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Superbonus: boom delle costruzioni lavori per 2,3 miliardi, ma ora si rischia lo stop – Nordest Economia

Il vento della ripresa soffia con particolare veemenza dalle parti delle imprese edili, alimentato dalle misure introdotte dal Governo, su tutte il Superbonus, che a dispetto dei ripetuti correttivi – non ultimo quello contenuto nel Ristori Ter che modifica i meccanismi di cessione del credito – ha avuto l’effetto di rimettere in moto le gru e a cascata la natalità d’impresa.

Dopo anni di emorragia, il numero delle società impegnate sul fronte delle costruzioni è tornato a crescere. Una tendenza nazionale dettata dalle regioni del sud, quelle dove l’aumento è maggiore, che si porta però in scia il Nordest.

A premere il pulsante di scatto e immortalare la situazione del comparto a fine 2021 è Saie, la Fiera delle Costruzioni di Bologna, che ha messo in fila le variazioni dello stock negli ultimi tre anni.

LO STOCK

A fine 2021 il numero delle imprese a Nordest si è attestato a 90 mila 617, in crescita sia sul 2020, del +1,7% (meglio del 1,4% nazionale) che sul 2019, in questo caso del +2,3%, meno della media italiana che ha tagliato il +2,5%.

Tra le regioni nordestine quella che è cresciuta di più è il Trentino-Alto Adige (13 mila 782 imprese, +2,8% sul 2020, +4,40% sul 2019), seguito da Veneto (quasi 63 mila imprese, +1,30% sul 2020, +0,90% sul 2019) e infine dal Fvg, che in termini di variazione percentuale si piazza non solo a Nordest, ma pure nella classifica nazionale all’ultimo posto con un +1,1% sul 2020, per un totale di 13.782 imprese, e 1,7% sul 2019.

Zoomando sulle province venete, Verona guida la classifica quanto a stock con 13 mila 211 imprese, ma è Padova che nel 2021 è cresciuta maggiormente, del +2,3%, attestandosi a 12 mila 370 imprese. Se come anno di riferimento prendiamo invece il 2019 è la provincia di Treviso quella che è cresciuta di più, del 2%, arrivando nel biennio a toccare quota 11 mila 545 aziende.

Non mancano, va detto, i segni meno. Se rispetto all’anno precedente nel 2021 le imprese sono cresciute in tutte le province venete, salvo Rovigo (-3,2%), rispetto al 2019 i segni meno di moltiplicano, torna ancora la provincia rodigina (-3,7%), assieme a Vicenza (-0,4%) e a Belluno (-0,6%).

SUPERBONUS

Dietro alla crescita importante del numero di aziende nel settore delle costruzioni c’è l’effetto Superbonus. Gli ultimi dati diffusi dall’Enea, aggiornati al 31 gennaio 2022, dicono che il numero di interventi avviati sotto il cappello della misura continua a crescere.

A Nordest sono stati asseverati 18 mila 754 interventi per un totale di 2,6 miliardi di euro di investimenti ammessi a detrazione. A far la parte del leone è il Veneto, secondo – dopo la Lombardia – con quasi 14 mila asseverazioni, 1.300 in più nell’arco dell’ultimo mese. Il valore totale degli investimenti ammessi a detrazione ammonta a oltre 1,8 miliardi di euro, di cui il 73,1% sono lavori già realizzati.

TIMORI

Se il trend continuerà, molto dipenderà dalle modifiche introdotte al bonus dal decreto Ristori Ter per azzerare la scia di frodi scoperchiate nelle ultime settimane dalla Guardia di Finanza che hanno indotto il Governo a correre ai ripari.

La norma stabilisce, dal 7 febbraio, la possibilità di cedere una sola volta il credito d’imposta previsto sulle agevolazioni edilizie. Ma se la finalità del cambio è condivisa – punta come detto a evitare nuove frodi –, sta sollevando polemiche e preoccupazioni, non ultimo dalle associazioni dei costruttori, che temono il blocco di migliaia di cantieri già avviati.

Source: nordesteconomia.gelocal.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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