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Il problema delle frodi sulle cessioni dei crediti d’imposta riguardanti i bonus edilizi è davvero serio nel nostro paese, anzi è più serio di quanto si potesse prevedere. Il problema è stato ritenuto talmente serio che il Governo aveva deciso, con il decreto fiscale, di ridurre la cessione del credito ad una sola volta.
Questa misura d’urgenza presa dal Governo Draghi avrebbe certamente fatto in modo di evitare truffe e frodi, ma avrebbe causato, di conseguenza, un sicuro nuovo e pericoloso blocco del settore edilizio.
E così nella legge di bilancio, dopo tantissime pressioni da parte delle associazioni di categoria e delle parti sociali, si è arrivati a decidere che i crediti derivanti dal bonus possono essere ceduti per un numero massimo di tre volte, ma rispettando alcune caratteristiche precise che vedremo in seguito.
Inoltre il Governo avverte che ci saranno controlli incrociati e più stringenti da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza (braccio operativo dell’Agenzia) per stanare chi vuole frodare lo Stato.
I crediti inesistenti, però, sono un problema reale e grave, tanto è vero che il 2 marzo si è svolta alla Camera dei Deputati un’informativa “urgente” da parte del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco. Scendiamo nei dettagli.
I crediti inesistenti dei bonus edilizi: informativa urgente alla Camera dei Deputati del Ministro Franco
Il 2 marzo il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, si è recato alla Camera dei Deputati per informare urgentemente i deputati sulla situazione relativa al Superbonus 110%, agli altri bonus edilizi (come il bonus facciate) e al grave problema dei crediti inesistenti per 4,4 miliardi di euro.
Il Ministro Franco per spiegare nei dettagli l’incresciosa situazione truffaldina venutasi a creare nel nostro paese, ha parlato del meccanismo dei bonus e della cessione del credito d’imposta.
Il Ministro ha detto chiaramente che l’estensione illimitata della cessione dei crediti a catena permessa dal primo decreto del Governo Conte, per tutti i bonus edilizi, senza controlli e senza garanzie, ha dato vita ad una moltiplicazione senza limiti di crediti ceduti, di fatture false e, dunque, di crediti inesistenti.
La Frode allo Stato è ampia e i bonus su cui maggiormente queste frodi sono avvenute sono il bonus facciate e l’Ecobonus.
Bonus edilizi e crediti d’imposta: che si fa con chi si è visto bloccare i lavori?
Quando il Governo all’improvviso decise di ridurre la cessione dei crediti da”illimitati” ad “una sola volta”, molti beneficiari del bonus si ritrovavano nel bel mezzo dei lavori, con le imprese che avevano già acquistato il materiale e messo su i cantieri.
La nuova normativa ha procurato una problematica interruzione per tutti questi lavori, oltre ad aver portato panico e ansia in coloro stavano svolgendo le ristrutturazioni. Ecco perché il Ministro Franco in Parlamento ha anche parlato di questo, del bisogno di riguadagnare il tempo perduto per tutti quei progetti e quei cantieri bloccati dopo l’intervento del Governo.
Qui troverete il video completo dell’informativa tenuta dal Ministro Franco, svoltasi alla Camera dei Deputati il 2 marzo.
A quanto ammontano le cessioni dei crediti inesistenti?
A seguito delle indagini della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle entrate si è scoperto una cifra a dir poco esorbitante di crediti inesistenti pari a a 4,4 miliardi di euro. Un altro miliardo è in corso di perfezionamento.
Il Ministro ha affermato che le frodi riguardano soprattutto i crediti relativi al bonus facciate per circa il 46% e per il 34% riguardano l’ecobonus. Le frodi riguardanti i crediti del Superbonus 110%, invece, sono meno diffusi, grazie al documento di asservazione e al visto di conformità, che rendono più difficile portare a termine una truffa.
La metà di questi crediti inesistenti scoperti, ovvero circa due miliardi di euro, sono stati già incassati.
Ministro Franco: la cessione illimitata dei crediti ha causato questo numero enorme di frodi allo Stato
“Le agevolazioni edilizie e la cessione dei crediti sono stati importantissimi per la ripresa del settore dell’edilizia», ma le cessioni multiple illimitate hanno consentito l’emergere di frodi e comportamenti illeciti a danno dello Stato, di proporzioni estremamente rilevanti”. Proprio l’imponenza delle frodi messe in atto ha portato il Governo a prendere delle decisioni immediate e correttive.
Superbonus: aumentano le detrazioni nel mese di febbraio
Gli incentivi per bonus edilizi sono aumentati di 23 miliardi, con 3 miliardi in più rispetto al mese precedente. I dati arrivano direttamente dall’ENEA che analizza i lavori eseguiti.
Le detrazioni maturate a lavori già conclusi ammontano invece a 16 miliardi di euro, 2,2 miliardi in più rispetto ai dati di gennaio.Nel mese di febbraio le asservazioni richieste per i superbonus, secondo l’ENEA, sono di 15 mila in più. Gli investimenti ammessi a detrazione, a fine febbraio, sono ammontati a quota 21,1 miliardi di euro.
Bonus edilizi e cessione del credito: difficile stare dietro ai vari cambi di normativa effettuati dal Governo Draghi
Tutte queste modifiche nel campo dei bonus edilizi e delle cessioni di credito, hanno portato confusione in tutto il settore, oltre che panico e ansia tra i cittadini, ma anche tra gli imprenditori.
Con il Governo Conte le cessioni erano multiple e illimitate; quando si è iniziata ad avere contezza delle frodi, il Governo Draghi è corso ai ripari, andando all’altro estremo e permettendo “una sola” cessione del credito.
Questa decisione, però, rischiava di bloccare completamente il settore edilizio e, soprattutto, di bloccare i lavori già in corso.
E così ecco un nuovo cambio, sempre in corso d’opera: con la Legge di Bilancio si è stabilito che le cessioni possono essere multiple ma non in modo illimitato, bensì sino a tre volte e solo tra banche e intermediari finanziari autorizzati e vigilati dalla Banca d’Italia e che, quindi, sono sottoposte alla normativa anti-riciclaggio.
Affinché le tre cessioni siano definitivamente operative e valida, però, si dovrà attendere un ulteriore aggiornamento al software dell’Agenzia delle Entrate che permetta di esercitare questa nuova opzione.
Ricordate che anche la nuova norma vieta sempre la cessione parziale del credito d’imposta successiva già alla prima cessione.
Per fare in modo che il controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate sia più agevole, ad ogni credito verrà attribuito un codice identificativo univoco che verrà riportato nelle successive cessioni. Attraverso questo tipo di marchio, come un bollino, si potrà sempre risalire a chi ricevuto il credito precedentemente, fino ad arrivare al beneficiario del bonus.
Queste disposizioni si inizieranno ad applicare dal primo maggio 2022.
Nel decreto Milleproroghe si è precisata anche un’altra novità: da questo momento in poi anche i costi sostenuti per l’acquisizione del visto di conformità e dell’asseverazione della congruità sui bonus edilizi, diventano spese detraibili.
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