Antonio ha acquistato da poco uno scooter che Vaielettrico conosce molto bene: il Jonway MJS-sport (leggi). Dopo mille km è soddisfatto, ma nota anche alcuni difetti accanto a tanti pregi. E ci segnala entrambi. Ricordiamo ai lettori che possono inviarci i loro racconti, corredati da alcune foto, scrivendo a info@Vailelettrico.it
Prima una Twingo, poi il Jonway MJS-Sport
”Da oltre un anno mia moglie guida con grande soddisfazione una Twingo elettrica per il suo percorso quotidiano casa lavoro di circa 15 km. E dopo una lunga ricerca durata quasi due anni, finalmente anche io ho acquistato lo scooter elettrico adatto alle mie esigenze, il cinese Jonway MJS-sport ad un prezzo di poco superiore ai 5000 euro (con ecobonus) .
Non so come mai, nonostante le tante anticipazioni, ancora sul mercato non siano arrivate soluzioni convincenti dai marchi famosi, esclusa naturalmente BMW con il suo scooter futuristico ma del tutto fuori budget.
Velocità e autonomia, non mi lamento
Cercavo uno scooter che mi garantisse distanze accettabili e una velocita adeguata alla città ma anche al fuori citta e l’ho trovato. Dopo oltre 1000 km già percorsi posso tranquillamente affermare che con il pieno e nel gelo dell’inverno, con una guida attenta ma comunque adeguata, ho raggiunto i 120 km di autonomia. Naturalmente mi aspetto che con l’arrivo della bella stagione i consumi calino e quindi io possa davvero raggiungere i 150 km dichiarati dal costruttore.
Anche in termini di velocità posso ritenermi soddisfatto perchè sebbene io guidi abitualmente tra i 60 e i 90 km orari, in qualche occasione ho raggiunto facilissimamente i 120 km orari (il suo limite dichiarato è 130). Certo i consumi ne risentono ma quando ci vuole ci vuole. Il mio Jonway ha comunque la possibilità di impostare 3 mappature di guida differenti ma io ormai ho adottato la 2 che meglio riflette le mie necessità anche se un pizzico di sprint in più non avrebbe guastato.
Segnalo anche la presenza di un tasto booster che indipendentemente dalla mappatura permettere di accedere alla potenza massima per alcuni secondi (finora l’ho usato solo per proverne il funzionamento).
Non sono tutte rose e fiori: la ricarica
Non sono tutte rose e fiori ovviamente. Il tempo di ricarica completa della batteria è di circa 5 ore e quindi diventa davvero difficile programmare un viaggio più lungo della sua autonomia massima. La batteria da 6,2 Kwh può essere facilmente ricaricata da una schuko di casa (il cavo è fornito in dotazione) oppure attraverso colonnine che dispongano del sistema A3 o anche Tipo 2. Ma ci vuole il cavo e il tempo di ricarica non cambia.
Il comfort di guida non è male ad esclusione delle sospensioni posteriori che sono decisamente regide e creano qualche problema di troppo soprattutto al passeggero.
Anche se lo scooter è pesante, oltre 190 kg, in effetti la disposizione molto bassa delle batterie permette un controllo facile del mezzo anche alle basse velocità (davvero comoda la retromarcia). Certo c’è da prenderci un pò la mano, ma dopo pochi chilometri lo si guida senza preoccupazioni anche nel traffico cittadino lento. Posso tranquillamente affermare che tra il mio vecchio scooterone termico e questo nuovo elettrico, la differenza di maneggevolezza è davvero minima.
Frenata rigenerativa, questa sconosciuta
L’unico vero problema che ho trovato sino ad ora è la cosidetta frenata rigenerativa. In realtà lo scooter la prevede ma io non riesco assolutamente a valutarla. In primis non rilevo quasi nessun freno motore e poi non c’è nessun indicatore della eventuale ricarica in atto. Sarà che l’esperienza con la Twingo a questo proposito è davvero positiva ma mi aspettavo davvero di più dallo scooter.
Il problema del freno motore inesistente, si ripercuote anche immediatamente sul sitema frenante che necessita di un uso più deciso rispetto ai normali scooter. Sebbene il sistema combinato (CBS) sia una passo avanti, rispetto all’ ABS che avevo sul precedente non ci sono paragoni.
Anche se il design di insieme secondo me è davvero riuscito, è pur sempre un prodotto cinese e quindi alcuni dettagli lasciano un pò a desiderare. Ad esempio i cassettini laterali hanno cerniere e serrature inadeguate, oppure il sottosella che è comunque generoso ma realizzato in plastica non rivestita per cui qualsiasi cosa depositi dentro diventa inutilmente rumorosa.
La dotazione di fari full led è invece davvero buona ma qualche miglioramento va sicuramente segnalato per quanto riguarda la strumentazione che non prevede ne orologio (grave mancanza) né i km percorribili (anche se sappiamo essere una indicazione fuorviante) né tantomeno l’indicatore delle frenata rigenerativa in atto (come già detto).
Con 7 kW di potenza, niente autostrada
Davvero moderna la presa USB che può essere utilizzata anche in marcia. Una carenza davvero strana per una moto all’avanguardia come questa è la totale mancanza di connettività. Dispone di un telecomando vecchia maniera per l’avvio e l’antifurto che però avrebbe potuto essere sostituito parimenti da equivalenti funzionalità gestite dal telefonino. Inutile dire che queste funzionalità già le ho viste su altri scooter e che sicuramente diventeranno lo standard.
Ultima considerazione riguarda la potenza dichiarata del motore che ahimè è di 7kW e quindi indipendentemente dalle caratteristiche funzionali equiparabili al mio precedente 250cc, non può andare in autostrada dove sono previsti per gli elettrici un minimo di 11kW. Per me questo è un bel problema perchè il limite si estende anche alle tangenziali. Una vera stupidaggine che limita inutilmente l’utilizzo di un mezzo davvero valido e che tanto potrebbe contribuire alla qualità dell’aria cittadina„
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