Il nuovo ordinamento dei bonus ristrutturazione nel complesso è ormai delineato e non mancano sorprese e colpi di scena dell’ultimo minuto.
Certo in questi ultimi tempi hanno molto spazio quelle che sono le agevolazioni edilizie maggiori quali Superbonus 110%, bonus facciate e bonus casa 50%, che sono nell’occhio del ciclone per via dei vari ripensamenti sulla proroga e dei problemi causati dalle nuove restrizioni in materia di cessione del credito e sconto in fattura.
Ma cambiamenti sostanziali sono stati apportati anche al bonus mobili ed elettrodomestici. Quest’anno cambia infatti il limite di spesa massimo a cui si applica la detrazione del 50%, in sostanza cambia l’importo assegnabile a ciascun immobile per le spese di arredo.
Un’altra modifica che necessita attenzione e chiarimenti riguarda inoltre la tipologia delle spese ammissibili e nel dettaglio abbiamo una cambiamento nel tipo di elettrodomestici ammessi da questo bonus, per quanto riguarda la classe energetica.
D’altra parte però un ulteriore aspetto riconfermato quest’anno e spesso sottovalutato è il fatto che il bonus mobili può essere richiesto anche in seguito all’acquisto di una prima casa o senza ristrutturazioni edilizie, ma solo con specifiche operazioni di manutenzioni classificate come straordinarie o perfino ordinarie se coinvolgono parti comuni di edifici condominiali.
Cerchiamo quindi di descrivere in modo chiaro il nuovo regolamento 2022 del bonus mobili ed elettrodomestici anche facendo attenzione alle casistiche particolari che permettono l’utilizzo di questo incentivo, cioè quando non ci sono interventi di ristrutturazione dell’immobile o in presenza di lavori eseguiti con altre agevolazioni edilizie.
Che cos’è il bonus mobili ed elettrodomestici? Ammette cessione del credito e sconto in fattura?
Partiamo dal chiarire che cos’è il bonus mobili ed elettrodomestici per vedere come cambia questa agevolazione nel 2022.
Il bonus mobili ed elettrodomestici assegna a ciascun immobile, su cui siano stati eseguiti l’anno precedente interventi edilizi su interni o esterni oppure operazioni di manutenzione, una somma utile anche all’arredo dello stesso.
Nello specifico il bonus consiste in una detrazione d’imposta (IRPEF) del 50% che si applica alle spese relative all’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Il bonus mobili non consiste in un uno sconto applicato direttamente sul prezzo di vendita e non ammette la cessione del credito, ma si otterrà semplicemente un rimborso del 50% da scontare sulle tasse da pagare a fine anno.
Il totale spettante come bonus mobili ed elettrodomestici sarà diviso in dieci quote annuali, l’ammontare di ciascuna delle quali sarà perciò sottratta all’importo di IRPEF da pagare a fine anno.
Questa detrazione del 50% si applica solo ad un limite massimo di spesa che varia di anno in anno.
Quando scade il bonus mobili e quali sono i suoi importi nel triennio 2022-2024?
Al momento per il bonus mobili è stata fissata una scadenza al 31 dicembre 2024 e anche una normativa diversa negli importi per il 2022 e per il biennio seguente.
Per tutto il 2022, le spese ammesse dal bonus mobili sono detraibili al 50% fino all’importo massimo di 10.00 euro. Mentre nel 2023 e nel 2024 abbiamo una riduzione del tetto massimo di spesa che si abbassa a 5.000 euro.
Dunque per quanto riguarda i singoli importi del bonus mobili assegnabili a ciascun immobile, i beneficiari potranno ottenere un finanziamento di massimo: 5.000 euro ad immobile nel 2022; 2.500 euro ad immobile nel 2023-2024.
Questo è forse il cambiamento più grande che subisce il bonus mobili, poiché le spese 2021 ammesse erano detraibili fino a 16.000 euro e l’agevolazione assegnava fino ad 8.000 euro ad immobile per le spese di arredo.
Il video YouTube di “Come Faccio A” offre la guida completa alla richiesta e l’utilizzo del nuovo bonus mobili 2022:
Cambiano i requisiti energetici degli elettrodomestici acquistabili con il bonus mobili 2022
Quest’anno c’è un ulteriore cambio normativo, o meglio aggiustamento, che riguarda le spese ammesse dal bonus mobili ed elettrodomestici.
Per quanto riguarda i mobili qui non vi sono novità poiché l’agevolazione continua a coprire i costi di arredo con l’esclusione dei complementi, quali porte, tendaggi e pavimenti. Ovviamente anche la sostituzione degli infissi non è una delle spese ammesse dal bonus mobili.
La novità riguarda invece gli elettrodomestici che si possono sempre acquistare e quindi detrarre con il bonus mobili, ma che quest’anno devono avere diversi requisiti energetici rispetto all’anno scorso.
In questo caso siamo di fronte ad un cambiamento voluto dall’alto poiché a marzo 2021 è cambiato il modo con cui si classificano energeticamente gli apparecchi elettronici.
Prima infatti le specifiche energetiche indicate sull’etichetta dell’apparecchio, perché la spesa fosse ammissibile dal bonus mobili, dovevano essere una classe minima pari ad A+, con solo lavasciuga e forni ammessi di classe A.
La nuova normativa europea non prevede più l’assegnazione del segno “+” e adesso gli elettrodomestici sono classificati energeticamente secondo una scala alfabetica che va da A a G.
Per effetto di questo cambio normativo globale nelle classificazioni energetiche con il bonus mobili si possono acquistare nel 2022:
- forni: di classe energetica non inferiore alla A;
- lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie: di classe energetica non inferiore alla E;
- frigoriferi e congelatori: di classe energetica non inferiore alla F.
Interventi edilizi e operazioni di manutenzione necessari per avere il bonus mobili
Per quanto riguarda l’accesso al bonus mobili 2022, ogni cittadino può richiedere l’agevolazione per ciascun immobile che l’anno precedente alle spese è stato ristrutturato oppure è stato oggetto di interventi considerati di manutenzione straordinaria, come la sostituzione della caldaia o l’installazione di stufe a pellet. L’elenco completo dei lavori edilizi e delle operazioni di manutenzione straordinaria che sbloccano il bonus mobili può essere consultato a pagina 3 della guida all’agevolazione redatta dall’Agenzia delle Entrate e aggiornata a gennaio 2022.
Nel caso si utilizzi il bonus mobili per l’acquisto di oggetti da destinarsi alle parti condominiali di un edificio, questo è ammissibile anche se le stesse parti comuni sono state oggetto di semplici interventi di manutenzione ordinaria, come la ripulitura. L’elenco completo delle operazioni di manutenzione ordinaria che sbloccano il bonus mobili può essere consultato a pagina 4 della guida all’agevolazione redatta dall’Agenzia delle Entrate e aggiornata a gennaio 2022.
Per quanto riguarda interventi edilizi realizzati con gli altri bonus ristrutturazione, anche in questo caso si può ottenere il bonus mobili, ma solo se questi sono classificati come di recupero del patrimonio edilizio.
Si può avere il bonus mobili dopo l’acquisto di un immbobile da poco ristrutturato?
Infine, una domanda che spesso i contribuenti si pongono è se sia possibile usare il bonus mobili ed elettrodomestici quando si acquista un immobile che è stato da poco ristrutturato dal precedente proprietario.
In linea generale, perché si abbia diritto all’agevolazione le spese di ristrutturazione ed arredo devono essere pagate dalla stessa persona. A questa norma generale c’è però un’ eccezione e cioè se entro 18 mesi dall’acquisto l’immobile sia stato oggetto di interventi edilizi realizzati da imprese o cooperative che poi hanno provveduto anche alla vendita.
In questo caso, cioè se si acquista l’immobile da imprese o cooperative che lo hanno anche ristrutturato nei 18 mesi precedenti alla vendita, il nuovo proprietario ha diritto al bonus mobili.
Collaboratrice di Redazione, classe 1984.
Ho una laurea Filologia Classica e ho conseguito un dottorato in Storia Antica, presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, con una tesi sull’opera frammentaria di Asclepiade di Tragilo. Sono autrice di pubblicazioni scientifiche sul mondo classico e coeditrice di due volumi accademici internazionali. Dal 2015, mi sono trasferita in Inghilterra dove ho lavorato come copywriter freelance e come croupier al casinò.
Il mio motto è? “Naples is the flower of paradise. The last adventure of my life”.
I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.
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