La data da cerchiare in rosso è il 13 aprile. A partire da quella data e per il mese successivo (quindi fino al 13 maggio) sarà possibile accedere al bonus mobilità previsto per chi rottama un vecchio veicolo M1 (classificazione per i mezzi destinati al trasporto di persone con al massimo otto posti oltre al conducente) e acquista un’automobile a basse emissioni oppure monopattini elettrici, biciclette, bici a pedalata assistita o abbonamenti ai mezzi pubblici o a servizi di condivisione di mezzi.
Fino a 750 euro
Il beneficio fiscale consiste in un credito d’imposta (in sostanza si pagheranno meno imposte al momento dovuto) fino a un massimo di 750 euro per coloro che – tra il 1° agosto e il 31 dicembre del 2020 – hanno effettuato spese per gli acquisti sopra indicati. Il bonus è riservato alle sole persone fisiche e non quindi alle società.
La domanda andrà effettuata direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate (che a breve attiverà una sezione apposita), compilando le indicazioni richieste e allegando lo scontrino dell’acquisto. A questo proposito è bene considerare che, in seguito della presentazione dell’istanza, verrà rilasciata entro cinque giorni una ricevuta che ne attesterà la presa in carico, ovvero lo scarto, con l’indicazione delle relative motivazioni. In questo lasso di tempo è possibile inviare una nuova istanza, che andrà a sostituire integralmente quella precedente.
La risposta attesa
Quanto alle tempistiche della risposta, entro dieci giorni dalla scadenza del termine di presentazione dell’istanza, quindi entro il 23 maggio, sarà resa nota la percentuale di credito d’imposta spettante a ciascun soggetto richiedente, sulla base delle richieste ricevute e tenuto conto del limite di spesa di 5 milioni. Nel caso in cui l’ammontare complessivo delle spese agevolabili risultasse inferiore al limite complessivo di spesa, il rimborso sarebbe pari al 100% delle spese certificate.
Nel caso in cui il credito d’imposta indicato nella dichiarazione dei redditi da presentare per il periodo d’imposta 2021 non sia utilizzato, in tutto o in parte, l’eventuale credito residuo è riportato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2022.
Nuovi incentivi in arrivo?
Detto del passato, nel mercato c’è grande attesa per la predisposizione di nuovi incentivi. A richiederli con forza sono, oltre che le imprese dell’automotive, che sottolineano l’impatto del crollo delle vendite su tutta la filiera, anche numerose associazioni dei consumatori. Per ora dal Governo sono arrivate solo aperture generiche, ma non si è ancora parlato di risorse e di modalità d’accesso. Difficilmente le risorse potranno arrivare dal Pnrr, dato che si tratterebbe di una misura straordinaria e non legata in alcun modo a riforme strutturali, come richiesto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Probabile che vengano trovare risorse da altre poste di spesa.
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