Bonus mobili 2021: le famiglie italiane sono ancora in tempo per richiedere l’agevolazione legata al rinnovamento delle abitazioni in nome della sostenibilità e della riqualificazione architettonica.
Il bonus mobili 2021 è in realtà solamente una conferma da parte del Governo, ottenuta grazie alla Legge 178/2020, la meglio nota Legge di Bilancio 2021, che lo ha prorogato: questa agevolazione era infatti già attiva nel 2020.
L’anno precedente, però, la forma di aiuto riservata agli italiani alle prese con una ristrutturazione aveva un volto differente, ad iniziare dalla soglia di spesa prevista.
Analizziamo tutti i dettagli di questo bonus 2021 pensato per arredare una casa appena ristrutturata con mobili ed elettrodomestici nuovi di zecca.
Bonus mobili ed elettrodomestici
Il bonus 2021 conosciuto come bonus mobili ed elettrodomestici è quell’incentivo legato agli interventi di ristrutturazione che permette di ottenere una detrazione IRPEF pari al 50% della spesa totale eventualmente sostenuta ai fini dell’acquisto di mobili ed elettrodomestici (i requisiti che questi ultimi, per ottenere la detrazione, devono rispettare saranno analizzati più avanti).
Il bonus mobili prevede cioè il rimborso, sottoforma di detrazione IRPEF, di metà dell’importo speso per l’acquisto di nuovi mobili, per un periodo di dieci anni.
Nel 2021, la cifra totale da poter spendere per poter richiedere il bonus mobili non deve superare i 16.000 euro: questo significa che i richiedenti otterranno un rimborso pari ad 8.000 euro, che verranno corrisposti per un periodo di dieci anni.
Di fatto, dunque, il bonus mobili frutterà ai richiedenti ben 800 euro ogni anno.
Come nel caso di altri bonus 2021, anche in questo caso si può effettuare la richiesta per ottenere l’agevolazione senza dover presentare modello ISEE.
Il bonus mobili ed elettrodomestici, infatti, può essere richiesto da tutti i nuclei familiari, indipendentemente dalla situazione economica in cui versa la famiglia richiedente.
Novità bonus mobili 2021
Come già accennato, il bonus mobili era attivo anche nel 2020: rispetto all’anno precedente, però, per l’anno 2021 il Governo ha introdotto alcune migliorie.
Prima fra tutti, l’aumento dell’importo totale per cui può essere richiesta la detrazione IRPEF.
Se nel 2020 la cifra massima era pari a 10.000 euro, per il 2021 l’importo massimo è fissato a 16.000 euro di spesa massima.
La motivazione dietro alla proroga ed all’aumento della quota massima del bonus mobili 2021 è di sicuro la volontà, da parte del Governo, di rimettere in moto l’economia italiana, ed il settore legato agli immobili ed alle ristrutturazioni in particolare: infatti, anche chi sta temporeggiando per iniziare dei lavori di ristrutturazione presso la propria abitazione, potrebbe voler decidere di procedere all’avvio dei lavori quest’anno, grazie ad un incentivo così allettante
Il bonus mobili 2021 però non riguarda soltanto i lavori iniziati nell’anno corrente: può essere richiesto anche se gli interventi di ristrutturazione dell’immobile sono iniziati a partire dal gennaio 2020.
Il bonus mobili 2021, secondo quanto espressamente dichiarato dalla Legge di Bilancio, è valido fino al 31 dicembre 2021, anche per i lavori di ristrutturazione che sono stati avviati a partire dal 2020, anche qualora tali lavori risultino già conclusi.
Bonus mobili 2021: spese ammissibili
Quali sono i mobili e gli elettrodomestici per i quali è possibile usufruire della detrazione IRPEF prevista dal bonus mobili?
L’Agenzia delle Entrate ha stabilito dei criteri molto chiari per stabilire cosa è ammesso o meno tra le spese detraibili del bonus mobili 2021.
Per quanto riguarda gli elettrodomestici, sono ammesse le spese legate ad elettrodomestici nuovi di fabbrica la cui classe energetica deve essere almeno A+ (o superiore). L’unica eccezione è rappresentata dal forno, il quale, a differenza degli altri elettrodomestici, può essere pari o superiore alla classe energetica A.
Per quanto riguarda invece i mobili, il bonus può essere richiesto per quasi tutte le tipologie di arredo: letti e materassi, divani, sedie e tavoli, pezzi di arredamento per bagno.
Specifica però l’Agenzia delle Entrate:
“Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo”.
In generale, per essere ammissibili per poter richiedere l’agevolazione, le spese devono essere legate a mobili ed elettrodomestici che siano necessari al completamento dell’arredamento. Per questa ragione, i piccoli elettrodomestici non sono ammessi tra le spese detraibili.
Dunque, anche eventuali spese legate all’illuminazione possono essere inserite e si può, per queste spese, richiedere la detrazione IRPEF.
A chi spetta il bonus mobili 2021?
In ogni caso, per poter procedere con la richiesta, ci sono alcuni requisiti che vanno rispettati per poter godere del bonus mobili 2021.
La Legge di Bilancio, infatti, ha specificato che l’accesso all’agevolazione è riservata a coloro i quali, a partire dal gennaio 2020, hanno effettuato dei lavori di ristrutturazione presso immobile o abitazione di proprietà.
Il primo requisito necessario per ottenere il bonus mobili 2021, dunque, è aver effettuato un lavoro di ristrutturazione (concluso o ancora in corso), iniziato non prima dello scorso anno.
C’è però un dettaglio che non va sottovalutato: non è specificato che l’area sottoposta ad intervento di ristrutturazione debba anche coincidere con l’area per la quale si acquistano mobili ed elettrodomestici nuovi.
Detto altrimenti, se si procede a ristrutturare, ad esempio, il bagno, i mobili acquistati per poter usufruire del bonus possono anche essere destinati ad altre stanze della casa (cucina, camera da letto, soggiorno, … insomma, non devono necessariamente essere mobili per il bagno).
La ristrutturazione, per essere ritenuta valida, deve essere regolarmente certificata dall’apposita documentazione (SCIA, DIA, CIL e CILA), in mancanza della quale sarà necessario provvedere ad una autocertificazione che attesti i lavori; quest’ultimo caso però riguarda soltanto gli interventi rientranti della cosiddetta edilizia libera.
Sul sito adocnazionale.it esiste un elenco completo dei lavori in edilizia libera, che non necessitano di certificato che documenti l’inizio delle attività di ristrutturazione.
Tra le attività di ristrutturazione ammesse, meritano menzione:
- interventi di manutenzione straordinari
- interventi di restauro o risanamento
- ristrutturazione edilizia
Il bonus mobili 2021, al contrario, non viene concesso in caso dei seguenti interventi:
- sostituzione dei sanitari
- sostituzione di infissi e pavimenti
- sostituzione di cancelli o portoni
- sostituzione di tegole e grondaie
- rifacimento dell’intonaco
- tinteggiatura di pareti e soffitti
Nel caso in cui si necessiti di avviare la ristrutturazione per più immobili, il beneficiario potrà richiedere il bonus mobili 2021 più volte: per ogni unità sottoposta a ristrutturazione, la spesa massima per la richiesta del bonus sarà sempre di 16.000 euro.
Il bonus mobili ed elettrodomestici 2021 può essere richiesto sia da soggetti privati che da società, anche nel caso in cui siano esteri, ma siano assoggettati al pagamento di IRPEF (o IRES se si tratta di società).
Altro requisito è che il soggetto (o società) che acquisterà i mobili e gli elettrodomestici per cui si richiede il bonus deve coincidere con chi ha avviato e pagato la ristrutturazione dell’immobile.
La detrazione IRPEF, poi, è concessa solamente se si acquistano mobili con mezzi di pagamento tracciabili, quali pagamenti con carte di credito o bonifico bancario. Ogni altra forma di pagamento (contanti, assegno e simili) causeranno l’esclusione dalla possibilità di ottenere il bonus mobili 2021.
Come fare richiesta per il bonus mobili 2021
Per poter ottenere il bonus mobili 2021, basta sottrarre la quota spettante nella propria dichiarazione dei redditi, il che dovrà avvenire ogni anno per un totale di dieci anni, come già detto per un totale di 800 euro l’anno se la spesa effettuata per l’acquisto dei mobili è pari a 16.000 euro.
Ovviamente, chi avrà il privilegio di beneficiare dell’agevolazione, potrà effettuare la prima richiesta di detrazione IRPEF a partire dall’anno successivo. Per lavori iniziati nel 2021, dunque, il bonus verrà corrisposto a partire dal 2022 (anno in cui la detrazione andrà inserita nel modello 730).
È importante, per evitare problemi futuri, conservare tutta la documentazione a propria disposizione, per disporne in caso di eventuali controlli futuri.
Sarà quindi necessario conservare ricevute e fatture di acquisto, documenti inerenti all’inizio dei lavori di ristrutturazione (o autocertificazione, nel caso di lavori in edilizia libera).
Oltre a ciò, per la richiesta del bonus mobili 2021 l’ente da contattare è l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), ente al quale va inviata sia la comunicazione di inizio lavori di ristrutturazione, sia la comunicazione di acquisto dei mobili per i quali si richiederà il bonus.
Nel caso in cui si necessitino maggiori dettagli, l’Agenzia delle Entrate ha realizzato una guida ufficiale per il bonus mobili 2021; la guida, recentemente aggiornata con le disposizioni della Legge di Bilancio 2021, è disponibile a questo link:
Bonus mobili ed elettrodomestici 2021 – guida ufficiale
La guida dell’Agenzia delle Entrate contiene inoltre una selezione delle domande più frequenti relative al bonus mobili 2021.
Copywriter, classe 1991.
Versatile, multipotenziale, laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l’Università degli Studi di Catania, con una seconda laurea in Logopedia, ho una passione per la scrittura e il web copywriting. Entrambe mi hanno portato a concludere la canonica formazione accademica e ad intraprendere un ulteriore percorso di formazione in Seo e Copy Persuasivo. Grazie a vari corsi di formazione ho approfondito le mie conoscenze in ambito Digital Martketing. Negli anni ho stretto diverse collaborazioni come copywriter freelance per seguire variegati progetti.
Il mio motto è? “Many of life’s failures are people who did not realize how close they were to success when they gave up”.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.