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Superbonus, duello nel governo. I 5 Stelle: la Lega vuole affossarlo – Corriere della Sera

Patuanelli: per attaccarci colpiscono le imprese. Salvini: subito 5 miliardi per le bollette

«Basta liti tra Lega e M5S», diceva giusto ieri sul Corriere il ministro dem del Lavoro, Andrea Orlando. In effetti, il governo guidato da Mario Draghi ha appena compiuto un anno di vita (data di nascita 13 febbraio 2021) ma la sua maggioranza tende a litigare. Sui fondi per il superbonus come sul futuro delle licenze balneari. «Stiamo drogando l’edilizia e dando soldi ai miliardari per le loro quinte case», ha tuonato, sul Corriere, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, della Lega, che dirotterebbe piuttosto quelle risorse alle «filiere industriali». Risultato: il M5S è insorto. Il ministro per le Politiche agricole, Stefano Patuanelli, capodelegazione dei Cinque Stelle al governo, ha replicato agli attacchi contro una delle misure bandiera del M5S: «Triste, molto triste — ha detto — che per colpire il Movimento si attacchi il mondo dell’impresa, nonostante i dati dell’Agenzia delle entrate dicano che il superbonus è la misura con meno frodi».

Il ministro non è il solo, tra i Cinque Stelle, a essersi schierato a difesa dei bonus: «Apprendiamo — dicono i deputati Patrizia Terzoni, Luca Sut e Riccardo Fraccaro — che Giorgetti è contrario al superbonus 110%, misura che ha prodotto un terzo dell’aumento del Pil nel 2021, fulcro del Pnrr con l’assenso di tutti. È dunque lecito chiedersi se anche Matteo Salvini e la Lega abbiano cambiato idea. Salvini dunque si rimangia i voti in Parlamento? Anche lui e il suo partito vogliono affossare l’agevolazione che ha fatto ripartire l’edilizia e il Paese? È urgente che il ministro (dell’Economia, ndr) Franco e il premier Draghi informino il Parlamento sulle loro reali intenzioni rispetto al Superbonus». Chiamato in causa, il leader della Lega, Matteo Salvini, appena guarito dal Covid, ieri però ha parlato solo del caro bollette: «Il governo ha il dovere di intervenire subito con almeno 5 miliardi per aiutare famiglie, commercianti, artigiani e piccoli imprenditori a superare gli incredibili aumenti dell’energia».

E oggi alla Camera comincia la discussione sulle concessioni balneari. Fratelli d’Italia, che è all’opposizione, ha già presentato una mozione per prorogarle di 99 anni. Piero De Luca, vicecapogruppo del Pd a Montecitorio, annuncia invece «una mozione unitaria della maggioranza» sulla richiesta annosa dell’Europa di liberalizzare le licenze recependo la direttiva Bolkenstein. Ma davvero Salvini su questo tema lascerà a Giorgia Meloni la difesa dei balneari, tema caro ai leghisti? Anche in questo caso, maggioranza a rischio scontro.

13 febbraio 2022 (modifica il 13 febbraio 2022 | 21:55)

Source: corriere.it

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