Quello che stiamo affrontando è sicuramente un periodo epocale. I rincari delle bollette non sono mai stati così onerosi, andando a colpire sia il piccolo che il medio-alto consumatore.
Ma ogni periodo difficile può rivelarsi uno spunto per fare riflessioni: oggi è più che mai necessario cercare fonti energetiche alternative al gas e all’elettricità, ma anche fornirsi di impianti domestici sempre più performanti, in grado di generare calore a costi contenuti. Parafrasando un detto noto a tutti: il massimo risultato con il minimo sforzo!
La necessità di affrontare una transizione ecologica è diventata quasi un obbligo. A questo servono i numerosi incentivi forniti dal Governo, ad esempio l’Ecobonus, o il vantaggioso Conto Termico 2.0.
Cos’è il Conto Termico 2.0
Ma in cosa consiste precisamente il Conto Termico 2.0?
Si tratta di un fondo per incentivare la produzione di energia termica e sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e abitazioni. Assolve quanto abbiamo sostenuto all’inizio: la possibilità di abbattere i costi energetici, installando un dispositivo di nuova generazione, che garantisce un alto rendimento.
Chi è incaricato di gestire l’incentivo?
Il fondo è gestito dal Gestore Servizi Energetici (GSE), che si occupa di stabilire quali sono gli interventi ammessi, chi può accedere agli incentivi e quali sono le modalità di accesso.
Il Conto Termico 2.0 prevede un contributo fino al 65% della spesa sostenuta per il miglioramento dell’efficienza e del risparmio energetico degli edifici e per la produzione di energia rinnovabile.
Possono usufruirne le Pubbliche Amministrazioni, i privati o le imprese.
Il Conto Termico 2.0 è stato pensato anche per le aziende del settore agricolo, in funzione dell’abbattimento dei costi per l’approvvigionamento energetico.
Differenza tra Conto Termico 2.0 e Sconto in fattura
Il Conto Termico 2.0 in cosa si differenzia dallo Sconto in fattura?
Si tratta di agevolazioni economiche diverse.
Il Conto Termico 2.0 è quel contributo che il GSE, ovvero il Gestore dei Servizi Energetici nazionali, mette a disposizione di chi acquista un nuovo generatore di calore a biomasse o in pompa di calore, che abbia determinate caratteristiche di efficienza.
Per i nuovi generatori di biomassa occorre rottamare un vecchio generatore a biomassa (legna, pellet, etc..) o a gasolio; per i nuovi generatori in pompa di calore si può rottamare qualsiasi dispositivo (biomassa, caldaia a gas, e vecchie pompe di calore).
Non è quindi una detrazione fiscale ma un vero e proprio contributo, che viene erogato dal GSE, con matematica certezza, entro 60 giorni dall’approvazione della pratica,per incentivi fino ad un massimo di 5.000 €, in 2 anni per incentivi tra 5000 € e 10000 € e in 5 anni oltre i 10000€ e i 35 kw di potenza installata.
Se invece non vi è nulla da rottamare, l’attuale normativa consente di poter accedere all’ Ecobonus 50%: questo bonus sarà erogato o tramite un credito decennale nel proprio cassetto fiscale, detraibile in rate costanti nelle successive dichiarazioni dei redditi, o direttamente come sconto in fattura.
Tale sconto in fattura implica però un’attenzione maggiore del consumatore nel selezionare e rivolgersi a rivendite che operano con prezzi trasparenti e che possono dar conto degli oneri di attualizzazione e della pratica del tecnico.
Ad oggi quindi accedere al Conto Termico 2.0 è sicuramente la scelta raccomandata per colui che ricerca efficientamento energetico, un risparmio effettivo ed è attento alla sostenibilità ambientale. Questi aspetti uniti alla possibilità di ricevere in tempi brevi il contributo del GSE danno una percezione maggiore dell’effettivo valore di quanto acquistato. Il cambiamento in corso è una questione di responsabilità.
Un’azienda leader a Perugia da oltre 50 anni
Come reperire informazioni chiare e destreggiarsi tra la quantità di nozioni, spesso poco esaustive, che circolano in rete?
Rivolgendosi a un rivenditore specializzato o ad un termotecnico che in via preliminare può avere bisogno di alcune informazioni al fine di valutare bene la situazione: come e quanto viene vissuta la casa, ad esempio, le sue dimensioni, come viene scaldata e che stratigrafia hanno muri e tetto.
È buona prassi quindi informarsi presso aziende attive sul territorio da anni e con una spiccata credibilità e professionalità.
Michelangelo Pesciarelli, titolare di BigMat Pesciarelli Edilizia di Magione (PG)
In Umbria, e non solo, la Pesciarelli Edilizia Srl è un’azienda leader nel commercio al dettaglio e all’ingrosso di materiali per l’Edilizia ma anche un vero e proprio punto di riferimento per Sistemi di riscaldamento e Climatizzazione.
Oltre 50 anni di attività ed esperienza maturata a stretto contatto con i migliori fornitori del settore, con i quali il reciproco rapporto di stima e collaborazione è oggi un valore aggiunto per il cliente finale che cerca competenza e professionalità in risposta alle proprie esigenze.
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