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Superbonus: Bongiorno, rischio default imprese in Sicilia – Ansa – NEWS110

(ANSA) – PALERMO, 29 GEN – In Sicilia, grazie al Superbonus
110 e ai bonus edilizi, il numero delle imprese è aumentato di
oltre 3mila unità toccando quota 51 mila, con un incremento di
oltre il 30% di posti di lavoro e ldi quasi il 40% delle masse
salariali: ora però il settore rischia il default per le nuove
regole introdotte nel Dl Sostegni ter dal governo Draghi, che
pone forti limitazioni alla cessione del cedito . A lanciare
l’allarme è il presidente di Sicindustria, Gregory Bongiorno “Una scelta che, seppur condivisibile nell’ottica di contrasto
alle possibili frodi, cambia nuovamente le regole del gioco a
partita iniziata, danneggiando migliaia di imprese oneste
impegnate in interventi di riqualificazione energetica e
sismica, che si troveranno costrette a rivedere le condizioni
contrattuali con i propri committenti con il rischio concreto di
contenziosi – avverte Bongiorno – Ma non solo. Tirando il freno
a mano di un’auto in corsa, ci si ribalta”. Il presidente di
Sicindustria aggiunge: “Occorre evidenziare, tra l’altro, che le
aziende a gennaio stanno già facendo i conti con un ulteriore
incremento dei prezzi delle materie prime, oltre a quello già
subito lo scorso anno”. “Se a questo si somma la modifica
prevista dall’art. 28 del Dl Sostegni ter che limita la cessione
del credito d’imposta ad una sola volta, il danno è servito con
conseguenze disastrose per un settore che, dopo anni di crisi
profonda, aveva finalmente ripreso fiato – prosegue Bongiorno –
La limitazione prevista comporta infatti che le operazioni di
cessione del credito d’imposta potranno essere effettuate
unicamente da banche di grandi dimensioni con capienza fiscale
adeguata, venendosi così a creare una pericolosa concentrazione
del mercato con un inevitabile allungamento dei tempi di
istruttoria e di erogazione, se non addirittura un aumento dei
costi delle operazioni di cessione. La richiesta è, quindi, che
si rivedano le modifiche previste, e in particolare l’art. 28,
non limitando le ulteriori cessioni di credito tra banche e
intermediari finanziari vigilati da Banca d’Italia, in grado di
garantire in ogni caso la tracciabilità dei flussi finanziari ed
escludere quindi la possibilità di frodi”. (ANSA).
   

Source: ansa.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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