La situazione delle agevolazioni per la casa e dei bonus ristrutturazione varia di giorno in giorno. Questo 2022, infatti, si è rivelato un anno particolarmente difficile per le misure legate all’ammodernamento degli immobili.
Tra le novità più recenti, quella che riguarda la possibilità di perdere l’accesso alle detrazioni previste. Il Governo Draghi ha messo infatti in atto numerosi interventi, volti a limitare il rischio di frodi legate ai bonus ristrutturazione.
Di fatto, però, le nuove regole comportano dei rischi anche per chi vuole fruire delle agevolazioni regolarmente e senza truffare lo Stato.
Ad esempio, il cittadino potenziale beneficiario dei bonus casa dovrebbe stare bene attento alle ditte e ai professionisti a cui si affida per ammodernare il proprio immobile.
Qualunque anomalia o irregolarità nei lavori svolti, infatti, potrebbe comportare la perdita del bonus spettante.
Perdita che può configurarsi sia con la mancata possibilità di accedere alle detrazioni, sia con la revoca del beneficio già ottenuto.
In questo caso, la situazione è ancora peggiore, in quanto il beneficiario potrebbe essere costretto a dover restituire quanto già ottenuto grazie alle misure richieste.
Ma niente paura: in questo articolo faremo il punto sulla situazione, analizzando le nuove regole introdotte non solo con la Legge di Bilancio per l’anno corrente, ma anche con i vari decreti, in merito a Superbonus 110%, Ecobonus e bonus ristrutturazione vari.
In questo modo non si correrà il rischio di perdere il diritto di accesso alle misure previste.
Bonus ristrutturazione: nuove regole 2022
Per prima cosa, analizzeremo le nuove regole sulla cessione del credito, che rappresentano la novità più recente legata ai bonus ristrutturazione.
Le basi per il cambiamento delle regole, in realtà, risalgono allo scorso anno quando, col Decreto Antifrode (DL n. 157/2021) sono state introdotte delle novità che riguardavano tutti i bonus casa.
La volontà del Governo è sempre stata una sola: quella di evitare le frodi edilizie legate ai bonus ristrutturazione, che ogni anno costano alle casse statali delle cifre spropositate.
La nuova normativa sui bonus ristrutturazione prevede introduzioni che riguardano sia i lavori di rimessa a nuovo dell’immobile, sia i lavoratori.
L’esecutivo, infatti, ha promosso l’adozione di nuovi e serrati controlli non soltanto sui cantieri e sui lavori, ma anche sui lavoratori.
Ci si è infatti resi conto che molti degli operatori deputati alle ristrutturazioni, di fatto, lavorava in nero. Per tale ragione, tra qualche mese, diventerà obbligatorio rivolgersi solamente a ditte che si occupano di ristrutturazioni edilizie nel rispetto del CCNL lavoro nazionali e territoriali.
Obbligo che, di fatto, partirà dal prossimo 27 maggio ma che, in realtà, conviene rispettare già da ora. Questo per non incorrere a revoche dei bonus ristrutturazione future e per non rischiare di dover restituire quanto già percepito grazie ai bonus a causa di un eventuale controllo.
Cosa bisogna fare, dunque, per non perdere le agevolazioni? Semplicissimo: per aggirare questo primo rischio di perdita dei bonus ristrutturazione basta rivolgersi a ditte che rispettano i CCNL nazionali e territoriali, con dipendenti rigorosamente in regola.
Bonus ristrutturazione: revoca per mancanza visto di conformità
Ma abbiamo già detto che le basi per lo stravolgimento dei bonus ristrutturazione, dal Superbonus 110% ai bonus edilizi minori (bonus verde, bonus barriere architettoniche e tutte le altre misure analoghe), sono state poste col già citato Decreto Antifrode.
Dall’introduzione di tale decreto, infatti, perdere i bonus ristrutturazione è diventato davvero facilissimo. Basta non possedere il visto di conformità regolarmente rilasciato e relativo ai lavori in corso per perdere le misure spettanti.
Infatti, dall’introduzione delle misure volte a contrastare le frodi legate a Superbonus 110%, Ecobonus e altre agevolazioni edilizie, è stato reso obbligatorio il visto di conformità.
Nello specifico, si tratta di un documento che deve essere stilato da commercialisti e figure simili, che attesti la conformità dei lavori, ossia che certifichi che i lavori da effettuare sono necessari e conformi alle norme che consentono l’accesso ai bonus edilizi.
Attenzione al fatto che non potrà essere un tecnico a produrre il visto di conformità: la sua redazione spetta a soggetto o ente regolarmente abilitato al rilascio.
Va infatti compilato da commercialista o consulente del lavoro regolarmente iscritto all’albo, da perito e/o revisore legale in possesso di laurea ad indirizzo economico o giuridico, da responsabile di Centro CAF.
La mancanza del visto di conformità potrebbe comportare la revoca dei bonus ristrutturazione richiesti, secondo quanto disposto dalle nuove norme introdotte col DL Sostegni Ter.
Bonus ristrutturazione e cessione del credito: attenzione, rischio revoca!
Passiamo adesso alle novità relative alla cessione del credito, quelle di più recente introduzione. Anche queste, infatti, potrebbero far scattare la revoca del bonus ristrutturazione (o dei vari bonus, nel caso in cui se ne siano richiesti ed ottenuti più d’uno).
Abbiamo già detto più volte che l’intenzione primaria del Governo è quella di contrastare le truffe legate ai bonus edilizi. Di solito, queste truffe sono state nascoste dietro cessioni del credito multiple.
Per questa ragione, inizialmente, si era pensato di bloccare il meccanismo della cessione multipla, concedendo la possibilità di cedere il credito una sola volta.
Questo blocco della cessione multipla ha però causato una paralisi dei cantieri attualmente in opera, anche perché il nuovo meccanismo avrebbe dovuto essere retroattivo.
Per sbloccare la situazione (ed i numerosi cantieri fermi sparsi su tutto il suolo italiano), il Governo ha modificato, a mezzo di un emendamento, le nuove regole introdotte.
In sostanza, la cessione del credito multipla è tornata, ma si limita alla possibilità di cedere il credito due sole volte.
Attenzione, poi, al fatto che la doppia cessione è consentita solamente ad enti accreditati.
Cosa fare, dunque, per evitare la revoca dei bonus ristrutturazione a causa della cessione del credito? Semplicissimo, basta evitare cessioni irregolari.
Si può quindi cedere il credito più volte, ma solamente ad enti accreditati.
Ricordiamo poi che è stato introdotto un nuovo sistema per rendere tracciabili i crediti ceduti. Ogni credito ha infatti un codice identificativo, il quale permetterà all’Agenzia delle Entrate di verificare le cessioni ed individuare eventuali irregolarità.
Cessione del credito e bonus ristrutturazione: oltre alla revoca, scatta la prigione!
Dunque, anche tramite il nuovo sistema di identificazione, sarà molto semplice per l’Agenzia individuare le irregolarità e risalire al primo “proprietario” del credito ceduto.
Attenzione anche al fatto che le nuove regole hanno anche introdotto più pesanti sanzioni per coloro che non le rispetteranno.
Oltre alla perdita del diritto ad ottenere la cessione del credito spettante e a dover restituire quanto già ottenuto, infatti, vengono previste sia multe che la prigione.
Per coloro che cercheranno di ottenere i bonus edilizi tramite irregolarità, le multe raggiungono anche i 100.000 euro.
Infine, nel caso in cui, al fine di ottenere i bonus ristrutturazione, il tecnico incaricato a compilare le asseverazioni dichiari il falso commetta omissioni e/o irregolarità, si potrebbe incorrere alla pena detentiva, che può andare dai due ai cinque anni di carcere.
Copywriter, classe 1991.
Versatile, multipotenziale, laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l’Università degli Studi di Catania, con una seconda laurea in Logopedia, ho una passione per la scrittura e il web copywriting. Entrambe mi hanno portato a concludere la canonica formazione accademica e ad intraprendere un ulteriore percorso di formazione in Seo e Copy Persuasivo. Grazie a vari corsi di formazione ho approfondito le mie conoscenze in ambito Digital Martketing. Negli anni ho stretto diverse collaborazioni come copywriter freelance per seguire variegati progetti.
Il mio motto è? “Many of life’s failures are people who did not realize how close they were to success when they gave up”.
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