Dall’11 al 14 marzo si è tenuto all’Auditorium Parco della Musica di Roma “Libri come” il festival del libro e della lettura. Inaugurato dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, la tematica è stata quella della Terra, la nostra casa.
L’Auditorium Parco della Musica di Roma ospita quest’anno l’XIII edizione del festival Libri Come, festival dei libri, degli autori, degli editori e dei lettori. Quest’anno l’aria è decisamente diversa fra le sale e i corridoi dell’edificio a firma Renzo Piano, un’aria che preannuncia l’arrivo di una primavera in anticipo.
Questa edizione del festival è la più travagliata e attesa. Cade in un periodo storico che vede la socialità umana piegata da una pandemia e provata nell’animo da una guerra europea. Libri Come decide di celebrare la Terra come luogo di aggregazione e vita, passando per i libri.
Il festival che riabilita la collettività
La pandemia ci ha visti rintanare nelle nostre case fra mura non sempre amiche a coltivare paure, angosce e speranze. Il libro come oggetto è stato anch’esso limitato ai nostri appartamenti e ad essere mortificata è stata la sua dirompente funzione sociale.
Il festival riabilita in piccolo la dimensione di socialità e collettività che la pandemia ha eroso negli argini e nelle fondamenta. Erano due anni che la festa del libro non tornava ad animare gli spazi: quest’anno ripristina la dimensione di dialogolo e socialità del libro, lo rivivifica in qualità di oggetto di scambio e valori. Un’edizione, quindi, fra le più importanti nel ruolo e nella funzione sociale.
Lo fa facendoci parlare di libri, di contenuti, di tematiche diverse. Incontriamo Diletta Bellotti con il suo Guida alla tua Rivoluzione. Propone un compedio di strumenti indirizzati alle scuole medie per imparare a incanalare gli impulsi di una rabbia generazionale a volte, personale altre, nell’impulso rivoluzionario.
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Fra gli ospiti troviamo Massimo Recalcati, Francesca Mannocchi e Zero Calcare, per citarne alcuni. Ad animare i corridori dell’ingresso diversi capannelli di gente fra cui fa capolino un naturalissimo Paolo Bonilis. Di rilievo è poi la scelta di affidare la mostra sul fumetto e la grafica a Gianluca Costantini, autore dei manifesti per la campagna di liberazione di Patrick Zaki.
A fare da sfondo al fermento sociale e culturale, un solo manifesto: il pianeta terra a caratteri cubitali. La Terra è la tematica della festa, la terra intesa come ambiente, pianeta, casa delle nostre politiche produttive autodistruttive. In questi anni il luogo delle nostre esistenze si è rimpicciolito, è diventato a tratti angusto.
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Libri come, che gioca a suonare all’orecchio come un liberi come, punta a sensibilizzare alla cura e all’attenzione per l’ambiente, alle migrazioni dei corpi, alle guerre, ai diritti civili. Marino Sinibaldi, il curatore del festival, ha previsto dei cambiamenti di programma nell’agenda dell’edizione 2022 proprio per lasciar spazio al dibattito e alla discussione sulla situazione geopolitica internazionale.
Fra gli invitati, in questo senso, figura Paolo Nori, scrittore, che ha fatto parlare di sè in questi ultimi giorni sul tema delle analogie fra la guerra e gli scritti di Fedor Dostoevskij. Ci auguriamo tutti per il futuro prossimo più iniziative di questo tipo, più luoghi e spazi di aggregazione politica.
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