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Superbonus, LIPE 2022 errate e bollo non versato: nuove email truffa a nome delle Entrate – Informazione Fiscale

Supebonus, errori nelle LIPE 2022 e imposta di bollo non versata: l’Agenzia delle Entrate allerta i contribuenti sui nuovi tentativi di truffa. Sono in circolazione false mail, e l’invito è di eliminarle senza aprire gli allegati. I dettagli nei comunicati stampa diramati il 23 marzo 2022.

Superbonus, LIPE 2022 errate e bollo sulle fatture elettroniche non versato: nuovi tentativi di truffa a danno dei contribuenti viaggiano tramite email.

A segnalarli è l’Agenzia delle Entrate, che con il comunicato stampa del 23 marzo 2022 fornisce i dettagli sui tentativi di phishing in atto. Non è la prima volta che succede, e sono diverse le truffe messe in atto sfruttando il nome delle Entrate.

Questa volta ad essere presa di mira è anche l’Agenzia delle Entrate Riscossione, falso mittente delle email aventi ad oggetto il mancato versamento del bollo sulle fatture elettroniche del quarto trimestre 2021.

Come riconoscere le finte email e cosa fare? Tutti i dettagli negli avvisi pubblicati il 23 marzo.

Superbonus, LIPE 2022 errate e bollo non versato: nuove email truffa a nome delle Entrate

Sono diverse le email truffa in circolazione, a nome dell’Agenzia delle Entrate e dell’AdER.

I tentativi di phishing hanno un obiettivo unico: indurre il contribuente a scaricare un software malevolo, allegato alla comunicazione in formato .zip o in file Excel.

Ad accomunare le finte comunicazioni da parte del Fisco è anche il linguaggio, contenente spesso errori ortografici o parole in altre lingue, ma anche incongruenze in merito all’adempimento citato o al riferimento normativo indicato.

Ad esempio, nell’email in circolazione relativa al superbonus e avente ad oggetto “Commissione parlamentare di osservanza sul registro tributario”, viene richiesto di prendere visione delle disposizioni attuative previste dagli articoli 119-121 del decreto legge n. 35 del 15 marzo 2022 (Decreto Rilancio), convertito con modifiche dalla legge n. 78 del 15 gennaio 2022.


Due le incongruenze che balzano subito agli occhi: in primis l’errore nella data e nel numero del decreto Rilancio e, in secondo luogo, la data della legge di conversione che precede quella del decreto legge.

Bastano questi due elementi a far capire che l’Agenzia delle Entrate non è il reale mittente della email, e che si tratta in realtà di una truffa.

Lo stesso schema si ripete anche nelle email truffa relative agli errori nelle LIPE 2022, in cui si parla di messaggi “procreati” automaticamente, così come nelle comunicazioni relative a generici problemi riscontrati.

Sono quindi diverse le tipologie di false comunicazioni in circolazione, tra cui le seguenti:

  • Mail per generici problemi di comunicazione con malware allegato;
  • False comunicazioni dell’Agenzia su incongruenze nelle “liquidazioni periodiche – Iva”;
  • Messaggio su “Commissione parlamentare di osservanza sul registro tributario”.

In tutti i casi, l’invito delle Entrate evidenziato nel comunicato stampa del 23 marzo 2022 è lo stesso: cestinare immediatamente le email, per evitare di incappare nella truffa messa in atto.

Agenzia delle Entrate – comunicato stampa del 23 marzo 2022
In circolazione false email a nome dell’Agenzia che diffondono software malevoli (malware). Le Entrate invitano a eliminarle senza aprire gli allegati

False email anche a nome dell’AdER relative all’imposta di bollo sulle fatture elettroniche

False email in arrivo anche a nome dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, che con il comunicato stampa pubblicato nella stessa giornata del 23 marzo 2022 informa i contribuenti.

I tentativi di truffa hanno come oggetto il mancato versamento dell’imposta di bollo relativa alle fatture elettroniche del quarto trimestre 2021, e il mittente è [email protected]

L’AdER si dichiara estranea all’invio dei messaggi, e così come l’Agenzia delle Entrate raccomanda di non tenere conto delle email ricevute, di non cliccare sui link indicati, scaricare gli allegati o dare seguito alle richieste.

I messaggi devono quindi essere cancellati immediatamente, in quanto potrebbero danneggiare pc, smartphone e tablet, mediante file contenenti virus o collegamenti a siti web esterni potenzialmente pericolosi.

Agenzia delle Entrate – comunicato stampa del 23 marzo 2022
In circolazione false email a nome dell’Agenzia che diffondono software malevoli (malware). Le Entrate invitano a eliminarle senza aprire gli allegati

Source: informazionefiscale.it

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