Il decreto fine emergenza rende più semplici le assemblee di condominio anche se alcune precauzioni restano da osservare.
Durante la riunione occorre sempre la mascherina, anche chirurgica, anche se l’incontro si svolge in luoghi chiusi (articolo 5, comma 2, del Dl 24/ 2022). Per accedere, solo se l’assemblea è convocata in centri culturali, centri sociali e ricreativi, al chiuso, occorre il green pass rafforzato (articolo 7, comma 1, lettera c) che non si può ottenere con tampone antigenico o molecolare ma solo con la vaccinazione o la guarigione. La verifica del suo possesso è effettuata solo dai titolari e dai gestori dei servizi e delle attività (articolo 9-bis del Dl 52/ 2021) o da loro delegati e non dall’amministratore del condominio o dal presidente dell’assemblea.
Non è più imposto il distanziamento tra i partecipanti. Non sono più motivate neppure le autocertificazioni che era prassi richiedere all’ingresso.
Amministratore, meno doveri
L’amministratore di condominio non ha e neppure può raccogliere i dati sanitari dei partecipanti all’assemblea, in quanto manca l’interesse legittimo ora che il periodo di emergenza è concluso. I presenti sono comunque tenuti a rispettare gli obblighi individuali. Quello dell’isolamento spetta a chi sia positivo al Sars-Cov 2 (articolo 4, comma 1, del Dl 2 4 /2022). L’autosorveglianza, per chi ha avuto contatti stretti con positivi, consiste nell’obbligo di indossare mascherine Ffp2 (articolo 4, comma 2, del Dl 24 /2022) per dieci giorni dal contatto.
Precauzioni utili
La permanenza del virus può comunque indurre molti a ritenere che le assemblee siano sempre un’occasione di contagio e dissuadere dalla partecipazione. L’adozione delle cautele acquisite quali il distanziamento, la ventilazione della sala, e le mascherine Ffp2, anche se non più obbligatorie, sarà ritenuto dai più consigliabile. Se per comodità, la riunione è in sale parrocchiali, in circoli culturali, bocciofile o simili permane l’obbligo, per il mese di aprile, del green pass rafforzato. Chi non ne sia munito potrebbe ritenersi escluso dal partecipare e richiedere l’annullamento della delibera magari relativa ai lavori del superbonus.
Videoassemblee
L’esperienza delle riunioni in videoconferenza, acquisita nel biennio Covid, può ora risultare utile per organizzare l’assemblea in modo “ibrido”, parte in videoconferenza oltre che in presenza. L’interazione tra i partecipanti, che assicura che tutti possano concorrere alle decisioni, può realizzarsi in sala predisponendo una postazione fissa, tipo podio del relatore, che riprende chi vuol parlare, in cui gli interventi si succedono uno dopo l’altro. Resta comunque compito del presidente dell’assemblea invitare a coprire naso e bocca con la mascherina, senza urtare la suscettibilità di nessuno.
Source: quotidianocondominio.ilsole24ore.com
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