Se hai intenzione di ristrutturare la tua mansarda, è stato prorogato di ben tre anni il Bonus ristrutturazione del 50%, hai tempo fino a tutto il 2024. Ecco come spendere la metà.
In cosa consiste il Bonus ristrutturazioni
Questo Bonus fiscale consiste nella detrazione della metà delle spese che farai per i lavori di ristrutturazione dal primo gennaio al 31 dicembre 2022 (con proroga fino al 31 dicembre 2024). Metà spese ti saranno detratte dall’Irpef in 10 anni, con rate annuali di pari importo. Il Bonus prevede un limite massimo di spesa detraibile di 96 mila euro, oltre i quali non potrai usufruire di questa detrazione, ma potresti ad esempio poter detrarre le spese eccedenti il limite se rientrano in altri incentivi per la casa, come l’Ecobonus. Ricordiamo che le detrazioni non sono mai cumulabili, puoi comunque scegliere quella più vantaggiosa per te per ciascun lavoro che svolgi.
Quali lavori puoi detrarre
Per ottenere il Bonus ristrutturazione, devi fare lavori di:
- manutenzione straordinaria e lavori di ristrutturazione edilizia su case residenziali (per esempio la ristrutturazione di un sottotetto per ricavare una stanza in più)
- manutenzione sia ordinaria che straordinaria, restauro e risanamento conservativo su parti comuni di condomini residenziali (ad esempio il recupero del sottotetto condominiale)
- ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi
- acquisto di box auto pertinenziali
- eliminazione barriere architettoniche
- interventi per prevenire furti
- bonifica amianto
- messa in sicurezza contro infortuni.
Il recupero della mansarda rientra pienamente in questo bonus fiscale, così come le spese per la sostituzione dei serramenti (queste ultime possono rientrare anche nell’Ecobonus).
Anche nel 2022 è possibile detrarre del 50% i lavori di ristrutturazione della tua mansarda, compresa la sostituzione delle finestre, anche per stanze non riscaldate come il sottotetto.
Altre spese detraibili con il Bonus ristrutturazioni
Nel Bonus per la ristrutturazione sono detraibili non solo le spese per i lavori, ma anche tutte quelle spese professionali e burocratiche legate alla ristrutturazione:
- le spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali (architetto, ecc)
- le spese per la messa in regola degli edifici
- le spese per l’acquisto dei materiali
- le spese per perizie e sopralluoghi
- l’IVA, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni di inizio lavori
- gli oneri di urbanizzazione
- altri eventuali costi, solo se strettamente collegati ai lavori.
Se ristrutturi la casa in proprio, senza professionisti esterni, puoi comunque usufruire della detrazione 50%, ma solo per le spese sostenute per comprare i materiali utilizzati, non per i lavori che svolgerai in economia tu stesso.
Bonus mobili 2022
Insieme al Bonus ristrutturazioni, è stato prorogato per te anni anche il Bonus mobili, ma con percentuali di detrazione decrescenti nel tempo. Questa detrazione fiscale è strettamente legata al Bonus ristrutturazioni, infatti si possono detrarre mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) solo ed esclusivamente destinati ad arredare immobili su cui fai dei lavori di ristrutturazione (ad esempio, ristrutturi la mansarda, puoi detrarne il nuovo arredamento). Il Bonus mobili manterrà la percentuale di detrazione del 50% ma quest’anno, nel 2022, il tetto di spesa sarà di 10.000 euro, mentre il prossimo anno e nel 2024 scenderà a 5.000 euro.
Ristruttura il sottotetto e risparmia grazie agli incentivi fiscali 50% Scarica subito la guida al Bonus ristrutturazioni
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.