Nel pacchetto di bonus per la casa inseriti nella Legge di Bilancio 2022 c’è anche la proroga del bonus mobili che consente una detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta per rimodernare un immobile. Nelle disposizioni ufficiali è specificato che l’agevolazione fiscale in questione sia strettamente legata ad un intervento di ristrutturazione dell’immobile. Sul tema è però intervenuta l’Agenzia delle Entrate che ha specificato come il bonus mobili possa essere richiesto quest’anno anche senza una ristrutturazione in corso.
Bonus mobili senza ristrutturazione, come funziona
Proviamo dunque a fare chiarezza su un assunto che sembra contraddirsi, ma che in realtà ha insita una semplice eccezione. Il bonus viene concesso in assenza di ristrutturazione a coloro che nell’anno precedente alla richiesta hanno effettuato i lavori, ma non hanno usufruito della detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. In sostanza, una volta eseguiti i lavori si avrà la possibilità di acquistare i beni con il bonus senza dover sottostare a vincoli di tempi ravvicinati: l’unico limite è che non si vada oltre un anno dai lavori.
Bonus mobili senza ristrutturazione: i lavori
È opportuno specificare che per lavori si intendono sia le opere di ristrutturazione, ma anche la manutenzione straordinaria e ordinaria su parti comuni di edifici residenziali oltre che la manutenzione straordinaria sui singoli appartamenti. Per poter usufruire della detrazione Irpef del 50% è necessario presentare l’attestazione di pagamento e le fatture di acquisto dei beni oppure o lo scontrino con il codice fiscale dell’acquirente insieme alla natura, la quantità e la qualità dei beni acquistati. Le spese sostenute devono necessariamente essere indicate nella dichiarazione dei redditi, con il bonus che non può essere concesso né con la cessione del credito né con lo sconto in fattura.
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