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Comune di Pistoia, bilancio 2022: i conti tornano anche grazie ai bonus edilizi – Il Tirreno

Previsto un boom di incassi per i permessi a costruire: da 1,4 a 2,1 milioni. Mancano i canoni di Publiacqua e c’è da pagare il nuovo contratto dei dipendenti

PISTOIA. Dopo nove sedute della commissione 1 del consiglio comunale, è stato finalmente licenziato il bilancio preventivo 2022 di Palazzo di Giano, che ora andrà in discussione in consiglio con appuntamenti già fissati per il 9, 10, 14 e 15 febbraio. Un bilancio particolarmente importante, soprattutto perché è l’ultimo di questo mandato amministrativo, iniziato nel 2017. Quindi l’ultimo atto della prima amministrazione pistoiese di centrodestra, guidata da Alessandro Tomasi.

Il nodo principale attorno al quale ruotano le scelte della giunta Tomasi è un “buco” di oltre tre milioni di euro nelle risorse a disposizione per quest’anno per le spese correnti, rispetto all’andamento degli anni precedenti. In particolare, 2,3 milioni sono quelli che Publiacqua ha pagato al Comune come canone per gestire il servizio idrico. Terminata lo scorso anno la validità della convenzione originaria, è terminato anche il versamento del canone che le era collegato. L’altra voce sono gli 830mila euro spesa stimata in uscita per il rinnovo del contratto di lavoro del personale del Comune.

A questo sbilancio, la giunta Tomasi ha fatto fronte con due entrate straordinarie (un milione e rotti provenienti dai risparmi per la rinegoziazione dei mutui ante 2020 e 2020, un milione dagli oneri di urbanizzazione) e con un accentuato rigore sulle spese. Provvidenziale soprattutto la crescita degli oneri di urbanizzazione (le somme che si pagano per ottenere i permessi a costruire) che dagli 1,4 milioni del 2021 dovrebbero passare ai 2,1 milioni previsti dal bilancio 2022. Merito – come ha spiegato l’assessore al bilancio Margherita Semplici – sia di un’ultima tranche di oneri pagata da Esselunga per il nuovo supermercato, sia dall’onda lunga degli incassi prodotti dall’esplosione dei lavori edili indotta dai bonus del governo (bonus 110 per cento , bonus facciate e così via).

Sostanzialmente ferme aliquote e tariffe, colpiscono gli aumenti di voci come incassi dalle mense scolastiche, dai nidi e dai parcheggi, giustificati con una auspicabile ripresa post pandemia. Salgono molto anche le contravvenzioni al Codice della strada, grazie alla maggiore presenza prevista di vigili urbani ma anche al potenziamento di strumenti di controllo (nuovi autovelox, un sistema tutori che dovrebbe essere installato sulla tangenziale). La cifra totale in bilancio per le multe è di 10 milioni 700mila, ma le contravvenzioni 2022 pesano per 5,7 milioni; il resto sono ruoli, cioè multe arretrate, per le quali l’amministrazione è costretta a mettere da parte risorse quasi equivalenti, perché le multe arretrate sono considerate «crediti di dubbia esigibilità». Insomma, da questo canale ci si aspetta di incassare assai poco.

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