Inutile girarci intorno. Servono meno vincoli per il fotovoltaico e le rinnovabili soprattutto se gli impianti sono realizzati nelle zone industriali delle città dove “oggettivamente non si vedono i motivi di una tutela paesaggistica stringente”. E’ un impegno che si sono presi tutti i sindaci delle Città metropolitane insieme al ministro dell’Economia, Daniele Franco.
In prima fila nella battaglia contro la burocrazia c’è il sindaco Dario Nardella, per Anci è coordinatore delle metrocittà, e su questo fronte è al lavoro da tempo.
“Ci siamo impegnati – ha spiegato – a supportare il ministero delle Finanze sul fronte dei vincoli paesaggistici per quel che riguarda gli impianti fotovoltaici e, in generale, gli investimenti sulle fonti rinnovabili. Perché se è vero che molti Comuni, come il nostro, stanno riducendo il peso dei vincoli in alcune aree della città, penso a quelle industriali, è altrettanto vero che permangono ancora vincoli paesaggistici e indiretti. E questo è un problema dello Stato”.
Di qui il passo successivo: “abbiamo concordato con il ministro Franco un impegno sempre più incisivo per semplificare e razionalizzare le procedure di autorizzazione per gli impianti che producono energia rinnovabile nelle zone industriali. Nei capannoni delle fabbriche dove, oggettivamente, non si vedono i motivi di una tutela paesaggistica stringente”.
Attualmente, infatti, i Comuni non devono rilasciare alcun permesso per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, ma i cittadini devono rivolgersi ai Comuni per chiedere l’autorizzazione per tutti quegli immobili che si trovano in zone soggette ai vincoli paesaggistici imposti dalle soprintendenze. Il Comune si limita a passare la pratica alla soprintendenza e a trasmettere poi la risposta a chi ha fatto la richiesta.
A Firenze l’impegno per ridurre l’estensione delle aree soggette a vincoli è in corso da tempo. A settembre dell’anno scorso iil consiglio comunale ha approvato una modifica al Regolamento edilizio che ha reso più facile per buona parte dei residenti che abitano nelle aree di più recente costruzione, da Novoli a Campo di Marte all’Isolotto accedere al bonus 110% con interventi per pannelli fotovoltaici e cappotti termici.
Ma il lavoro dell’assessore all’Urbanistica e Ambiente Cecilia Del Re è andato avanti. “Mentre stiamo lavorando al nuovo Piano operativo e Piano strutturale – ha spiegato – abbiamo deciso di anticipare con una variante all’attuale Regolamento Urbanistico le modifiche sul tema dell’efficientamento energetico e quindi ciò che concerne gli interventi su pannelli fotovoltaici e cappotti termici. Sono modifiche annunciate quando in consiglio comunale abbiamo approvato le prime modifiche al regolamento edilizio proprio per far cadere i vincoli e le limitazioni che si frapponevano all’intervento sul patrimonio edilizio della zona B (quella esterna al centro Unesco)”. Nel frattempo la situazione energetica internazionale si è notevolmente complicata. Così a breve l’assessore chiamerà la giunta di Palazzo Vecchio e poi il consiglio comunale ad approvare una variante ad hoc.
“Vogliamo far cadere – ha aggiunto Del Re – tutti i vincoli che si frappongono all’installazione di impianti fotovoltaici e cappotti termici in tutta la città di Firenze, eccetto che per l’area del centro storico. Faremo tesoro anche delle tante segnalazioni che ci sono arrivate da Legambiente grazie all’Ufficio Ecobonus che ormai da oltre un anno dà informazioni a chiunque ne abbia bisogno, e delle segnalazioni dirette dei cittadini che si sono rivolti a noi per avere informazioni e segnalare problematiche come quelle della zona agricola dove oggi il nostro regolamento impedisce l’installazione che invece sarà resa possibile”. Per i vincoli paesaggistici, invece, serve l’intervento diretto del governo.
Pa.Fi.
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