Il quindicesimo appuntamento di Adempimenti In Diretta è iniziato, come di consueto, con la sessione “aggiornamento”, nell’ambito della quale sono state richiamate le novità, relative alla prassi e alla giurisprudenza dell’ultima settimana.
La sessione “caso operativo” è stata poi dedicata alle operazioni accessorie ai fini Iva, mentre nell’ambito della sessione “scadenziario”, dopo aver ricordato le principali scadenze di versamento, dichiarazione e comunicazione, è stato approfondita la “Dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato”.
Infine, nella sessione “adempimenti in pratica” è stata analizzato la console telematica con TS Studio.
Sono arrivati svariati quesiti; ne ho selezionati dieci, ritenuti più interessanti, da pubblicare oggi nella top 10 con le relative risposte.
Sul podio ci sono:
3. ACCESSORIETÀ IVA: INDIVIDUAZIONE
2. SUPERBONUS: IVA RIADDEBITO COMPENSO
1. DISDETTE ABBONAMENTO TV
# 10
ComUnica: Modello AA9/12 incompleto
Se il modello Iva AA9/12 integrato in Starweb non permette di effettuare alcune variazioni, come si può procedere?
A.L.
Nell’ipotesi descritta nel quesito è possibile predisporre il modello AA9/12 al di fuori di Starweb per poi procedere ad allegare i files alla pratica.
# 9
ComUnica: Consorzi
Anche i consorzi devono effettuare le variazioni tramite pratica di Comunicazione unica d’impresa?
E.M.
La risposta è positiva.
Per quanto riguarda le imprese, la Comunicazione unica d’impresa interessa e coinvolge tutte le tipologie di impresa iscrivibili all’interno del Registro delle imprese, senza esclusioni.
# 8
ComUnica: Pratica in istruttoria
Ho una pratica ComUnica in istruttoria per errore di indirizzo pec. Ho comunicato la variazione dell’indirizzo tramite Telemaco. Quanto tempo rimane in istruttoria?
A.G.
Solitamente la pratica, per errore di indicazione dell’indirizzo pec, rimane in istruttoria per 60 giorni.
Si consiglia di inviare una richiesta di evasione urgente della pratica telematica.
Il modulo, prelevabile all’interno del sito della CCIAA di competenza, deve essere debitamente compilato e inviato via mail.
# 7
Abbonamento TV: presenza altra utenza
La dichiarazione di presenza di altra utenza elettrica deve essere presentata annualmente?
E.F.
La dichiarazione in oggetto deve essere presentata all’interno del quadro B, del modello “Dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato”.
Tale dichiarazione può essere presentata in qualunque momento dell’anno e non deve essere ripresentata annualmente.
Infatti, ha effetto, ai fini della determinazione del canone dovuto, in base alla data di decorrenza dei presupposti attestati.
# 6
Bonus mobili 2021
Se io ho iniziato una ristrutturazione nel 2018 ed ho acquistato i mobili nel 2021, posso beneficiare del bonus mobili di euro 16.000?
Z.S.
Si può usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
L’agevolazione spetta anche per gli acquisti effettuati nel 2021 (con un tetto di spesa pari a 16.000 euro), ma può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio 2020.
Per usufruire dell’agevolazione è necessario che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.
La data di avvio può essere provata dalle eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie, dalla comunicazione preventiva all’Asl (indicante la data di inizio dei lavori), se obbligatoria, oppure, per lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi, da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (articolo 47 D.P.R. 445/2000).
Tutto ciò premesso, si rileva che la disposizione normativa non prevede alcun vincolo temporale nella consequenzialità tra l’esecuzione dei lavori e l’acquisto dei beni.
Tuttavia, la detrazione spetta a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati, diversamente dalla fattispecie indicata nel quesito, a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto.
# 5
Bonus facciate: basculante
Nel bonus facciate su un immobile privato rientra la basculante del garage?
Z.S.
Restano escluse dal bonus facciate le spese per gli interventi sulle strutture opache orizzontali o inclinate dell’involucro edilizio.
In particolare, rimangono esclusi:
- gli interventi sulle superfici confinanti con chiostrine, cavedi, cortili e spazi interni, fatte salve quelle visibili dalla strada o dal suolo ad uso pubblico;
- la sostituzione di vetrate, infissi, grate, portoni e cancelli;
- la riverniciatura degli scuri e delle persiane;
- gli interventi effettuati sulle mura di cinta dell’edificio.
Inoltre, come chiarito con la risposta ad istanza di interpello n. 520/2020, il bonus facciate spetta anche per i lavori aggiuntivi, quali lo smontaggio e rimontaggio delle tende solari ovvero la sostituzione delle stesse, nel caso in cui ciò si rende necessario per motivi tecnici, trattandosi di opere accessorie e di completamento dell’intervento di isolamento delle facciate esterne nel suo insieme, i cui costi sono strettamente collegati alla realizzazione dell’intervento edilizio stesso.
Quindi i lavori per il rifacimento delle tende avvolgibili non potranno essere ammessi salvo che, sulla base di presupposti tecnici, risultino “aggiuntivi” al predetto intervento edilizio, trattandosi di opere accessorie e di completamento dello stesso.
Medesimo orientamento confermato anche con la risposta di interpello n. 673/2021.
Tutto ciò premesso, ad avviso della scrivente, la sostituzione della basculante del garage non rientra all’interno del bonus facciate, come non rientrano, in generale, i portoni e i cancelli.
Si evidenzia, però, che tale intervento può beneficiare della detrazione standard del 50%. Se, infatti, l’intervento è finalizzato a migliorare la sicurezza, risulta agevolato a prescindere dall’inquadramento edilizio.
#4
Accessorietà Iva prestazione di servizi
Una prestazione di servizi può essere accessoria ad una cessione di beni e viceversa?
B.C.
La risposta è affermativa in quanto l’articolo 12 D.P.R. 633/1972 prevede che il trasporto, la posa in opera, l’imballaggio, il confezionamento, la fornitura di recipienti o contenitori e le altre cessioni o prestazioni possono essere considerate accessorie sia ad una cessione di beni che ad una prestazione di servizi.
# 3
Accessorietà Iva: individuazione
Come si individua il rapporto di accessorietà tra due operazioni?
D.A.
Il vincolo di accessorietà esistente tra due operazioni può essere individuato sulla base del fatto che l’operazione accessoria:
- esiste solo se è effettuata l’operazione principale;
- ha la funzione di completare l’operazione principale;
- ha un valore inferiore rispetto all’operazione principale.
# 2
Superbonus: Iva riaddebito compenso
Le spese professionali (geometra, architetto ecc.) devono essere riaddebitate al 10%? Per quali prestazioni l’aliquota Iva è pari al 22%?
B.B.
In generale, alle prestazioni di servizi professionali, collegate al superbonus, si applica l’aliquota ordinaria del 22%.
Va posta particolare attenzione, invece, nell’ipotesi in cui vi sia un’impresa con la funzione di general contractor.
Infatti, in tale ipotesi:
- se il general contractor assume un mandato senza rappresentanza, occorre applicare l’articolo 3, comma 3, D.P.R. 633/1972, ai sensi del quale “le prestazioni di servizi rese o ricevute dai mandatari senza rappresentanza sono considerate prestazioni di servizi anche nei rapporti tra mandante e mandatario”. In sostanza, quindi, il trattamento fiscale oggettivo dell’operazione, resa o ricevuta dal mandatario, si estende anche al successivo passaggio mandatario-mandante (Iva al 22% – come chiarito dalla risposta ad istanza di interpello n. 480/2021);
- se il general contractor assume un mandato con rappresentanza, ricevendo la delega al pagamento del compenso dovuto ai professionisti, trova applicazione l’articolo 15, comma 1 n. 3, D.P.R. 633/1972. Restano infatti escluse dal computo della base imponibile, ai fini Iva, “le somme dovute a titolo di rimborso delle anticipazioni fatte in nome e per conto della controparte, purché regolarmente documentate”.
Ai fini di un eventuale approfondimento si segnalano le seguenti risposte ad istanze di interpello n. 254/2021, n. 261/2021, n. 480/2021 e n. 623/2021.
# 1
Disdetta abbonamento TV
Per disdire l’abbonamento TV, per non detenzione dell’apparecchio, la dichiarazione può essere inviata anche dopo il 31/01? Deve essere presentata ogni anno?
C.F.
La dichiarazione di non detenzione dell’apparecchio TV deve essere indicata all’interno del quadro A, del modello “Dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato”, da presentare a partire dal 1° luglio dell’anno precedente ed entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento.
Diversamente, la dichiarazione presentata dal 1° febbraio ed entro il 30 giugno dell’anno di riferimento ha effetto per il canone dovuto per il semestre luglio-dicembre del medesimo anno.
Vale a dire che la dichiarazione presentata:
- dal 1° luglio 2021 al 31 gennaio 2022 esonera dal pagamento per l’intero anno 2022;
- dal 1° febbraio al 30 giugno 2022 esonera dal pagamento per il secondo semestre 2022.
La dichiarazione sostitutiva, di cui al quadro A, deve essere presentata ogni anno, se continua a sussistere la non detenzione dell’apparecchio televisivo.
Per aderire alla Community di Euroconference In Diretta, gli interessati possono cercarci su Facebook o utilizzare il link https://www.facebook.com/groups/2730219390533531/
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
