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Il boom di bici in città, i primati di Torino a livello nazionale – Corriere della Sera

di N. F. L. Z.

Rivoluzione mobilità: ogni giorno circolano 1.616 due ruote, terzo centro per utilizzo dei mezzi elettrici

Tutti pazzi per le bici. Uno dei lati positivi della pandemia, forse l’unico, è che i torinesi hanno definitivamente scoperto l’uso di mezzi di trasporto leggeri tra cui, su tutti, si impone la bicicletta.

Il motivo? Innanzitutto costa di meno rispetto al monopattino elettrico, poi non inquina, non è rumorosa, fa bene al fisico grazie all’attività che richiede per usarla e, in ultima analisi, ha goduto degli aiuti del bonus mobilità. E così si vedono sempre più cittadini sfrecciare verso scuole o uffici a bordo delle due ruote. Un boom che ha coinvolto tutta l’Italia, Torino inclusa. Secondo i dati pubblicati da Legambiente infatti il capoluogo piemontese si colloca al settimo posto per numero di bici in circolazione, con 1616 veicoli. Meglio solo Bolzano, Piacenza, Trento, Palermo, Milano e Fano. Non solo.

Torino infatti si trova al terzo gradino del podio anche per l’utilizzo di monopattini (247), dietro a Pesaro e Palermo. E i dati elaborati dalla Centrale della Mobilità del Comune, gestita da 5T, confermano questa tendenza, grazie al monitoraggio dei passaggi sulle sei piste ciclabili più lunghe della città. Se nel gennaio del 2021 si contavano 156.205 transiti, nello stesso periodo del nuovo anno il traffico sulle due ruote è aumentato di 19.308 unità (con 175.513 attraversamenti totali, +14%). Cifre che evidenziano in maniera netta e precisa la rivoluzione determinata dalla mobilità sostenibile. L’unico dato in controtendenza, la classica eccezione che conferma la regola, è quello legato al commercio. Nel 2018 in Piemonte erano 1127 i negozi legati a fabbricazione, commercio e riparazione delle biciclette, di cui 559 solo a Torino. Numeri scesi nel 2021: 1.069 le attività sparse in tutta la regione (-58), 532 nel capoluogo (-27). Segno che gli acquisti, al contrario delle riparazioni, non avvengono sempre nei negozi tradizionali, l’economia reale della città. Eppure le richieste nel 2020 hanno battuto ogni record, sia in Italia che all’estero. Nel Belpaese le vendite hanno toccato quota 2 milioni (+17% sul 2019), mentre il mercato europeo ha fatto segnare il massimo storico con 22 milioni di acquisti (+40% rispetto all’anno precedente, un indotto da 18,3 miliardi di euro). Un boom di richieste che ha reso i veicoli a due ruote praticamente introvabili, Torino compresa. Scorte esaurite per tutti i negozi specializzati, dai piccoli commercianti alle grandi catene come Decathlon. «Non si registrava una domanda simile dagli anni ’80 – racconta Nicolò Del Verme, proprietario di “Bicicleria 59” – quando uscirono le primissime mountain bike. Le case di produzione sono state prese in contropiede e qualsiasi ordine è stato sospeso». Resta solo un’incognita. Questa rivoluzione della mobilità continuerà nel tempo o resterà un’eccezione legata al Covid? I dati si alzeranno ulteriormente, si stabilizzeranno o torneranno ai livelli pre pandemici? Appuntamento a fine 2022, con le ultime rilevazioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

27 febbraio 2022 (modifica il 27 febbraio 2022 | 20:54)

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