Se è ammessa la costruzione di pozzi, impianti di irrigazione, tetti verdi e coperture a verde, l’agevolazione non copre i costi di realizzazione delle serre bioclimatiche.

Su questo ultimo punto l’ENEA specifica che la costruzione di serre bioclimatiche no fa parte nemmeno delle spese ammesse dal Superbonus 110%.

Dove non arriva il bonus verde arriva il bonus casa

Affrontiamo adesso un punto interessante e cioè quella che si definisce la cumulabilità degli incentivi per le ristrutturazioni.

I diversi bonus possono infatti essere usati allo stesso tempo, ma devono essere richiesti per interventi di ristrutturazione o manutenzione di tipo diverso, poiché allo stesso servizio non si possono applicare due incentivi.

A questo proposito il jolly da usare in ogni situazione è il bonus casa, questo per la sua facilità di utilizzo e la vastità delle spese ammesse che includono qualsiasi tipo di intervento edilizio.

Insomma dove non arriva il bonus verde si può usare il bonus casa, che integra la detrazione con i lavori non coperti dal primo incentivo.

Il bonus casa offre uno sconto sugli interventi edilizi del 50% e per un massimo di 98.000 euro, però ammette oltre alla detrazione Irpef in dieci anni anche l’utilizzo mediante sconto in fattura e cessione del credito.

Con lo sconto in fattura al momento di pagare il proprietario salderà solo il 50% delle spese e l’altra metà sarà a carico dell’impresa, che chiederà a sua volta indietro allo Stato l’importo spettante come bonus casa attraverso un credito d’imposta, cioè un’ora sconto sulle tasse.

Questo credito che lo stato ha con la ditta o con il proprietario può anche essere letteralmente ceduto ad una banca e questa è la cessione del credito.

Il bonus casa come la gran parte delle agevolazioni ristrutturazione, se escludiamo il Superbonus 110%, scadrà a fine anno, tuttavia in questo specifico caso non si tratta di una cancellazione, ma solo di un ridimensionamento.

Cioè se non sarà prorogato nella sue veste di detrazione al 50%, il bonus casa tornerà alla forma originale offrendo solo il 36% di detrazione, con un massimale ridotto pari a 48.000 euro e senza alcuna possibilità di usare ancora la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Il bonus verde ristruttura il giardino e il bonus mobili lo arreda 

Se il bonus verde permette rinnovo e ristrutturazione di giardini e terrazzi, non copre però l’arredamento degli stessi. Ma niente paura, ci viene incontro il bonus mobili 2021, che offre fino a 8.000 euro per arredare casa e comprare grandi elettrodomestici.

Questo contributo viene inserito nelle agevolazioni ristrutturazione perché richiede un solo ed unico requisito per accedervi, cioè che l’immobile per quale si comprano mobili ed elettrodomestici sia stata da poco oggetto un intervento edilizio. Anche questo infatti fa parte dei bonus senza ISEE, ovvero dove non vi sono requisiti di reddito.

Il contributo consiste in una detrazione Irpef di 10 anni pari al 50% dell’importo speso per acquistare mobili ed elettrodomestici che siano almeno di classe energetica A+ (forni e asciugatrici sono ammessi di classe A).

A proposito del bonus mobili l’Agenzia delle Entrate specifica che una volta realizzato qualsivoglia intervento di ristrutturazione possono essere acquistati mobili per tutta la casa, anche se saranno collocati in zone dell’abitazione diverse da quelle interessate dai lavori.

Cioè, anche se ristrutturate il bagno potrete comprare mobili per la cucina e il giardino.

Inutile dire che anche il bonus mobili scade a fine anno e che non sappiamo se ci sarà o meno una proroga per il 2022.

Quante possibilità ci sono che il bonus verde veda il 2022?

Dunque dopo aver illustrato il pacchetto dei bonus che permettono di ristrutturare gli interni, ritorniamo per un attimo al bonus verde e cerchiamo di capire se c’è qualche speranza di rinnovo per l’anno prossimo.

Ripetiamo che il momento ultimo e decisivo per la decisione delle sorti del bonus verde sarà la manovra di bilancio del prossimo anno che sarà emanata questo dicembre.

Ad ogni modo la situazione generale delle agevolazioni per la ristrutturazione edilizia è quanto mai complessa quest’anno. Questo perché i fondi a scarseggiano e il Governo ha una solo priorità far vivere il Superbonus 110% il più a lungo possibile. 

Il Superbonus 110% è l’unica delle agevolazioni che permette la ristrutturazione a costo zero, ma è molto selettiva e copre perlopiù gli interventi di riqualificazione energetica. Il punto è che nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza l’Italia ha dichiarato all’UE che non più tardi del 2025 ci sarà un miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici sul territorio, pari almeno al 50%. Per questo il Superbonus 110% è tanto importante, per raggiungere gli obiettivi del PNRR.

Dopo questa agevolazione il pensiero del governo va al bonus facciate, l’altro grande incentivo che copre il 90% dei costi quando si interviene sulle pareti esterne di una struttura. Questo contributo per i suoi importi elevati ha il merito di aver segnato insieme al Superbonus 110% la ripresa del settore edilizio.

In questo scenario c’è davvero poco spazio per contributi quali il bonus verde, cioè di impatto minore sul mondo circostante e di minore rilevanza per gli obiettivi a lungo termine.

Tanto più che parte dei lavori ora ammessi dal bonus verde, quelli relativi alla ristrutturazione edilizia in senso stretto, resterebbero comunque coperti dal bonus casa.

Collaboratrice di Redazione, classe 1984.
Ho una laurea Filologia Classica e ho conseguito un dottorato in Storia Antica, presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, con una tesi sull’opera frammentaria di Asclepiade di Tragilo. Sono autrice di pubblicazioni scientifiche sul mondo classico e coeditrice di due volumi accademici internazionali. Dal 2015, mi sono trasferita in Inghilterra dove ho lavorato come copywriter freelance e come croupier al casinò.
Il mio motto è? “Naples is the flower of paradise. The last adventure of my life”.

Link all’articolo Originale

tutti i diritti appartengono alla fonte.

Rate This Article:
No comments

leave a comment