“Un sistema che anche l’Europa comincia a guardare con interesse”, così il commercialista Stefano Miconi al microfono del direttore David Filieri per la rubrica #Grandangolo definisce il Superbonus 110%, che “sta cambiando le sorti dell’economia”. Preliminarmente il chiarimento: “La vera leva del suo successo non è tanto quel 110%, ma lo sconto in fattura, uno strumento per cui all’impresa viene pagata la fattura cedendo il credito cui il committente, il cittadino, ha diritto. Questo comporta non dover anticipare soldi, ma poter pagare col credito stesso”.
È questa la grande intuizione che gli altri Paesi apprezzano: “Anche all’indomani delle elezioni dell’attuale Presidente del Consiglio, la Comunità Europea confermò la genialità dell’idea dello sconto in fattura. I bonus esistono già da tempo, ma quello che ha cambiato appunto questo sconto”.
Naturalmente non è tutto semplice: “La difficoltà non risiede tanto nella complessità della norma, ma nel fatto che i tecnici sono chiamati a operare in ambiente fiscale, con l’Agenzia delle Entrate che quotidianamente fa uscire novità. In sostanza si tratta di un intervento edile in regime fiscale e i tecnici non sempre hanno tempo e capacità per aggiornarsi. Da qui il successo della nostra iniziativa, che aiuta tecnici, imprese e condomini a presentare pratiche fatte bene, ricontrollandole passo passo. E se le cose vengono fatte bene non ci sono rischi”.
“Sbagliare però è pericoloso. Il sistema prevede la responsabilità del cittadino committente, allargata a tecnici e imprese. A volte non tutti si rendono conto di quali siano i giusti tempi di intervento, mentre c’è chi ne approfitta; dall’altro lato può succedere che le imprese rimangano incastrate nel meccanismo di un credito che non riescono a rendere liquido e può succedere anche che qualche impresa fermi il cantiere. E lì iniziano i guai…”
Source: ilcapoluogo.it
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