Favorire il rinnovamento del parco circolante e con esso la riduzione dell’impatto ambientale dei veicoli è uno degli obiettivi cardine della politica europea, ma come si traduce nei fatti? Abbiamo fatto il punto degli incentivi auto nei singoli paesi dell’Unione
Sugli incentivi auto l’Europa procede in ordine sparso, con in singoli paese che prevedono modalità diverse l’uno dall’altro. Con alcune eccezioni, costituite da membri della UE che hanno deciso di non supportare in alcun modo l’acquisto di un nuovo veicolo, oppure, come nel caso dell’Italia, che hanno esaurito i fondi disponibili. A proposito del nostro paese, va sottolineato come negli ultimi tre anni si sono accavallati una serie di provvedimenti che vanno dall’Ecobonus destinato alle auto elettriche e alle ibride plug in al contributo per le termiche e le ibride e basse emissioni, fino all’incentivo per i veicoli usati Euro 6, tutti più volte arrivati ad azzerare le risorse e rimpinguati a singhiozzo. Un andamento altalenante e scostante che disorienta gli automobilisti, e non favorisce il raggiungimento del fine ultimo: rinnovare un parco auto che si è fatto via via più obsoleto favorendo i veicoli a basso impatto ambientale. Viene quindi da chiedersi: cosa stanno facendo gli altri paesi membri dell’Unione Europea nei confronti di un tema tanto strategico per raggiungere l’obiettivo, oltremodo ambizioso, di fermare la vendita di auto con motore termico nel 2035, parte de pacchetto “Fit for 55” voluto dalla Commissione Europea.
Austria
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Fino a fine 2021 Vienna prevedeva un contributo di 3.000 euro per le auto 100% elettriche e per quelle a celle di idrogeno, che si riduceva a 1.250 per le ibride plug in e le elettriche con range extender (un motore benzina deputato esclusivamente a ricaricare la batteria. Per tutte, il vincolo era la capacità di percorrere almeno 50 km in modalità completamente elettrica, solo per le elettriche era prevista l’esenzione dalla tassa di possesso e la riduzione dell’Iva sull’acquisto.
Belgio
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Nessun contributo ma una sforbiciata all’Iva ridotta per chi acquista un’elettrica, la Vallonia amplia l’offerta esentando completamente dall’imposta elettriche e fuel cell all’idrogeno. Stesse proporzioni per la tassa di possesso: ridotta nelle regioni di Bruxelles e Vallonia, azzerata nelle Fiandre.
Bulgaria
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La Bulgaria non prevede alcun incentivo auto.
Croazia
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La Croazia incentiva l’acquisto di auto elettriche con un contributo di 9.330 euro, che vanno a sommarsi all’esenzione dalla tassazione riservata ai veicoli più inquinanti. Per le ibride plug in un bonus di 5.330 euro.
Cipro
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Nicosia riserva una tassa di possesso minima per tutti i veicoli con emissioni di Co2 inferiori ai 120 g/km, che beneficiano anche dell’esenzione delle tasse sull’immatricolazione.
Danimarca
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In Danimarca la tassa di possesso viene calcolata sulle emissioni di Co2 e le elettriche pagano la fascia minima. Riduzioni anche per la tassa di immatricolazione basate sulle emissioni, ma niente contributi all’acquisto.
Estonia
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L’Estonia non prevede alcun incentivo auto.
Finlandia
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Tassa di possesso e di immatricolazione ai livelli minimi per i cittadini francesi possessori di un’auto elettrica. Inoltre, fino al 31 dicembre 2021 incentivo di 2.000 euro per l’acquisto di una vettura a zero emissioni, che raddoppiava in caso di rottamazione.
Francia
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Il governo di Parigi ha articolato un piano di incentivi per l’aqcquisto di veicoli nuovi elettrici o a celle di idrogeno variabili da 3.000 a 7.000 euro in funzione del tipo di acquirente. Previsto anche un bonus da 2.500 a 5.000 euro per i veicoli usati con emissioni inferiori a 50 g/km.
Germania
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Dieci anni di esenzione dalla tassa di possesso per i veicoli elettrici e quelli a celle di idrogeno acquistati in Germania fino al 2025 incluso. Fino a fine 2021, poi, erano attivi una serie di bonus per l’acquisto che variavano dai 6.750 euro per le ibride plug in (5.625 se con prezzo superiore ai 40.000 euro) ai 9.000 euro per elettriche e fuel cell (7.500 se con prezzo superiore a 40.000 euro).
Grecia
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In Grecia le auto con emissioni di Co2 inferiori a 122 g/km sono esentate dal pagamento del bollo. L’acquisto di veicoli a basse emissioni viene incentivato con la formula del cashback: 20% per auto elettriche (l’importo massimo che viene restituito è 6.000 euro) più 1.000 euro in caso di rottamazione. I taxi elettrici beneficiano di un 25% di cashback per un massimo 8.000 euro (15% se plug in entro i 50 g/km) più 2.550 di bonus rottamazione. Infine, per l’acquisto di un furgone è previsto un cashback del 15% fino a 5.500 se elettrico e di 4.000 euro se ibrido plug in, al quale si sommano ulteriori 1.000 euro come rottamazione.
Irlanda
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Incentivi sostanziosi quelli offerti dall’Irlanda fino a fine 2021, che toccano quota 5.000 euro per elettriche e ibride plug in con emissioni inferiori ai 50 g/km e percorrenza ad emissioni zero superiore a 50 km. Prevista anche una tassa di possesso a livelli minimi.
Italia
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Nel nostro paesi gli incentivi auto sono stati e sono tuttora un tema che accende il dibattito. Fino a fine 2021 erano attivi diversi bonus, tutti terminati per esaurimento fondi e in attesa di una discussione sul loro futuro. In sitesi era attivo l’Ecobonus per auto elettriche (fino ad 8.000 euro) e per le ibride plug in (fino a 6.500 euro). Per favorire il ricambio del parco circolante è stato varato anche un incentivo per auto ibride e termiche a basso impatto (con emissioni di Co2 comprese tra 61 e 135 g/km) con un bonus fino a 3.500 euro, e uno sull’usato Euro 6 che in funzione delle emissioni variava da 750 a 2.000 euro.
Lettonia
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Il governo di Riga ha previsto l’esenzione dalla tassa di immatricolazione per i veicoli elettrici, esentati anche dal bollo così come i veicoli con emissioni inferiori a 50 g/km. Nessun incentivo, invece, per l’acquisto.
Lituania
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Discorso diverso per un altro dei paesi baltici, la Lituania, che fino al termine del 2021 ha avuto attivo un contributo per l’acquisto di veicoli elettrici nuovi ed usati: 2.500 euro per quelli immatricolati successivamente al 2 aprile 2016, 5.000 euro per quelli che al momento dell’acquisto non avevano superato i sei mesi dalla prima immatricolazione. Previsto anche un ulteriore bonus di 1.000 euro in caso di rottamazione di un’auto benzina o diesel e l’esenzione dalla tassa di immatricolazione per gli EV di nuova immatricolazione.
Lussemburgo
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Grande attenzione del Lussemburgo per la mobilità elettrica, con un incentivo che per gli EV può arrivare fino a 8.000 euro oltre ad una tassa di possesso da 30 euro annui. Nel caso delle ibride plug in il bonus scende a 1.500 euro.
Malta
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Cordoni della borsa decisamente più chiusi a Malta, che prevede solo il livello più basso in fatto di tassa di possesso e di immatricolazione per i veicoli con emissioni di Co2 inferiori ai 100 g/km.
Olanda
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Il governo olandese ha varato un articolato piano di incentivi per chi acquista o prende il leasing un veicolo elettrico, compatibile la deduzione degli investimenti per la riduzione dell’inquinamento ottenuto dall’acquisto di veicoli commerciali e taxi elettrici. Inoltre, esenzione dalla tassa di immatricolazione e da quella di possesso per i veicoli a zero emissioni, le ibride plug in hanno invece uno sconto del 50% sul bollo.
Polonia
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Dopo aver investito nella mobilità elettrica con incentivi attivi negli anni passati, dallo scorso anno Varsavia ha cessato ogni bonus ad eccezione dell’esenzione dalla tassa di immatricolazione per i veicoli elettrici e per quelli ibridi plug in con cilindrata fino a 2.000 cc.
Portogallo
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Il Portogallo adotta uno schema di incentivi variabile a seconda dell’acquirente: se è un privato, il bonus per l’acquisto di un’auto elettrica è di 3.000 euro, er le aziende invece è previsto un incentivo di 6.000 euro solo per l’acquisto di furgoni elettrici. Inoltre esenzione dal bollo per gli EV e tassa di immatricolazione variabile in base al tipo di alimentazione.
Romania
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Incentivi corposi in Romania, che invoglia all’acquisto di un’auto elettrica con un bonus di 10.000 euro, mentre per le ibride plug in con emissioni inferiori a 50 grammi di Co2 per previsto un incentivo da 4.250 euro di bonus. Gli Ev sono esentati dal pagamento della tassa di possesso.
Repubblica Ceca
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Praga prevede l’esenzione dalla tassa di immatricolazione per i veicoli elettrici e per quelli a celle di idrogeno in grado di percorrere più di 50 km i modalità esclusivamente elettrica.
Slovacchia
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Anche la Slovacchia ha avuto un piano di incentivi per la mobilità elettrica, terminato però alla fine del 2020. Ad oggi prevede solo l’esenzione dalla tassa di possesso per gli EV e e un pagamento minimo per quella di immatricolazione.
Slovenia
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Strategia opposta per la Slovenia con uno schema articolato: 7.500 per i veicoli elettrici, 4.500 per i furgoni e i quadricicli pesanti a batteria, 4.500 euro per le auto e i furgoni elettrici con range extender (Erev) e 3.000 per i quadricicli leggeri elettrici.
Spagna
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Gli incentivi voluti da Madrid si differenziano a seconda dei casi: se a comprare è un privato tra i 4.000 e i 5.000 euro per l’acquisto di un veicolo elettrico (a seconda che sia presente o meno la rottamazione di un veicolo con più di sette anni di vita), da 1.900 a 2.600 per un ibrido plug-in. Nel caso di veicoli commerciali, da 4.400 a 6.000 euro di bonus. I veicoli con emissioni di Co2 inferiori a 120 g/km godono di una speciale tassa ridotta sull’immatricolazione, gli Ev di una riduzione del 75% della tassa di possesso.
Svezia
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In Svezia l’incentivo per l’acquisto di un veicolo elettrico è pari a 70.000 corone (circa 6.700 euro), 59.286 corone (circa 5.700 euro) per gli ibridi plug-in e 10.000 corone (960 euro circa) per i veicoli a metano. La tassa di proprietà annuale per gli Ev e Phev (plug in) è di 360 corone (35 euro).
Ungheria
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L’Ungheria punta sulle auto elettriche dal prezzo accessibile, con un incentivo di 7.350 euro se il prezzo non supera i 32.000 euro. Se, invece, il costo del veicolo è superiore a tale soglia, ma inferiore a 44.000 euro, il bonus si riduce a 1.500 euro. Inoltre, elettriche e ibride plug in sono esentate da bollo e tassa di immatricolazione.
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