Ha assunto strascichi giudiziari la vicenda riguardante una donna di Sulmona che deve lasciare l’appartamento in via Avezzano in cui vive perché il palazzo deve essere demolito e ricostruito. Lei, però, si rifiuta bloccando i lavori e rischiando di mandare all’aria il progetto che rientra nelle agevolazioni fiscali del Superbonus 110%. A farla “sgomberare”, ci dovrà il giudice del tribunale di Sulmona, che dà ragione agli altri condomini. I lavori per la ristrutturazione e messa in sicurezza dell’edificio erano stati deliberati all’unanimità nell’assemblea condominiale con il voto favorevole anche della donna che, al momento di lasciare il suo appartamento per far partire i lavori, si è rifiutata di farlo perché afferma di avere problemi di salute e non si può muovere dalla sua casa. Davanti alla certezza di perdere un’opportunità irripetibile per mettere in sicurezza l’edificio che è considerato ad alto rischio, i condomini l’hanno diffidata intentando una causa «per danno grave e irreparabile», in quanto le opere di abbattimento e ricostruzione devono essere ultimate entro dicembre 2023, pena la perdita del Superbonus. Il giudice, Marta Sarnelli, ha accolto il ricorso e ha ordinato alla donna di lasciare la casa, entro e non oltre trenta giorni dalla notifica del provvedimento, condannandola anche al pagamento di 500 euro relative alle spese del processo. Ordinanza alla quale la donna ha fatto ricorso ed il tribunale ha fissato al prossimo 17 marzo la data della prima udienza disponibile per discutere il ricorso d’urgenza proposto dalla donna.
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Source: sulmonaoggi.it
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