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Superbonus e altri bonus edilizi: tutta la filiera delle costruzioni contro sanzioni e nuove regole per le pol – professioneArchitetto

Tutta la filiera delle costruzioni si schiera compatta contro le regole del Dl Antifrodi. Punto dolente è l’inasprimento delle sanzioni per i professionisti chiamati ad asseverare la congruità delle spese (anche per i bonus cosiddetti minori) e il rispetto dei requisiti richiesti dalla legge per gli interventi di efficientamento energetico e antisismici del Superbonus. Contestato anche l’obbligo, previsto per i tecnici asseveratori, di sottoscrivere, per ogni intervento, polizze assicurative con massimale pari all’importo dei lavori stessi.

La filiera delle costruzioni, compresa la Rete delle professioni tecniche, ha elaborato una proposta condivisa affinché, in Parlamento, vengano recepite alcune richieste di modifica all’emendamento del Governo al decreto Sostegni ter. I contenuti infatti del Dl Antifrodi, con cui è stata anche alleggerita la stretta sulle cessioni del credito, sono confluiti in un emendamento del Governo al Dl Sostegni ter attualmente all’esame della Commissione Bilancio del Senato.

Una prima proposta della filiera delle costruzioni è finalizzata a mitigare l’inasprimento delle sanzioni a carico dei professionisti che firmano attestazioni e asseverazioni. La richiesta consiste nell’eliminare la sanzione penale e di prevedere una multa da 10mila a 50mila euro per i tecnici che redigono false asseverazioni.

«La previsione di una possibile elevatissima sanzione penale – prossima a quella, ad esempio, dell’omicidio stradale – riservata ai professionisti che svolgono attività di progettazione ed asseverazione delle opere ricomprese nei cd. Superbonus, costituisce un utilizzo improprio, per l’appunto, della sanzione penale, che dovrebbe riguardare fattispecie più significativamente lesive del pubblico interesse e del pubblico denaro», si legge nel documento congiunto.

Quanto alle nuove regole che impongono, per ciascun intervento, polizze assicurative con massimale pari all’importo dei lavori stessi, secondo la filiera delle costruzioni, queste rischiano «di far saltare la copertura assicurativa dei professionisti atteso che nessuna compagnia assicurativa coprirà il rischio delle sanzioni penali generando ulteriore confusione nell’ordinamento». «La copertura assicurativa, come è noto, costituisce un obbligo ineludibile per i professionisti (a patto però che si trovi una compagnia disposta a sostenere il relativo rischio). In subordine, qualora il mercato assicurativo dovesse, in tesi, offrire prodotti in grado di sostenere tale rischio, pare evidente che i relativi premi sarebbero insostenibili».

La proposta prevede di portare il massimale assicurativo almeno al 10% dell’importo complessivo degli interventi oggetto delle asseverazioni se l’ammontare degli stessi è inferiore a 5 milioni di euro (Iva esclusa). La percentuale salirebbe al 20% per importi pari o superiori a 5 milioni di euro. Un terzo emendamento prevede che restino comunque valide le polizze stipulate precedentemente al 26 febbraio 2022.  

Gli ultimi due emendamenti sono relativi alla proroga al 28 febbraio 2023 e al 30 settembre 2022, rispettivamente dei tempi di scadenza dei bonus edilizi e dello stato di avanzamento lavori del 30% per gli interventi del Superbonus da realizzare su edifici unifamiliari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Source: professionearchitetto.it

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