Con la Legge di Bilancio 2022 è stata prevista la proroga del Sismabonus fino al 2024. La misura è prevista per lavori di adeguamento antisismico che mirino a migliorare le caratteristiche di un edifico rispetto al rischio sismico. Il bonus si sostanzia in una detrazione fiscale delle spese sostenute per i lavori, con le percentuali che variano a seconda dell’area geografica nella quale è ubicato l’edificio interessato – che sia essa più o meno a rischio sismico – e al tipo di intervento messo in atto.
Sismabonus 2022, come funziona
Il tetto massimo di spesa previsto dalla norma per gli interventi antisismici è di 96mila euro per ogni unità immobiliare, mentre a seconda della tipologia dei lavori che sono stati effettuati si potrà aver una detrazione che parte dal 50% della spesa e può arrivare fino all’80%. Per quanto riguarda le zone geografiche, divise in base al loro concreto rischio sismico, si fa riferimento alla classificazione introdotto dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3274 del 20 marzo 2003 nella quale si divideva l’Italia in 4 zone. La zona 1 è la più pericolosa in quanto è molto probabile che possa verificarsi un terremoto, mentre la 4 è quello con rischio concreto molto basso. In mezzo la 2, con rischio possibili terremoti forti, e la 3, dove cioè i terremoti forti sono meno probabili.
Per accedere al Sismabonus ci si può muovere in due modi. Il primo è portandolo in detrazione fiscale in 5 anni con la dichiarazione dei redditi, il secondo è tramite la cessione del credito o lo sconto in fattura. I lavori, da testimoniare con fatture e opportuna documentazione, dovranno riguardare il miglioramento e l’adeguamento sismico, interventi sulle coperture orizzontali volti a migliorare la capacità portante, e opere di rafforzamento delle strutture verticali.
Il sismabonus non rappresenta l’unica agevolazione prevista per gli edifici per i quali si intende migliorare la resa in caso di terremoto. Nel caso di acquisto di un immobile che sia già antisismico, infatti, c’è l’agevolazione casa antisismiche che prevede delle detrazioni del 75% e 85% del prezzo di vendita. Infine, nel caso in cui degli edifici vengano demoliti e ricostruiti interamente con criteri antisismici, è previsto un Super Sismabonus 110%. Requisito fondamentale in questo caso è che la struttura non si trovi nella zona 4, cioè in quella a rischio molto basso di sisma.
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