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Superbonus 110, cessione del credito di Poste Italiane: esito delle istruttorie in corso entro metà marzo – Informazione Fiscale

Superbonus 110 per cento, esito delle istruttorie relative alla cessione del credito a Poste Italiane entro metà marzo. La conferma nella risposta all’interrogazione presso la VI Commissione, Finanze, della Camera del 24 febbraio 2022. Si possono recedere i contratti in qualsiasi momento, come precisato da Poste.

Superbonus 110 per cento, entro metà marzo arriverà l’esito delle istruttorie in corso, relative alla cessione del credito a Poste Italiane.

A confermarlo è la risposta all’interrogazione presso la VI Commissione permanente, Finanze, della Camera dei deputati del 24 febbraio 2022.

Poste Italiane ha inoltre precisato che c’è la possibilità di recedere in ogni momento dal contratto di cessione del credito, nel caso in cui si intenda cedere lo stesso ad un altro operatore.

Intanto si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 18 febbraio scorso, che prevedere tra le altre misure la possibilità di tre cessioni ma solo a banche e intermediari.

Superbonus 110 per cento, cessione del credito di Poste Italiane: esito delle istruttorie in corso entro metà marzo

Tra gli aspetti del superbonus 110 per cento, interessati dalle interrogazioni a risposta immediata, che si sono svolte presso la VI Commissione permanente, Finanze, della Camera dei deputati il 24 febbraio 2022, c’è la cessione del credito a Poste Italiane.

Camera dei deputati – Bollettino del 24 febbraio 2022
Interrogazioni a risposta immediata presso la VI Commissione permanente (Finanze).

La risposta si concentra sui tempi in cui saranno forniti gli esiti alle istruttorie in corso: Poste Italiane si impegna a ultimare il lavoro entro la metà del mese di marzo 2022.

Nel resoconto con il testo della risposta all’interrogazione “5-07577 Sangregorio: Gestione da parte di Poste Italiane SpA delle richieste di cessione del credito derivante da Superbonus” si legge, infatti, quanto segue:

“Poste Italiane, sentita in proposito, segnala che entro la metà del prossimo mese di marzo saranno, comunque, esitate tutte le istruttorie in corso.”

In aggiunta Poste Italiane ha precisato che c’è la possibilità di recedere il contratto di cessione del credito in qualunque momento.

Tale opzione permette di riacquisire il proprio credito e di cederlo a un altro operatore.

L’allungamento dei tempi legati alla cessione del credito con Poste è legato alle novità del quadro normativo, con le misure introdotte per contrastare le frodi.

L’evoluzione normativa ha, infatti, richiesto una revisione del processo per l’acquisizione dei crediti d’imposta per l’adeguamento del modello operativo, volto a rafforzare i controlli antiriciclaggio e antifrode.

I tempi tecnici per tali aggiornamenti hanno allungato l’iter relativo alla cessione del credito d’imposta.

Superbonus 110 per cento, gli interventi per contrastare le frodi

Per contrastare le frodi in ambito edilizio, emerse dalle indagini delle diverse procure della Repubblica, sono stati messi a punto nel tempo diversi interventi.

Il primo è il cosiddetto decreto antifrodi, decreto-legge 11 novembre 2021, n. 157.

Tale misura è entrata in vigore lo scorso 12 novembre ed è poi confluita nel testo della Legge di Bilancio 2022.

Successivamente è intervenuto il decreto Sostegni ter: con l’articolo 28 del decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 gennaio 2022 è stato introdotto il divieto della cessione multipla del credito.

Tale misura ha creato problemi a livello operativo, con il rischio di un blocco parziale del meccanismo legato alle misure edilizie.

A correttivo della norma, il più recente decreto approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 18 febbraio ha previsto la possibilità di tre cessioni, a patto che vengano effettuate nei confronti di banche e intermediari, società dei gruppi bancari o assicurazioni.

Il testo della misura, che non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, introdurrebbe anche il divieto di cessione parziale del credito e la tracciabilità dello stesso, per mezzo dell’attribuzione di un codice identificativo univoco.

Dopo la pubblicazione del testo ufficiale, il decreto potrebbe confluire nella legge di conversione del decreto Sostegni ter, che dovrà affrontare l’iter parlamentare.

Source: informazionefiscale.it

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